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Baghdad chiede ad Ankara di non attaccare il Pkk



Ankara, 16 ottobre 2007 - Il vice presidente iracheno Tareq Al Hashemi in visita ad Ankara tenta di dissuadere il governo turco dal lanciare un'offensiva militare contro i separatisti curdi nel nord dell'Iraq. "La Turchia č in una situazione difficile - ha detto conciliante Al Hashemi - Comprendiamo la rabbia del popolo turco e la preoccupazione del governo turco di fronte alle attivitā terroristiche oltre confine".

Secondo Ankara, 3500 separatisti del Pkk si nascondono nelle montagne irachene, a ridosso del confine. Il premier Erdogan ha chiesto al parlamento di approvare un'offensiva in territorio iracheno. "Spero che questa mozione non sia mai applicata - ha assicurato tuttavia - La sua approvazione non implica incursioni militari immediate". Viste le violenze degli ultimi mesi, per Erdogan si tratta di autodifesa. Per Baghdad e Washington invece si rischia di aprire un nuovo fronte di guerra in Iraq.

Domani il parlamento turco voterā, ma i soldati pattugliano giā la zona. Truppe dell'esercito turco, sostenute da unitā meccanizzate e di artiglieria, si stanno schierando nel nord dell'Iraq. Un territorio che i militari di Ankara conoscono bene, per le incursioni oltre frontiera condotte nel 1992. Da allora l'esercito turco controlla quattro piccole basi vicino a Zakho.

 

 

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