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Lettera Europea
Luglio 2017

 

 

La straordinaria opportunità di costruire l'Europa federale

"Accettare lo status quo in Europavorrebbe dire accettare un'Europa sempre più burocratica, che né sa più spiegare ai cittadini dove vuole condurli, continuando a funzionare in modo meccanico, né riesce ad unirli... . L'Europa è stata fondata su una promessa di pace, di progresso, di prosperità. Oggi serve un progetto che possa rinnovare questa promessa... . Servirà ad un certo punto un cambiamento dei Trattati, perché questa Europa è incompleta: il problema non è se questi cambiamenti saranno necessari, ma quando e come".

Queste dichiarazioni, rilasciate in un'intervista ad un giornale francese e ad alcuni giornali tedeschi il 13 luglio, alla vigilia della grande festa nazionale del 14 luglio e dell'incontro con Trump, nonché di un importante vertice con la Germania, sono di Emmanuel Macron, il neo-eletto Presidente francese. Sono innanzitutto la conferma della volontà di mantenere la promessa, fatta in campagna elettorale, di intervenire parallelamente nella politica interna francese – avviando un ciclo di riforme che tornino a dare slancio e competitività al paese – e nella politica europea, per dotare l'Europa degli strumenti necessari per costruire quei "pezzi di sovranità" collettiva nei settori che a livello nazionale non sono più controllabili e tantomeno governabili nell'interesse dei cittadini. Ma sono, soprattutto, la conferma del fatto che la Francia, dopo più di dieci anni, vuole voltare pagina, riconoscendo che la riforma dei Trattati europei non è più un tabù.

Per l'Europa si apre dunque un'opportunità straordinaria, perché questo atteggiamento francese prepara la possibilità di una rinnovata intesa con la Germania e di una ripresa del motore franco-tedesco, che è la condizione necessaria anche solo per poter pensare di avviare la riforma dell'UE.

Il nodo cruciale che Merkel e Macron sono chiamati a sciogliere, per rendere l'Europa capace di "rinnovare la sua promessa di pace, di progresso, di prosperità", riguarda innanzitutto la natura del sistema istituzionale dell'Unione europea: sono pronte Parigi e Berlino ad avviare il superamento del sistema intergovernativo e a far compiere al sistema europeo il passaggio, nei settori ormai maturi, ad un sistema di natura federale? Oggi l'UE si basa sulla gestione, attraverso il cosiddetto metodo comunitario, delle competenze relative al mercato unico; in questo ambito, pur con alcuni miglioramenti necessari per "comunitarizzare" ulteriormente quelle prerogative ancora limitate dal mantenimento del diritto di veto da parte dei governi nazionali, la strada è tracciata, grazie al potere di iniziativa legislativa della Commissione e all'estensione dei poteri di co-decisione legislativa del Parlamento europeo. L’unica competenza gestita secondo un metodo quasi federale è l’unione monetaria che, per essere sostenibile, richiede tuttavia ulteriori condivisioni di sovranità nell’ambito della politica economica e di bilancio. Invece, proprio in queste ultime due materie, ed in generale in tutte quelle più legate al cuore della sovranità nazionale, come la politica estera e quella di sicurezza, sia interna che esterna, il sistema si basa sul cosiddetto metodo intergovernativo, vale a dire sulla ricerca in seno al Consiglio europeo e al Consiglio dell'accordo unanime dei governi, che si limitano ad impostare le forme di cooperazione, cercando di tutelare al massimo il proprio interesse specifico; qui la Commissione è politicamente subordinata agli Stati membri e il Parlamento europeo non ha voce in capitolo. Proprio per la sensibilità delle materie in questione, che sono al cuore della sovranità politica e che toccano il rapporto dei cittadini con il proprio Stato nel modo più profondo, il metodo comunitario non sarebbe adeguato in questi campi; questo sistema ibrido, che permette di coniugare l'integrazione sovranazionale nella legislazione e nelle materie funzionali alla costruzione del mercato con il mantenimento della sovranità politica nazionale (potere di decidere in ultima istanza su ogni materia sensibile), non è abbastanza efficiente dal punto di vista dei meccanismi decisionali e non è dotato di sufficienti checks and balances dal punto di vista democratico nel momento in cui sono in gioco politiche che investono la ragione più profonda dell'esistenza dello Stato. Ecco perché serve in questi settori un cambiamento molto più radicale, che comporta la costruzione di un vero potere politico sovranazionale, limitato a poche competenze precise, ma accompagnate dal potere di iniziativa politica, da risorse proprie, da un sistema di check and balances equilibrato che dia ai cittadini europei e agli Stati membri (in base al principio federale) adeguato potere di controllo.

L'ambito in cui questo passaggio è ormai maturo è l'eurozona, proprio per il paradosso che si citava prima di una moneta federale che si accompagna a politiche economiche e fiscali di competenza strettamente nazionale. Il completamento dell'Unione monetaria – con la creazione un bilancio specifico e di un governo sovranazionale controllato democraticamente – è ormai oggetto di riflessioni e proposte da molti anni, dallo scoppio, sostanzialmente, della crisi economica e finanziaria che ha mostrato i limiti di una moneta unica costruita senza creare anche un'unione economica e senza istituire un bilancio specifico, indispensabile per ammortizzare gli shock asimmetrici e stabilizzare l'area, promuovendo la convergenza. I cantieri aperti in Europa, che investono il mercato unico o che riguardano alcune tra le principali politiche strategiche degli Stati, sono molti, ovviamente; e certamente questo non è l'unico "dossier" che attende di essere sbloccato. Ma questo è il solo in cui è in gioco un passaggio decisivo e sostanziale sul piano istituzionale; l'unico in cui l'UE si pone il problema del "completamento", perché si tratta di un settore in cui una condivisione cruciale di sovranità è già avvenuta, in cui è stata già creata una istituzione federale (la Banca centrale europea) e in cui la gestione intergovernativa delle politiche economiche e fiscali sta producendo danni che mettono a repentaglio la stessa sopravvivenza dell'Unione europea. In tutti gli altri campi che pure animano il dibattito europeo, inclusa la questione della difesa e quella della sicurezza interna e della gestione dei flussi migratori, l'UE parte da molto più indietro, da gradi più o meno intensi di cooperazione tra paesi e governi nazionali, e ha ambizioni molto più limitate, che siano di intensificare la cooperazione (o di avviarla come nel caso della difesa), o di dare maggiore competenze alla Commissione, nel migliore dei casi; ma non è mai in gioco una trasformazione radicale dell'assetto dei poteri all'interno dell'UE, come è invece in gioco per l'eurozona. Non per nulla, anche nella intervista del 13 luglio, Macron si porta immediatamente sul punto: "Voglio che la zona euro abbia maggiore coerenza e maggiore convergenza. Al momento non funziona bene perché ha alimentato le divergenze. Quelli che erano già indebitati si sono ritrovati ancor più indebitati. Quelli che erano più competitivi si sono ritrovati ancora più competitivi... . Questa situazione non è sana, perché non è sostenibile... . Non si tratta di mutualizzare i debiti del passato, ma di combinare la convergenza e la solidarietà in seno all'Unione europea e alla zona euro, per creare dei meccanismi di solidarietà più potenti per l'avvenire. È la chiave per un'Unione capace di durare nel tempo. A questo proposito servono un bilancio, un governo che decide l'allocazione di questo bilancio e un controllo democratico che a tutt'oggi non abbiamo ancora".

Il breve incontro tra la Cancelliera Merkel e il Presidente francese del 14 luglio sembra confermare questa analisi. Proprio perché il punto della riforma dell'Unione monetaria è quello cruciale, è anche il più delicato; ed è chiaramente questa la ragione per cui i due leader hanno concordato di affrontarlo solo dopo le elezioni tedesche. È noto infatti quanto aspro è il confronto in Germania, a questo proposito, con le forze che temono che una condivisione ulteriore di sovranità con i paesi debitori, verso cui non nutrono alcuna fiducia, non porti ad altro che ad una transfer union, e renda impossibile tenere sotto controllo il problema del moral hazard. Anche Merkel comunque ammette (lo ha ribadito il 15 luglio in un intervento pubblico a Zingst, riportato dalla Reuters) di essersi ormai convinta che l'Europa debba essere rafforzata e di essere "aperta alla proposta di un Ministro delle finanze dell'eurozona che sovrintenda ad un bilancio comune finalizzato ad investimenti e trasferimenti per aiutare gli Stati ad ammortizzare gli shock economici".

* * *

Nel momento in cui Parigi e Berlino si propongono di rilanciare il processo europeo, i punti su cui cercare e definire l'accordo sembrano dunque ormai maturi. Eppure rimane alto il rischio che possa prevalere una finta soluzione e che si cerchi ancora una volta di evitare di costruire un governo europeo genuino, scegliendo in alternativa di consolidare il sistema delle regole e il suo corrispettivo istituzionale, ossia il metodo intergovernativo. La forte propensione di una parte cospicua della classe politica e dirigente tedesca per questa opzione, insieme al tradizionale approccio intergovernativo francese, potrebbero ancora una volta far confluire in quella direzione il fermento e le aspettative che circolano nell'UE.

Non sarebbe certo la prima volta. Il processo europeo ci ha abituati ai contorcimenti dei governi per non imboccare la via più logica, quella dell'unione politica federale. Lo stesso Trattato di Maastricht, con la scelta della sola unione monetaria senza quella politica e quella economica, ne è un esempio; così come lo è, sempre in Maastricht, l'invenzione dei due pilastri fondati sulla cooperazione intergovernativa in materia di politica estera e di sicurezza e di giustizia e di affari interni, nel momento in cui queste materie strategiche dovevano in qualche modo essere "europeizzate"; nel Trattato si è trovato il sistema per simulare un passaggio politico, creando un'etichetta europea vuota e lasciando queste materie totalmente in mano agli Stati.

Il rischio quindi che l'accordo venga cercato per creare un governo intergovernativo della zona euro non deve essere sottovalutato. Decisivi a questo proposito saranno sia le aperture concrete per la creazione di un vero bilancio dell'eurozona, dotato di risorse proprie e abbinato ad un potere fiscale europeo (che richiederà sicuramente una riforma dei Trattati, ma che deve essere previsto e concordato come prospettiva sin da ora); sia il potere di codecisione che si vorrà attribuire al Parlamento europeo – anche in questo caso previa una riforma dei Trattati, che però deve essere prefigurata nella soluzione che si deciderà di impostare sin dalla fase iniziale. Senza prevedere un potere effettivo europeo, di natura sovranazionale e non intergovernativa, e senza costruire nuovi equilibri istituzionali che sottraggano alla gestione intergovernativa l'unione economica e preparino il completamento dell'unione monetaria attraverso la costruzione di un'unione politica fondata su basi di natura federale, i miglioramenti della governance dell'area euro non saranno sufficienti, né "a dare maggiore coerenza e maggiore convergenza alla zona euro", né ad avviare quella riforma dell'Unione europea indispensabile per trasformarla nella potenza globale che le sfide del XXI secolo richiedono.Per gli altri partner dell'UE, questo deve essere sia un monito che uno stimolo, per ricordare l'importanza di impegnarsi a contribuire efficacemente a raggiungere un accordo sull'eurozona in grado di modificare il sistema in vigore e di dare vita ad un nuovo equilibrio istituzionale che permetta di affiancare le regole, che indicano dei parametri necessari, ma che da sole non possono bastare, con la politica, "che permette di combinare la convergenza e la solidarietà". È un monito soprattutto per l'Italia, le cui forze politiche faticano più di altre a schierarsi con chiarezza su questo fronte: chi è a favore dell'Europa, non ha alternative rispetto ad impegnarsi per la costruzione dell'unione politica federale. I tentativi di imboccare scorciatoie con l'idea che "non siamo ancora agli Stati Uniti d'Europa.... E probabilmente non ci arriveremo mai", come scrive Matteo Renzi nel suo ultimo libro, proponendo quindi battaglie di retroguardia per riportare le regole indietro di 25 anni – ignorando che il ritorno a Maastricht significa semplicemente il ritorno alle radici degli errori che oggi stiamo pagando – possono solo produrre danni. Questa, invece, è la vera posta in gioco: costruire la Federazione. Non bisogna aver paura di guardare in faccia la realtà e di scorgere l'opportunità che in questo momento si sta presentando agli europei; e soprattutto bisogna avere il coraggio di impegnarsi nella giusta battaglia politica.

Publius

 

 

Sotto gli auspici della Fondazione Europea Luciano Bolis
Iniziativa a sostegno della Campagna per la Federazione europea
promossa dal Movimento federalista europeo


Editrice EDIF, via Villa Glori, 8 - I-27100 Pavia - E-mail: publius@euraction.org
Direttore responsabile Elio Cannillo
Autorizzazione Tribunale di Pavia n. 572 del 4/9/2002

www.letteraeuropea.eu

 

 


 

 

 
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Italia fra Libia, Difesa Ue e legge sulla tortura
31 luglio 2017

Libia sospesa fra Parigi e Roma. Dopo l'incontro fra Serraj e Haftar promosso da Macron che lascia pesanti interrogativi sulla transizione libica, l’Italia risponde con il varo di un’operazione navale nelle acque del Paese nordafricano, domani all'esame delle commissioni riunite Difesa e Esteri del Parlamento. E sul futuro della difesa europea, al nostro Paese - che intanto cerca di adeguarsi sulla tortura alle Convenzioni internazionali - non resta che realizzare di essere fuori da una cabina di regia a trazione franco-tedesca.

AffarInternazionali, entrato nel dodicesimo anno di attività, si rifà il look. Date un'occhiata al nostro nuovo sito Internet e non perdete gli aggiornamenti su Facebook e Twitter.

ARTICOLI
NODI DA SCIOGLIERE
Libia/Italia: la missione navale e la Legge sulle missioni internazionali
 

di Natalino Ronzitti

Ormai è deciso! Il Consiglio dei Ministri del 28 luglio ha varato la missione della nostra Marina Militare nelle acque libiche allo scopo di contrastare il traffico illegale di migranti e comunque di contenerne il flusso e di addestrare la...

MACRON/SERRAJ/HEFTAR
Libia: dopo Saint-Cloud, resta fragile e complessa
 

di Roberto Aliboni

Il 25 luglio, il presidente francese Emmanuel Macron ha patrocinato, nelle vicinanze di Parigi, a La Celle Saint-Cloud, un incontro sulla Libia fra il premier libico al-Serraj e il comandante del sedicente Esercito nazionale libico (Enl) Heftar. L’incontro s’è concluso...

MEDITERRANEO
Cipro: il vicolo cieco della riunificazione
 

di Nathalie Tocci

Pensavo che questa volta sarebbe andata diversamente. Pensavo che per la prima volta da quel lontano 1963, un allineamento delle stelle, più unico che raro, avrebbe permesso una riconciliazione a Cipro.

ACCORDO FRANCIA E GERMANIA
Difesa: nella squadra europea entrano solo i giocatori più forti
 

di Michele Nones

In vista di ogni campionato si discute spesso su quali giocatori scenderanno in campo. Ve ne sono anche di destinati a non vedersi convocare o, magari, a restare in panchina. In ambedue i casi sarebbe, però, meglio che fossero consapevoli...

ITALIA E CONVENZIONI INTERNAZIONALI
Tortura: legge insoddisfacente, ma un passo avanti
 

di Antonio Marchesi

La nuova legge sulla tortura, approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati il 5 luglio, è il punto di arrivo, quantomeno provvisorio, di un cammino durato quasi tre decenni: da quando, nel novembre del 1988, il Parlamento ha autorizzato...

 

 

 
 
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Europe Economics Newsletter: Brussels
July 2017
 

Welcome to our new home in Brussels
Dear all,
I am David, the Manager of our new Brussels office. First of all, thank you for subscribing to our newsletter!  I hope you like our new layout.  We will include more room for analysis and discussion as the office gets going, as well updating you on our progress here.  If you want to discuss any of the content please feel free to contact me at david.stubbs@europe-economics.com

Kind Regards,

 
Update on new office

We are now up and running in Brussels, based centrally but with access to meeting rooms and offices across the city.

We are now coming into the quiet period of time during the summer, but it is great to be part of the city buzz.  As we become more established here our work will benefit greatly from the networks and conversations which help shape policy here, and this will enrich our work for clients.
Latest EE projects

It has been a busy time for the company generally, working on a series of diverse projects for clients. We focus here on one report in particular which has timely significance for the ongoing debate in Brussels about how to get the most from ecommerce.

A study of consumer rights for parcels delivery services
Europe Economics recently completed a study for Citizens Advice (the charity which is also the UK consumer body for post and energy) on whether consumer rights in the UK were sufficient. This follows a number of reports about consumer problems related to delivery, for example missed, lost or damaged deliveries.

The study assessed the effectiveness of current UK consumer rights and considered the potential impacts of new regulations and of other measures such as greater awareness raising about existing rights.

We concluded that the current scope of rights is set at broadly the right level but that consumers are not fully aware of all their rights and that other measures to reduce the detriment they suffer because of delivery problems, such as encouraging greater use of parcel delivery boxes outside homes, could be considered.

The full report is available on our website here

We are currently working on an exciting range of new projects for diverse clients including European Institutions, private sector clients and UK and EU public authorities.
 

News

Brexit latest

The UK political landscape has been redrawn by the surprise results of the general election.  This has changed the UK political debate over Brexit.  Options for the UK to stay in the customs union and even the single market have re-emerged, not least as uncertainties about the effects of 'no deal' remain.  The rise in popularity of Jeremy Corbyn has also created the prospect of a Labour government advocating a policy towards a 'left wing Brexit' where, for example, the UK may seek to continue trading closely with the EU, but also to exempt itself from rules limiting its ability to subsidise home industries.

Meanwhile, there has been some progress in establishing the sequence of the negotiations and the EU has maintained a largely unified and transparent stance. 
Our staff in the news

Our Executive Director, Andrew Lilico continues to influence the UK political and economic debate. 

He provided a vlog for the Daily Politics show on austerity which can be seen here

And he was interviewed on the Today Programme about the setting of interest rates in the UK. 

Monthly Discussion Piece

Of course there is much more going on in Brussels than just Brexit, with the ongoing discussions about the future of the Union and how to ensure that innovation and new technology provide benefits for citizens.

But trade and the relationship between integration within the EU and what constitutes an optimum trading relationship with external countries remains a key issue.   

The subject of what a good trade deal means is the theme for our monthly discussion piece.  To me this issue highlights the interaction between economics and politics and I give my personal reflections on this issue below


What does a good trade deal look like? 

Of course realising the concept of free trade is at the heart of the EU, underpinned by the four freedoms of the internal market which are regarded as inseparable. Arrangements under which companies provide goods and services freely across borders imply also the need for freedom of movement (to allow workers to relocate to where the jobs are) and of capital (to finance businesses across the Union). Take any one of these freedoms away and it can be argued that the value of the internal market is diminished.

The effects of the internal market can be transformative. And there is the rub for the EU...  When free trade is part of a general settlement under which the economy grows and living standards rise then there may be few concerns.  But, if living standards are stagnant then worries about the pace of societal change or immigration rise and free trade as part of a wider package of globalisation is harder to sell. 

This links to the more specific set of problems relating to trade agreements.  Free trade can create significant costs for those communities who find their traditional industry exposed to greater competition.  A 'good' trade deal (which raises living standards in a wider global and long term economic perspective) can look like a very bad deal for some.  This means that 'good' trade deals can make also make bad politics, particularly when the benefits of trade can be felt globally but are not always as easily visible from a local or national perspective. 

Even reaching a deal can be very difficult to do well. In theory, 'good' trade deals should foster a level playing field.  But what does that mean when companies supply goods and services based on different countries' standards, different legal regimes and different employment practices? 

Given the greater pressure on some negotiators to reach a quick deal, there are risks that countries may exploit their negotiating power to foster unequal trading relations, protecting their home markets through secondary blocks on companies, whilst gaining access for their companies to others' markets. 

And there are concerns that trade agreements can provide a backdoor to undermine existing protections for workers and the environment, without gaining political consent for such moves.  

No surprise that each new trading agreement seems to bring with it controversy and protest! 

New agreements also, most likely, bring with them the need to iron out a high level of detail sector by sector.  Again, with each component of the deal possibly accompanied by difficult rounds of negotiations.  

Watch this space as the trade negotiations continue for commentary and analysis...... 

Publications

Tesco Booker Merger: Should we be concerned?  Read at this link...
Comparison Price websites. Consumer saviour or cause for concern? Read at this link....
Europe Economics offers a real expertise in economic sectors such as financial services, energy, water, post and telecoms and transport sectors.  We have provided high quality analysis for clients including European Institutions, national authorities and leading companies on key issues for these sectors over the last two decades. 

We also have key insights on the possible effects of different scenarios of Brexit on companies and institutions.  If you want us to help you find your way through some of the uncertainty around Brexit, or if there is another issue of interest for you, please contact us at our Brussels office.
 
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samedi, 29 juillet 2017

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/// INFOS DE LA SEMAINE

À la une

Athènes et Milan au coude à coude pour l’accueil de l’Agence des médicaments

Bruxelles dénonce les défaillances sur l’évaluation des pesticides

Bruxelles durcit le ton contre les États opposés aux quotas de migrants

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"Partnerships in development": We can do it

Retrouvez l'intervention de Pierre Gattaz, président du MEDEF, sur la nécessité d'investir en Afrique, dans ce débat portant sur les partenariats public-privé.

Cliquez-ici pour voir la vidéo.

Juncker juge « inacceptable » la discrimination alimentaire de l’Est

France et Italie lancent l’idée d’un « pass culture européen »

Macron souhaite la création de « hot spots » en Libye

Préparer la PAC post-2020

Les villes européennes se penchent sur la sécurité urbaine

Varsovie risque de perdre son droit de vote au Conseil

La justice européenne maintient le Hamas sur la liste terroriste de l’UE

Londres lance une étude sur l’impact économique des travailleurs européens

Les sanctions américaines contre la Russie inquiètent l’UE

Les États-Unis veulent bloquer les importations d’olives espagnoles

La justice européenne retoque l’accord PNR avec le Canada

Contre la Pologne, la Commission choisira-t-elle l’«option nucléaire»?

Le blues des salariés britanniques des institutions européennes

Rome présente un code de conduite aux ONG

Londres veut bannir la vente des voitures diesel et essence d’ici 2040

En Allemagne, un incident sanctionne le mix renouvelables-nucléaire

Les producteurs de « vinhos verdes » attendent des garanties de l’UE

Qui gère la qualité dans le secteur agroalimentaire européen?

Après deux vetos, le président polonais approuve une autre loi controversée sur la justice

Macron fait volte-face sur l’aide au développement

L’amende de l’UE plombe les résultats de Google

Le budget carbone s’est fortement resserré

Avec son projet de sanctions russes, le Congrès fâche l’Europe

« Les négociations d’adhésion de la Turquie doivent être annulées »

Les aliments européens conquièrent de nouveaux marchés

Pour Moscovici, la Grèce entrevoit la «lumière au bout de l’obscurité»

Les Polonais se rassemblent pour défendre les tribunaux

Le risque d’escalade des tensions à Jérusalem inquiète l’UE

Les quatre défis des états généraux de l’alimentation

L’Europe veut des centres de certification de la cybersécurité

Des villes actives pour lutter contre la sédentarité en Europe

 

Press Releases

From EURACTIV Press Releases 
 

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I canali: l'inchiesta come una punta affilata sulla roccia.

Ultimi giorni, ultime cose da fare prima di chiudere un lavoro che ha composto le nostre giornate e scandito il nostro tempo negli ultimi tre mesi. Siamo un po' indietro, ma abbiamo infilato la quinta marcia e sfrecciamo con il cuore affannato e il fiato corto. In realtà, se c'è qualcosa che ci fa …

Leggi il diario di Alessia Melchiorre e Antonella Serrecchia

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Le mani sul fiume: il webdoc ha forma e sostanza.

Questo mese non ho preso in mano la telecamera, non ho tirato fuori il taccuino degli appunti e non ho fissato interviste. Questo è stato un mese di assemblaggi e di accostamenti. E’ stato il mese in cui questo webdoc ha preso forma, in cui questa casa virtuale ha costruito le sue fondamenta e ha cambiato mille …

Leggi il diario di Giulia Paltrinieri

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Matti per sempre: il webdoc è pronto!

Ormai lo possiamo dire: il nostro viaggio nel mondo della salute mentale è terminato. Eccoci qua, davanti al nostro web doc: rileggiamo i testi (e ogni volta scopriamo nuovi refusi), riascoltiamo gli audio, guardiamo i video, sfogliamo le foto. Sistemiamo gli ultimi dettagli con una certa soddisfazione. Sappiamo che abbiamo cercato di fare …

Leggi il diario di Gabriella Lanza e Daniela Sala.

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Minacce alla redazione de I SICILIANI GIOVANI

Riccardo Orioles, direttore de I Siciliani Giovani ci informa delle minacce ricevute dalla redazione de I Siciliani giovani nel giorno del ricordo della strage di via D'Amelio, nella quale morirono il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. Condanniamo questo atto intimidatorio e rinnoviamo tutta la nostra solidarietà a Giovanni …

Leggi tutto.

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Ue-Egitto, Difesa, Migranti, Cinesi d'Italia
26 luglio 2017

Ieri, nel giorno in cui ricorrevano 18 mesi dalla scomparsa al Cairo di Giulio Regeni, il Consiglio di Associazione fra Unione europea ed Egitto è tornato a riunirsi dopo sette anni, rilanciando la cooperazione nella regione mediterranea. E mentre Francia e Germania recitano da protagoniste nella creazione di una difesa comune, l'Italia valuta la chiusura dei suoi porti alle imbarcazioni che soccorrono i migranti.

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ARTICOLI
CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE 
Ue-Egitto: un modo per dimenticare Giulio Regeni
 

di Viola Siepelunga

L’Unione europea e l’Egitto stanno avanzando sull’impegno nel quadro delle priorità condivise dell’accordo di associazione e cooperazione siglato nel 2001: è questo il messaggio principale dell’ultimo country report sul Paese delle piramidi preparato dalla Commissione europea e dal Servizio europeo per...

DIFESA EUROPEA
Gli assi (fuori) dalla manica di Francia e Germania
 

di Alessandro Ungaro

Durante l’incontro bilaterale franco-tedesco tenutosi a Parigi lo scorso 13 luglio, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Angela Merkel hanno messo in cantiere una serie di iniziative comuni nel campo della difesa. Si tratta innanzitutto di un...

OPPOSITORI E TERRORISTI
Siria: buoni e cattivi, le diverse facce della jihad
 

di Ludovico De Angelis

L’accordo raggiunto fra Russia, Usa e Giordania per un cessate-il-fuoco nei governatorati del sud-ovest della Siria di Daraa, Quneitra e Suwayda ha dimostrato, dopo gli anni di presidenza Obama, una prima concreta convergenza di intenti fra le due Super-Potenze: oltre...

COME FRANCIA E SPAGNA
Migranti: chiudere i porti, l’Italia ci prova
 

di Onofrio Spinetti

È ormai all’attenzione generale la notizia di un improvviso cambio di direzione del governo italiano nella gestione dei flussi migratori provenienti dall’Africa. La proposta avanzata dall’esecutivo, nella persona del ministro dell’Interno Marco Minniti, è stata quella di negare l’accesso ai porti...

INTEGRAZIONE
Cinesi d’Italia: Milano e Prato, confronto fuorviante
 

di Daniele Brigadoi Cologna

Il primo a contrapporre le modalità con cui la convivenza tra cinesi e italiani si declina nei contesti d’Italia dove i cittadini della Repubblica popolare sono più numerosi – Milano e Prato – è stato probabilmente il giornalista Dario Di...

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samedi, 22 juillet 2017

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/// INFOS DE LA SEMAINE

À la une

Le parlement polonais approuve la loi controversée sur la Cour suprême

Les désaccords minent les négociations du Brexit

La Commission lutte pour se rapprocher de la parité d’ici 2019

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"Partnerships in development": We can do it

Retrouvez l'intervention de Pierre Gattaz, président du MEDEF, sur la nécessité d'investir en Afrique, dans ce débat portant sur les partenariats public-privé.

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Macron et Schulz d’accord pour réformer la zone euro

Brexit : Citigroup déménagera (en partie) à Francfort

Le chantage nucléaire du Brexit

L’UE propose de renouveler la licence du glyphosate pour 10 ans

La justice française  s’en remet à l’UE sur le droit à l’oubli

Le bras de fer européen autour de la forêt de Bialowieza se poursuit

L’UE règlemente la cuisson des frites

La pauvreté stagne depuis 10 ans au Royaume-Uni

Le financement du fonds pour l’Afrique patine

Bruxelles espère un conclusion rapide des accords avec le Mercosur et le Mexique

La Slovaquie menace d’agir seule contre la discrimination alimentaire

Le plan Juncker ne se concentre pas assez sur les projets verts

Victoire partielle pour l’accès aux documents en Europe

Les réformes de la justice polonaise dans le viseur de Bruxelles

Le Danemark dénonce une injustice dans la lutte contre la pollution de l’air

Paris joue la transparence sur les perturbateurs endocriniens

Nord Stream 2, un instrument de pression politique pour la Russie?

La Bolivie réclame une exemption de visa dans Schengen

Le Brexit annonce-t-il le retour de la faim outre-Manche?

L’Europe fait un pas en faveur de la justice environnementale

Bruxelles critique le sous-investissement dans la jeunesse

L’imminence du CETA hypothèque les promesses de Macron

L’Europe veut limiter l’export de canots gonflables vers la Libye

Les eurodéputés veulent verdir l’utilisation des engrais

En Pologne, le PiS poursuit le musellement de la justice

Quiz : les ODD, où en est-on?

Marine Le Pen contre-attaque dans l’affaire des assistants parlementaires

Les négociations du Brexit entrent dans le vif du sujet

« La Turquie vit encore dans une ère prémoderne »

Schulz veut que l’Allemagne fasse plus pour l’Europe

La crise grecque a rapporté plus de 1 milliard d’euros aux finances allemandes

L’office européen des brevets ne supprime toujours pas la privatisation du vivant

Le co-financement de la PAC proposé par Bruxelles suscite l’ire française

 

Press Releases

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Sei mesi di Trump, Filippine, donne d'Europa
21 luglio 2017

Donald Trump passa il giro di boa dei primi sei mesi di governo negli Stati Uniti, ma sembra deciso a non mettere fine al clima da campagna elettorale permanente. L’obiettivo di convincere la maggioranza degli statunitensi, come riesce a fare Rodrigo Duterte nelle Filippine a un anno dalla sua elezione, resta solo un miraggio, a giudicare dai sondaggi.

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ARTICOLI
SEI MESI ALLA CASA BIANCA
Usa: Trump, un presidente tra preoccupazioni e speranze
 

di Marco Magnani

Sono trascorsi solo sei mesi, ma l’era Obama sembra molto lontana. Il 20 gennaio, giurando sulla scalinata di Capitol Hill con la mano sinistra sulla Bibbia di Abraham Lincoln, Donald Trump diventava il 45° presidente degli Stati Uniti d’America. Il...

UN ANNO DI PRESIDENZA
Filippine: Duterte, lo sceriffo che ancora piace
 

di Francesco Valacchi

Ad un anno dalla sua investitura, il presidente filippino Rodrigo Duterte ha sicuramente scosso il panorama politico interno del suo Paese, ma ne ha ancor più segnato le condizioni di sicurezza e la vita economica. La sua violenta campagna antidroga,...

IN MORTE DI SIMONE VEIL
Ue: madri e matrigne dell'integrazione europea
 

di Giampiero Gramaglia

Nel giugno del 1979, andai a Parigi a intervistare Simone Veil, che era stata appena eletta parlamentare europea nelle prime elezioni a suffragio universale – tra il 7 e il 10 giugno – dell’Assemblea di Strasburgo. Qualche giorno prima, avevo...

RILEGGENDO ATTALI
L’età dell’iper-conflitto: l’ipertrofia del mercato
 

di Enrico Mariutti

Nel 2006 usciva un pamphlet dal titolo “Breve storia del futuro”. L’autore, Jacques Attali, si cimentava nell’ardua impresa di definire e contestualizzare le direttrici di sviluppo della Storia nei successivi cinquanta anni. A circa dieci anni dalla pubblicazione, appare molto...

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Le principali notizie della settimana
 

Venerdì 21 luglio 2017

 

15-20 luglio: cosa ha visto Ossigeno questa settimana
 

Occuparsi di calcio in Italia espone i giornalisti ad ostilità ed attacchi, come dimostrano i casi che l'Osservatorio continua a registrare


 

Le notizie scomode per le quali i giornalisti italiani vengono minacciati, denigrati, investiti da accuse infondate non sono soltanto quelle sulla mafia, sulla corruzione, sugli scandali politici o di altra natura. Sono anche le notizie sul campionato di calcio. In meno di due anni (marzo 2015-dicembre 2016) Ossigeno ha accertato e reso note 43 minacce a cronisti sportivi (leggi). Questa settimana è accaduto di nuovo a Bad, in Austria, dove la squadra del Palermo Calcio si trova per il tradizionale ritiro estivo precampionato. Qui i tifosi hanno affisso striscioni offensivi e intimidatori, intonato cori e scritto insulti su Facebook contro i cronisti che seguono la squadra (leggi).


 

Altre vicende si sono invece sviluppate sul piano giudiziario.


 

A Genova, dove il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, aggredì il giornalista Valerio Arricchiello, il processo seguito all'aggressione si è concluso con fair play: scuse, un risarcimento che sarà donato in beneficenza e ritiro della querela presentata dal giornalista (leggi).


 

A Grosseto invece, a causa di un errore rilevato nel capo di imputazione, dovrà essere celebrato ex novo il processo a carico di Piero Camilli, ex presidente del Grosseto che si era concluso con la sua condanna per minacce al giornalista Matteo Alfieri (leggi).


 

Numerosi gli episodi di intimidazione ai danni di operatori dell'informazione che operano in campi diversi dalla cronaca sportiva. Questa settimana sono in evidenza il preannuncio di una richiesta di risarcimento danni al settimanale l'Espresso (leggi); il preannuncio pubblico degli avvocati penalisti di Enna di non meglio precisati "opportuni provvedimenti" contro i giornalisti della città, a seguito delle notizie pubblicate sull'inchiesta giudiziaria "Gettonopoli" (leggi); la massa di insulti rivolti online alle autrici di un servizio de l'Espresso dedicato al maschilismo (leggi). Da segnalare anche la condanna dell'ex vicesindaco di Imperia per l'aggressione al giornalista Gabriele Piccardo (leggi).


 

Queste ed altre notizie si possono leggere sul sito dell'Osservatorio (leggi).


 

MF

 
 

 

Queste ed altre notizie sul sito di Ossigeno www.ossigenoinformazione.it
 

 

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OSSIGENO PER L'INFORMAZIONE, ​​Osservatorio sui cronisti minacciati e le notizie oscurate in Italia, è un’associazione ONLUS​ fondata nel 2007, dal 2014 è consulente della Commissione Parlamentare Antimafia e dell’OSCE. Ha pubblicato i nomi di migliaia di giornalisti italiani colpiti da intimidazioni. Si batte affinché ognuno di loro abbia un’adeguata protezione;​​ promuove il diritto dei cittadini di essere informati; esplora il problema della legalità nel campo dell’informazione giornalistica.​

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Prima delle vacanze… i risultati di Erasmus+!

Pronti per conoscere i risultati della valutazione dei progetti presentati alla scadenza di aprile? Il 26 luglio si riunirà in ANG il Comitato di Valutazione che si esprimerà relativamente alle Azioni Chiave 1 e 3 del settore Gioventù.

 
  Erasmus+  
   
Presto on line i formulari per la scadenza di ottobre 2017!

L'ultima scadenza dell'anno per partecipare ad Erasmus+:Gioventù si avvicina e siamo in attesa dei formulari per la presentazione dei progetti. La Commissione Europea ha calendarizzato la loro pubblicazione per la fine di luglio. Stay tuned allora! Ancora pochi giorni e avrete tutti gli strumenti necessari per il 4 ottobre.
Come di consueto pubblicheremo i formulari sul nostro sito, a questa pagina, e sul sito del Programma a questa pagina.

Partecipa anche tu agli ErasmusDays di ottobre

Associazioni, enti locali, scuole, università, centri informativi, tutti i partecipanti ad Erasmus+ o tutti coloro che vogliono far conoscere il programma sono invitati a prendere parte attiva il 13 e 14 ottobre 2017 agli Erasmusdays. In tutta Europa si realizzeranno due giornate in cui i protagonisti di Erasmus+ racconteranno il Programma, attraverso eventi vari promossi dai beneficiari. Organizzate anche voi un'attività-evento il 13 o il 14 ottobre 2017. Gli Erasmusdays sono stati ideati in occasione dei 30 anni di Erasmus, ma potrebbero diventare un appuntamento annuale nell’agenda europea.

Il VI Ciclo di Dialogo Strutturato Europeo con i giovani è iniziato!

È stato inaugurato il 1° luglio e terminerà il 31 dicembre 2018. Sarà l’attuale trio di presidenza, composto da Estonia, Bulgaria e Austria, a condurre le riunioni a tutti i livelli nell'ambito del Consiglio europeo e a garantire la continuità dei lavori dell'UE. Il Ciclo si focalizzerà sul tema prioritario “Youth in Europe: What’s next?”. Infatti, l’attuale Strategia Europea per la Gioventù si concluderà nel 2018 ed il VI Ciclo appena iniziato rappresenta l’occasione per ripensare e migliorare ulteriormente il modo in cui l’Unione europea sta lavorando con i giovani e sulle questioni che li riguardano, per discutere sul comune progetto europeo e sulle prospettive future delle giovani generazioni.

  Strumenti e approfondimenti  
   
Nuovo Programma Corpo Europeo di Solidarietà: a che punto siamo?

Fervono i lavori della Commissione Europea per la definizione del regolamento del nuovo Programma Corpo Europeo di Solidarietà (ESC). Il Programma, come già divulgato, ha lo scopo di promuovere in Europa il valore della solidarietà offrendo esperienze di volontariato, tirocinio e lavoro ai giovani dei Paesi membri che abbiano fra i 18 e i 30 anni. Vediamo parallelismi e similitudini del futuro Programma con lo SVE, la cui struttura ricalca interamente.

Studio sull'impatto del volontariato transnazionale attraverso il Servizio Volontario Europeo

Lo studio, realizzato dalla Commissione europea, fornisce una valutazione dettagliata dell'impatto dello SVE su giovani, organizzazioni partecipanti e comunità locali coinvolte, prendendo in considerazione l'intero periodo di vita del Servizio Volontario Europeo dal 1996 al 2016; esamina una vasta gamma di effetti: dal contributo del volontariato all'occupabilità e alla carriera, all’internazionalizzazione delle organizzazioni partecipanti, fino ai vantaggi per la società in termini di apertura verso la diversità culturale.

Apprendimento formale e non formale per combattere la radicalizzazione: partecipa alla consultazione UE

La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla promozione dell'inclusione sociale e la condivisione di valori attraverso l'apprendimento formale e non formale. Il questionario intende valutare l'opinione dei cittadini sull'importanza di fornire ai giovani valori condivisi e su come l'educazione formale e l'apprendimento non formale possono favorire questo obiettivo in vista della creazione di società più coese. I risultati raccolti costituiranno elementi di una bozza di Raccomandazione al Consiglio dell'UE. Partecipa anche tu, hai tempo fino all’11 agosto.

  ANG & Co.  
   
Ecco l’Open Agenda sull’innovazione lanciata da Italiacamp

Al via il laboratorio collaborativo permanente su sei temi prioritari, dall’artigianato 4.0 all’economia circolare, fino alle nuove forme di cittadinanza che rappresentano importante opportunità per le nuove generazioni.

Youthpass: la sfida europea per il riconoscimento delle competenze non formali

Un’intervista approfondita al Direttore Giacomo D’Arrigo e alla funzionaria Adele Tinaburri sull’importanza di uno strumento ancora poco conosciuto, ma fondamentale nel percorso di riconoscimento delle competenze che vengono acquisite anche nei programmi di mobilità come Erasmus Plus.

“Io non ho talenti straordinari. Sono solo appassionatamente curioso”- A. Einstein

Dal progetto Become Part of Europe e storie di vita. Vi presentiamo la storia di Charanjeet, arrivato in Italia con sua sorella dall’India, e divenuto oggi campione italiano di cricket.

  Opportunità e segnalazioni  
   
#BEACTIVE: a settembre appuntamento con la Settimana Europea dello Sport

Dal 23 al 30 settembre l'Europa si muove, e tu? Un invito a muoversi per promuovere lo sport e l'attività fisica in tutta Europa: è questo l'obiettivo della Settimana Europea dello Sport, rivolta a tutti, giovani e meno giovani. Tutti possono realizzare un evento sportivo, sul luogo di lavoro ma anche in associazione, nella comunità locale, a scuola. Sul sito ufficiale della Settimana sono disponibili risorse utili per attivarsi.

Premio Altiero Spinelli: far conoscere l’Europa!

La Commissione europea ha indetto un concorso a livello UE per aggiudicarsi il “Premio Altiero Spinelli per la sensibilizzazione: diffondere le conoscenze sull’Europa”. Il premio sarà attribuito a contributi eccellenti che comunicano i valori fondanti, la storia, le azioni e i principali benefici dell’UE per i cittadini.

Prendete nota, arriva la terza edizione dell'Evento Europeo della Gioventù

A giugno 2018 si terrà a Strasburgo l'European Youth Event 2018. Il Parlamento Europeo offre ancora una volta un'occasione unica per i giovani europei per fare sentire la loro voce e far emergere le loro idee innovative per il futuro dell'Europa. I partecipanti avranno la possibilità di discutere con i decisori politici e personalità di rilievo in ambito europeo.

  Altro  
   
Eventi ANG

Scopri quali sono gli appuntamenti ed eventi sul territorio relativi ad Erasmus+ e alle attività dell’Agenzia.

22 luglio, Marefestival, Salina

6 Ottobre, Tf Talks, Palermo

Rassegna Stampa ANG

Nella sezione rassegna stampa puoi visionare tutti gli articoli relativi.

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Le principali notizie della settimana
 

Venerdì 14 luglio 2017

 

8 - 14 luglio: cosa ha visto Ossigeno questa settimana
 

Nuove iniziative ONU per la protezione dei giornalisti e dell'agenzia FRA sui diritti - Le minacce più gravi - I segnali positivi

 
 

Negli ultimi giorni Ossigeno per l’Informazione ha partecipato a due importanti iniziative di livello internazionale: a Ginevra a una consultazione per implementare con modalità nuove, in ogni paese, il "Piano di azione dell’ONU per la Sicurezza dei giornalisti e la lotta all'impunità" (leggi); a Roma, a un seminario per trovare, con l’impulso e le risorse della FRA (Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali), il modo migliore di comunicare ad un pubblico più ampio possibile la conoscenza dei diritti umani e le modalità per esercitarli (leggi).

 
 

Queste iniziative incrociano l’esperienza storica e le più recenti iniziative innovative dell'Osservatorio italiano: dal concerto del 21 giugno 2017 dedicato alla libertà di stampa, alle decine di incontri e corsi di formazione per migliaia di studenti, giornalisti, detenuti sui temi della legalità e sulla limitazione imposta in vari modi e a vario titolo al diritto fondamentale di informare e di ricevere informazioni.

 
 

È incoraggiante vedere che, finalmente, in questo campo, le Nazioni Unite si stanno ponendo il problema di mobilitare in modo corale e massiccio le loro forze, e che le agenzie dell’Unione Europea cercheranno di operare in modo più incisivo, coinvolgendo una cerchia di interlocutori più ampia di quella rappresentata dagli esperti del settore.

 
 

Un'altra novità incoraggiante arriva da Vienna, dove l’OSCE, dopo molti rinvii e oltre un anno di funzionamento a scartamento ridotto, ha scelto il suo nuovo Rappresentante per la libertà dei media, rimettendo così in piena attività un ufficio che per quasi un decennio, durante il mandato di Dunja Mijatovic, è stato un importante punto di riferimento per le ONG di molti paesi impegnate a difendere la libertà di informazione (leggi).

 
 

Abbiamo grande bisogno di istituzioni in grado di affrontare con una visione nuova e con coraggio la progressiva attenuazione dello spazio concesso alla liberà di stampa e di espressione, per superare un trend negativo che ormai si manifesta anche nei paesi occidentali di consolidata democrazia, una tendenza che si esprime nel modo più grave e drammatiche con le intimidazioni e le minacce rivolte a giornalisti e blogger.

 
 

In Italia, dall’inizio del 2017 a oggi, Ossigeno ha già segnalato oltre duecento episodi di questo genere. Sono numerose le intimidazione riferite in dettaglio questa settimana sul sito dell’Osservatorio. Ne ricordiamo alcune: in Calabria, gli ultimi attacchi al giornalista Klaus Davi, e il commento del Procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, che ha affermato il dovere delle istituzioni di proteggere chi, come lui, svolge inchieste sulla 'ndrangheta; ancora in Calabria, le minacce al giornalista Ilario Filippone, che risalgono al 2014 ma di cui lo stesso è stato informato soltanto ora, attraverso il contenuto dell’ordinanza di arresto che ha portato in carcere decine di esponenti della criminalità organizzata locale (leggi); a Palermo, la lettera anonima inviata al cronista di Repubblica Salvo Palazzolo per intimargli di mettere la sordina alle notizie che pubblica su un processo per mafia in corso di svolgimento, per il quale è stato contestualmente minacciato il giudice che se ne occupa (leggi); a Napoli, le assillanti e continue persecuzioni che il giornalista Gennaro Del Giudice subisce da 4 mesi da uno stalker e per le quali finora non ha avuto adeguata protezione (leggi).

 
 

In ambito giudiziario ha fatto nascere serie perplessità la sentenza della Corte di appello di Milano che ha condannato per diffamazione due giornalisti umbri che hanno riferito in un articolo le parole pronunciate da un candidato alle elezioni durante un comizio (leggi). Preoccupa anche la richiesta di 120mila euro di danni per diffamazione presentata da un procuratore e da un suo sostituto a carico di un due giornalisti e di una piccola società editrice, per un articolo in cui si criticano le loro scelte investigative (leggi). Perplessità suscita anche il sequestro preventivo di un video pubblicato online per documentare il maltrattamento degli animali in un impianto di allevamento (leggi).

 
 

Per fortuna c’è da segnalare anche qualche novità positiva, come l’annuncio del Prefetto di Napoli che ha reso noto di aver identificato e denunciato gli autori delle minacce a quattro giornalisti presi di mira per aver documentato le vicenda di un istituto scolastico accusato di rilasciare diplomi con troppa facilità (leggi).

 
 

Informazioni più dettagliate e complete su queste e altre vicende si trovano sul sito di Ossigeno (leggi).

 
 

ASP-MF

 
 

 

Queste ed altre notizie sul sito di Ossigeno www.ossigenoinformazione.it
 

 

 
 

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Oggetto Newsletter : Italia e migranti, Siria, Brasile
Newsletter n° 558 , 14 luglio 2017
 
Mentre nuovi arrivi di migranti sono attesi sulle coste italiane nelle prossime ore, anche Frontex - l'agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne - ribadisce il no degli Stati membri Ue all'apertura dei loro porti agli sbarchi: un nuovo terreno di scontro aperto tra l'Italia e l'Unione. Nella Siria sud-occidentale regge, nel frattempo, il cessate il fuoco deciso al G20 di Amburgo e frutto del primo incontro fra Vladimir Putin e Donald Trump. L'intesa fra Russia e Usa, da Trump lungamente invocata, potrebbe prefigurare cambiamenti significativi nel Paese, attirando le attenzioni di Iran e Turchia, gli altri due garanti - insieme a Mosca - dei negoziati per la pace in Siria ad Astana. Intanto, in Brasile, viene condannato in primo grado l'ex presidente Lula: le nubi della corruzione che s'addensano sul Paese si diraderanno prima del voto previsto per l'anno prossimo?

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Siria: il punto dopo l'intesa Trump/Putin - Roberto Aliboni 
Nei primi dieci giorni di luglio tre sviluppi di rilievo sono emersi nel Levante: il governo iracheno ha dichiarato la vittoria sul sedicente Stato islamico, l'Isis, a Mossul, che è stata riconquistata; la sessione del negoziato di Astana fra Russia, Iran e Turchia, ...
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Migranti: salvataggi, dilemma italiano - Fabio Caffio 
Dopo venticinque anni di tumultuosa attività di controllo dell'immigrazione via mare, l'Italia appare ancora incerta sulla svolta da dare alle operazioni di salvataggio (Sar). Nel frattempo, ora che la politica ha un quadro realistico della situazione, tutti i nodi sono venuti al pettine, a partire da Mare Nostrum e Triton....
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Ue: gli euro-incompatibili aspiranti Varoufakis - Riccardo Perissich 
Sarà merito di Trump, di Brexit, di Draghi che ha stabilizzato Brexit e posto le basi per una ripresa della crescita, o dell'arresto della marea populista in Olanda, Austria e Spagna: fatto sta che, dopo due anni d'immobilismo pre-elettorale, l'Europa ricomincia a muoversi. ...
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Brasile: incertezza sull'onda dello scandalo - Ilaria Masiero 
Qualche settimana fa, a seguito dell'ennesimo colpo di scena nel maxi-scandalo politico che sta flagellando il Brasile, il profilo Twitter della serie americana House of Cards – pluripremiato thriller politico ambientato nei corridoi della Casa Bianca – ha cinguettato in portoghese: “È difficile stare al passo”. ...
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Spazio: primo satellite italiano anti-detriti - Alfredo Roma 
D-Sat, un satellite di progettazione e costruzione italiana dotato di una tecnologia innovativa per la riduzione dei detriti spaziali, è stato lanciato il 23 giugno dal Satish Dhawan Space Centre di Sriharikota (India). D-Sat è il primo satellite nella storia che sarà rimosso in maniera diretta e controllata alla fine della sua missione, ...
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Oggetto Newsletter : Balcani nell'Ue: Speciale Vertice di Trieste
Newsletter n° 557 , 12 luglio 2017
 
Si apre oggi a Trieste, sotto presidenza italiana, la quarta tappa del Processo di Berlino, l'annuale vertice intergovernativo per l'integrazione europea dei Balcani occidentali lanciato nel 2014 e che riunisce i sei Stati membri dell'Ue maggiormente interessati alla regione (Germania, Francia, Austria, Croazia, Slovenia e Italia) e i sei Paesi che aspirano a divenire membri dell'Unione (Montenegro, Serbia, Albania, Kosovo, Bosnia-Erzegovina e Macedonia). Tanti i temi in agenda, approfonditi nello Speciale che AffarInternazionali dedica all'evento: integrazione economica regionale, connettività e mobilità, stato di diritto, lotta alla corruzione, crescita economica, sicurezza e stabilità. In un clima turbolento, l'Ue saprà raccogliere le sfide che provengono dai Balcani?

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Balcani nell'Ue: prospettive d'integrazione - Matteo Bonomi 
L'Italia ospita a Trieste la conferenza intergovernativa sui Balcani occidentali, tappa del quadriennale processo di Berlino sull'integrazione europea della regione avviato nel 2014. Pochi giorni prima del summit, esperti e ...
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Balcani nell’Ue: tappa a Trieste - Andrea Carteny 
L'estate 2017 porterà un nuovo passo nel processo di integrazione europea: in Italia, a Trieste, il 12 luglio si terrà il quarto incontro previsto dal processo di Berlino - progetto quadriennale lanciato a Berlino nel 2014 - che raccoglie a riunione i sei Paesi dei Balcani occidentali in attesa di adesione europea ...
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Balcani e Ue uniti tra diversità e sostenibilità - Jens Woelk 
All'inizio del suo mandato, il Presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha messo in chiaro che per i prossimi cinque anni non ci sarebbero stati nuovi allargamenti dell'Unione europea, Ue. Di conseguenza, nell'attuale ...
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Balcani: radiografia in partenza per Trieste - Eleonora Poli 
Rivitalizzare un dibattito sull'allargamento europeo verso i Balcani Occidentali tramite una serie di appuntamenti e un Summit annuale. È questo l'obiettivo del processo di Berlino che, lanciato dalla Germania nel 2014, vede ora coinvolti sette Stati membri dell'Unione europea (Ue) - Germania...
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Balcani: democrazia e movimenti sociali - Luisa Chiodi, Marzia Bona 
Da quando il processo di Berlino è stato avviato nel 2014, i Balcani sono tornati al centro delle cronache internazionali in relazione al rischio sicurezza per via dei flussi migratori sulla rotta balcanica, come terreno di confronto fra la penetrazione politica russa e ...
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Balcani, tarlo per la sicurezza europea - Cristian Barbieri 
Sarà Trieste, città da sempre ponte tra Europa occidentale e centro orientale, a ospitare, il 12 luglio, non solo i ministri degli esteri delle nazioni coinvolte nel processo di Berlino (Italia, Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna e i sei Paesi dei Balcani Occidentali – i cosiddetti– WB6- ...
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Oggetto Newsletter : Ue bilancio ed Estonia, Balcani a Trieste, Turchia, Iraq
Newsletter n° 556 , 11 luglio 2017
 
Una mobilitazione senza precedenti nella recente storia del Paese - conclusasi domenica dopo una marcia di 450 chilometri - ha mostrato il volto della Turchia che si contrappone a Erdogan, mentre nelle stesse ore, in Iraq, Mosul veniva liberata dall'assedio del sedicente Stato islamico. L'Ue, che si interroga sull'impronta da dare al prossimo bilancio, sposa intanto le priorità digitali rilanciate dalla presidenza di turno estone. E nel frattempo il Vecchio continente si dà appuntamento a Trieste, domani, per l'annuale summit intergovernativo con i sei Paesi dei Balcani occidentali, preceduto oggi dal Forum della società civile. Quali prospettive di integrazione Ue per la regione? AffarInternazionali dedica al Vertice uno speciale di approfondimento

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Ue: quale futuro per il bilancio - Ferdinando Nelli Feroci 
Con il quinto e ultimo documento della serie dei Reflection Papers, pubblicato il 28 giugno, la Commissione ha avviato una prima riflessione sul futuro del bilancio dell'Unione. Come noto, l'attuale ciclo settennale di programmazione di bilancio si concluderà nel 2020. ...
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Estonia: la tigre digitale alla guida dell'Ue - Gabriele Rosana 
'Qui da noi puoi fare tutto online, tranne sposarti, divorziare e vendere casa'. Quella dell'Estonia, che dal 1° luglio ha assunto la guida semestrale del Consiglio dell'Unione europea (Ue), sarà una e-Presidency - assicurano da Tallinn - che cavalcherà l'onda dell'innovazione digitale,...
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Turchia: disobbedienza civile vs autoritarismo - Andrea Carteny 
In un momento in cui la Turchia sembra aver ritrovato la sua affidabilità – mantenendo fede agli impegni di contenimento del flusso di rifugiati dalla Siria – e dinamicità internazionale – con il sostegno al Qatar all'interno della crisi esplosa...
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Iraq: sconfitto l’Isis, i rischi restano - Stefano Cabras 
Il 29 giugno le truppe lealiste e le forze speciali della Golden Division hanno ripreso il controllo di ciò che resta della moschea di al-Nouri, nella città vecchia di Mosul, luogo carico di significati simbolici, dove esattamente tre anni fa ...
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Balcani: radiografia in partenza per Trieste - Eleonora Poli 
Rivitalizzare un dibattito sull'allargamento europeo verso i Balcani Occidentali tramite una serie di appuntamenti e un Summit annuale. È questo l'obiettivo del processo di Berlino che, lanciato dalla Germania nel 2014, vede ora coinvolti sette Stati membri dell'Unione europea ...
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Balcani: democrazia e movimenti sociali - Luisa Chiodi, Marzia Bona 
Da quando il processo di Berlino è stato avviato nel 2014, i Balcani sono tornati al centro delle cronache internazionali in relazione al rischio sicurezza per via dei flussi migratori sulla rotta balcanica, come terreno di confronto fra la penetrazione politica russa e ...
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Il Papa: "O l'Europa diventa una comunità federale o non conterà più nulla"

 
  • Nell'intervista a Eugenio Scalfari pubblicata oggi su Repubblica Papa Francesco, dopo aver ammesso di aver sollevato più volte il tema dell'unità dell'Europa, ricevendo applausi ed ovazioni, conclude amaramente: "Sì, è così, ma purtroppo significa ben poco. I Paesi si muoveranno se si renderanno conto di questa verità: o l'Europa diventa un comunità federale o non conterà più nulla".
  • In questo momento l'Unione europea ed i suoi principali Stati sono gli unici a non avere una visione distorta sui cambiamenti climatici, sul protezionismo, sulla collaborazione tra continenti, sulla gestione dei conflitti, sul controllo degli armamenti, sul ruolo delle organizzazioni internazionali. Non basta però affermare dei valori, perché di buone intenzioni è lastricata la via per l'inferno. Occorre creare in Europa istituzioni federali e sovranazionali per incarnare quei valori nella realtà e farli valere sulla scena del mondo con quella autorità che solo una "comunità federale" può avere. Tutto il resto "significa ben poco."

Nell'intervista a Eugenio Scalfari pubblicata oggi su Repubblica Papa Francesco, dopo aver ammesso di aver sollevato più volte il tema dell'unità dell'Europa, ricevendo applausi ed ovazioni, conclude amaramente: "Sì, è così, ma purtroppo significa ben poco. I Paesi si muoveranno se si renderanno conto di questa verità: o l'Europa diventa un comunità federale o non conterà più nulla".

I federalisti europei vanno predicando questa amara verità dai tempi del Manifesto di Ventotene. Anche gli Stati, dopo due conflitti nati sul suolo europeo e divenuti ben presto mondiali, si sono in qualche modo resi conto di dover collaborare per sopravvivere ed hanno avviato quel lento e tortuoso processo di integrazione che li ha condotti a dar vita alla Comunità e poi all'Unione. Senza mai affrontare però la secca alternativa posta dal Pontefice. L'equilibrio bipolare prima ed il tentativo egemonico americano poi hanno permesso infatti per decenni agli orgogliosi Stati nazionali di rimandare lo scioglimento di quel nodo.

Il crescente disordine mondiale, reso oggi più evidente dalle scelte nazionaliste, protezioniste ed isolazioniste della nuova Amministrazione americana, ha messo brutalmente l'Europa di fronte alle proprie responsabilità. Non a caso l'ammonimento del Papa arriva assieme alle preoccupazioni per l'andamento del G20 riunito ad Amburgo: "Temo che ci siano alleanze assai pericolose tra potenze che hanno una visione distorta del mondo: America e Russia, Cina e Corea del Nord, Putin ed Assad nella guerra di Siria."

In questo momento l'Unione europea ed i suoi principali Stati sono gli unici a non avere una visione distorta sui cambiamenti climatici, sul protezionismo, sulla collaborazione tra continenti, sulla gestione dei conflitti, sul controllo degli armamenti, sul ruolo delle organizzazioni internazionali. Non basta però affermare dei valori, perché di buone intenzioni è lastricata la via per l'inferno. Occorre creare in Europa istituzioni federali e sovranazionali per incarnare quei valori nella realtà e farli valere sulla scena del mondo con quella autorità che solo una "comunità federale" può avere. Tutto il resto "significa ben poco."

Dopo il successo della Marcia per l'Europa, i federalisti europei continueranno ad impegnarsi con tutte le loro forze perché le istituzioni europee, gli Stati, a cominciare da quelli dell'Eurozona, le cittadine ed i cittadini si "muovano" per evitare che l'Europa non conti più nulla.


Verona, 9 luglio 2017
 

Movimento Federalista Europeo

Presidenza nazionale: Via Poloni, 9 – 37122 VERONA,
tel. (+39) 045.8032194 – fax. (+39) 045. 8032194
Segreteria nazionale: Via Villa Glori, 8 – 27100 PAVIA,
tel. (+39) 0382.530045 – fax. (+39) 0382.578875

 


 
 

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«Avec la Turquie, nous envoyons un très mauvais message aux Balkans»

Au Royaume-Uni, l’explosion prévue des dettes étudiantes inquiète

Pêche post-Brexit: les pêcheurs français «restent vigilants»

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Les renouvelables de plus en plus compétitives

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Le gouvernement reporte plusieurs réformes fiscales pour contenir le déficit

Le compromis sur les perturbateurs endocriniens n’enterre pas la controverse

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Le Parlement européen veut sortir d’une société du jetable

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Merkel anticipe un G20 difficile avec Trump

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Oggetto Newsletter : G20, Qatar, terrorismo, Balcani nell'Ue
Newsletter n° 555 , 7 luglio 2017
 
Inizia oggi ad Amburgo il G20, il Vertice che riunisce i 19 Paesi più industrializzati al mondo più l'Ue e che offrirà la prima occasione d'incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin. Il Vertice eredita molti dei temi già in agenda al G7 di Taormina, mentre le imprese italiane ritrovano slancio verso l'estero, come testimonia il rapporto finale del Global Outlook dello IAI presentato ieri a Roma. Su questioni come lotta al cambiamento climatico e immigrazione, però, non dovrebbero esserci risultati concreti, complici i tanti crinali su cui si fanno e disfano le alleanze tra i Grandi. Una dichiarazione di intenti comune è attesa sulla lotta al terrorismo: ma com'è cambiata la minaccia fondamentalista negli ultimi anni? E se l'Ue si prepara nel frattempo al meeting con i Paesi dei Balcani occidentali, mercoledì a Trieste, la tensione nel Golfo Persico fra Arabia Saudita e Qatar evoca la situazione nel Vecchio continente alla vigilia dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. La crisi rischia di sfuggire di mano?

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G20, istruzioni per l’uso - Isabella Ciotti, Giampiero Gramaglia 
Il Vertice del G20 ad Amburgo, il 7 e 8 luglio, sotto presidenza di turno tedesca, si colloca politicamente, e non solo temporalmente, nella scia del Vertice del G7 a Taormina il 26 e 27 maggio, sotto presidenza di turno italiana. Al G7 i leader...
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Economia: l'Italia arranca, le sue imprese no - Simone Romano 
Le stime emesse dalle maggiori organizzazioni internazionali sono concordi e parlano chiaro: per la prima volta dopo la crisi scoppiata nel 2008, l'economia globale sembra essere in buona salute e il periodo positivo pare destinato a protrarsi almeno ...
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Terrorismo: chi sono i nuovi nemici - Stefano Silvestri 
Gli attentati terroristici che stanno colpendo l'Europa fanno tanta più paura perché sembrano, e in qualche misura sono, del tutto insensati. La storia moderna dell'Europa, dal XIX secolo ad oggi, è scandita da numerosissimi attentati terroristici....
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Qatar: storie di ultimatum e principi ereditari - Francesco Bascone 
L'ultimatum lanciato una decina di giorni fa dall'Arabia Saudita e dai suoi alleati contro il Qatar, e scaduto il 5 luglio, evoca - per quanto diversi siano i contesti - quello con cui poco più di un secolo fa Vienna ...
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Balcani, tarlo per la sicurezza europea - Cristian Barbieri 
Sarà Trieste, città da sempre ponte tra Europa occidentale e centro orientale, a ospitare, il 12 luglio, non solo i ministri degli esteri delle nazioni coinvolte nel processo di Berlino (Italia, Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna e i sei Paesi dei Balcani Occidentali – i cosiddetti– WB6-...
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Le principali notizie della settimana
 

Venerdì 7 luglio 2017

 

29 giugno-7 luglio: cosa ha visto Ossigeno questa settimana
 

Perquisiti giornalisti e redazioni per scoprire fonti di notizie su indagini - Pagherà 27mila euro di spese l’imprenditore che voleva 27 milioni di danni

 
 

Le perquisizioni giudiziarie di questa settimana sono la prova del nove di uno dei tanti paradossi italiani in materia di libertà di informazione: i giornalisti che pubblicano notizie di interesse pubblico su casi di corruzione vengono sottoposti spesso a perquisizione invasive e al sequestro di telefoni, computer ed altri strumenti di lavoro, mentre di solito si evita di riservare questo trattamento ai funzionari pubblici che possono essere sospettati di avere violato il segreto di indagine a cui sono tenuti, né gli accusati di corruzione.


 

In Germania, per evitare questi abusi, ha ricordato Ossigeno, il Bundestag ha cambiato il codice penale. In Italia invece il Parlamento lascia correre, non riesce a fermare le querele temerarie né a introdurre un reato di tortura corrispondente ai protocolli internazionali.


 

L'abuso delle perquisizioni questa settimana ha investito la redazione del Fatto Quotidiano, uno dei quotidiani più letti, il suo redattore Marco Lillo, i suoi familiari e perfino un art director della testata (leggi). Fatti come questo hanno l'effetto di squalificare il lavoro dei cronisti, minacciarne l'indipendenza e danneggiare la libertà di informazione e il diritto dei cittadini di essere informati (leggi). Ad Ossigeno preme ricordarlo, come hanno fatto anche altri (Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa, esponenti del Movimento 5 Stelle). Sono fatti come questo che alla fine arrivano a produrre il quadro desolante degli attacchi agli operatori dell'informazione in Italia: finora nel 2017 ne è stato minacciato, in media, uno al giorno (leggi).


 

Ossigeno ha osservato con preoccupazione anche per la perquisizione (il 30 giugno) alla redazione di Iacchite' e all'abitazione del suo direttore, Gabriele Carchidi, un giornalista che da anni denuncia episodi di corruzione e malaffari e nel corso dell'ultimo anno ha riportato quattro condanne a pene detentive per diffamazione e rischia finire in carcere. La casa e la redazione di questo giornalista ora sono state perquisite nell'ambito di una indagine per detenzione e spaccio di marijuana e hashish. La perquisizione, a quanto si apprende, non ha fatto scoprire stupefacenti ma ha consentito di sequestrare dei computer che per un giornalista sono degli strumenti di lavoro e il loro sequestro  mette a rischio la segretezza delle sue fonti e il suo diritto alla riservatezza in pericolo (leggi).


 

Fra gli altri casi di intimidazione raccontati dall'Osservatorio questa settimana, segnaliamo: gli insulti subiti dal giornalista del Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa a Genova dai membri di un comitato elettorale (leggi); le minacce ricevute dalla redazione di Zoom24 a Vibo Valentia, nella cui sede tre donne si sono introdotte ed hanno intimato di cancellare un articolo della giornalista Gabriella Passariello (leggi); l''avvertimento' minaccioso indirizzato a Silvia Fabbi e Fabio Paparella a Ladispoli (Roma) (leggi).


 

Da segnalare anche due  notizie positive: la giornalista Annalisa Chirico non dovrà risarcire il magistrato Henry John Woodcock, che le chiedeva 260mila euro di danni; verranno invece risarciti Fabrizio Gatti e l'Espresso: riceveranno 27mila euro da un imprenditore che li aveva querelati - chiedendo loro 27 milioni di euro - e che è sotto processo per aver sequestrato, per qualche ora, il giornalista (leggi).


 

Fra le iniziative cui l'Osservatorio ha partecipato, c'è la conferenza del 29 giugno a Ginevra di UNESCO e OHCHR (Organizzazione dell'ONU per i Diritti Umani), in cui sono state prodotte 78 raccomandazioni per implementare la sicurezza e la tutela dei giornalisti in Europa (leggi).


 

ASP-MF

 

Queste ed altre notizie sul sito di Ossigeno www.ossigenoinformazione.it
 

 

 
 

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OSSIGENO PER L'INFORMAZIONE, ​​Osservatorio sui cronisti minacciati e le notizie oscurate in Italia, è un’associazione ONLUS​ fondata nel 2007, dal 2014 è consulente della Commissione Parlamentare Antimafia e dell’OSCE. Ha pubblicato i nomi di migliaia di giornalisti italiani colpiti da intimidazioni. Si batte affinché ognuno di loro abbia un’adeguata protezione;​​ promuove il diritto dei cittadini di essere informati; esplora il problema della legalità nel campo dell’informazione giornalistica.​

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Caso Alpi-Hrovatin: il 6 luglio noi saremo insieme a Luciana Alpi in Fnsi. E tu?

La madre della giornalista uccisa insieme al suo operatore Miran Hrovatin in Somalia in 20 marzo 1994 presenta il suo libro "Esecuzione con depistaggi di Stato".

Domani giovedì 6 luglio 2017 alle 17.30 la sala “Walter Tobagi” della Fnsi, in corso Vittorio Emanuele II, 349 a Roma (secondo piano), ospiterà la presentazione del libro di Luciana AlpiEsecuzione con depistaggi di Stato” (Kaos Edizioni). L'evento è promosso da Articolo 21,  Fnsi e Usigrai.

Sarà importante la partecipazione di tanti soprattutto alla luce della notizia di ieri della richiesta della Procura di Roma di archiviazione dell’inchiesta sull’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e dalla recente sentenza emessa dal tribunale di Perugia che ha scagionato l’unico imputato e ha di fatto confermato l’impressionante serie di depistaggi e bugie che hanno caratterizzato questa vicenda.

All’incontro saranno presenti, insieme con Luciana Alpi, la mamma di Ilaria Alpi, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti; il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani; la presidente e la portavoce di Articolo21, Barbara Scaramucci ed Elisa Maricola; il deputato Walter Verini; gli avvocati della famiglia Alpi, Domenico eGiovanni D’Amati; i giornalisti Rai Chiara Cazzaniga e Fabrizio Feo, che dialogheranno con la signora Alpi approfondendo i temi del libro.

Ilaria Alpi, giornalista del Tg3, fu assassinata il 20 marzo 1994 a Mogadiscio, insieme con il cineoperatore Miran Hrovatin, mentre indagava su un possibile traffico di armi e di rifiuti tossici. Da allora, nonostante l’impegno e il coraggio dei familiari di Ilaria, dei loro legali e dei cittadini e delle associazioni che si sono schierati al loro fianco, la verità sulla sorte dei due colleghi non è ancora venuta alla luce. Tanto da portare Luciana Alpi a parlare apertamente nel libro di “depistaggi di Stato”.

TI ASPETTIAMO DOMANI GIOVEDI 6 LUGLIO ORE 17.45 A ROMA NELLA SEDE DELLA FNSI 
 

 

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Oggetto Newsletter : Medio Oriente, Processo di Berlino, Hong Kong, clima
Newsletter n° 554 , 4 luglio 2017
 

Ancora tensioni nel Golfo Persico: scadrà domani, dopo il prolungamento di 48 ore deciso ieri, l'ultimatum intimato al Qatar per attuare le 13 richieste avanzate dalla coalizione capeggiata dall'Arabia Saudita, fra cui la chiusura del canale televisivo Al Jazira. L'intesa saudita-israeliana è la chiave di lettura dei nuovi equilibri della regione? Mentre a Hong Kong si celebrano i 20 anni dal ritorno a Pechino della sovranità dell’ex colonia britannica, l’Italia si prepara a ospitare a Trieste, tra una settimana, il quarto vertice del Processo di Berlino, il piano per l'integrazione europea dei Balcani. E da Roma arriva anche una risposta indiretta sull’ambiente a Donald Trump: il Senato non è affatto morto e, anzi, unisce la sua voce alla lotta al cambiamento climatico. 

Alla vigilia del G20, lo IAI dedica, giovedì 6 luglio, la presentazione del rapporto finale della XX edizione del Global Outlook al tema "Governance per la crescita: sfide eurepee e transatlantiche"

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Medio Oriente: due agende, un nuovo ordine 
In anni recenti numerosi studiosi si sono concentrati sulla tesi della fine dell'ordine “Sykes-Picot”, alludendo all’accordo segreto siglato tra il diplomatico britannico Mark Sykes e il suo omologo francese François Georges-Picot nel 1916....
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Balcani nell’Ue: tappa a Trieste 
L’estate 2017 porterà un nuovo passo nel processo di integrazione europea: in Italia, a Trieste, il 12 luglio si terrà il quarto incontro previsto dal processo di Berlino - progetto quadriennale lanciato a Berlino nel 2014 - che raccoglie a riunione i sei Paesi dei Balcani occidentali in attesa di adesione europea (Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Macedonia, Albania)...
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Clima: dal Senato la risposta italiana a Trump 
Gli accordi sul clima di Parigi, senza obblighi, né sanzioni, da un lato hanno fatto gioire prematuramente gli ambientalisti di tutto il mondo e, dall’altro, dando l’idea di un risultato ormai “acquisito”, hanno fatto addormentare totalmente l’opinione pubblica sull’argomento, al punto che non se ne parlava più come se il problema non fosse più esistito....
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Hong Kong: vent'anni infelici sotto Pechino 
Un compleanno non troppo felice per gli abitanti di Hong Kong, quello celebrato il 1° luglio scorso, a vent’anni dal ritorno dell’ex colonia britannica alla Cina continentale. In una città divisa tra sostenitori dell’indipendenza e della democrazia - che ancora rimpiangono le manifestazioni di piazza della rivoluzione degli ombrelli del 2014...
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Ue: resilienza nell’azione esterna 
L’alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini ha pubblicato, il 7 giugno, l’attesa ‘Joint Communication’ sulla resilienza. La comunicazione, intitolata “Un approccio strategico alla resilienza nell’azione esterna dell’Ue”, chiarisce il concetto di resilienza che era stato introdotto nella Strategia Globale dell’Unione europea (European Union Global Strategy)...
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A model to dream in Puglia apre le porte a tutta Italia

In considerazione delle numerose richieste di  organizzazioni e giovani provenienti da tutta Italia l'Agenzia, a seguito di valutazioni organizzative ed economiche, ha deciso di aprire la possibilità di partecipare all'iniziativa di San Vito dei Normanni del prossimo 13 luglio, ai giovani di tutte le Regioni italiane.
Per conoscere i dettagli dell’iniziativa e come partecipare clicca qui

 
   
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samedi, 1 juillet 2017


 

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/// INFOS DE LA SEMAINE

À la une

Jean-Yves Le Gall : « Mars est le sujet central de l’exploration spatiale »

Nicolas Hulot très attendu sur sa feuille de route climatique

Les réseaux sociaux, nouvelle niche du trafic de migrants

La « guerre des sièges » du Parlement européen reprend

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