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Esa, seconda fase progetto ambiente e sicurezza



Parigi,12 ottobre 2007 - I ministri degli Stati Membri dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) hanno dato il via libera al proseguimento del programma Gmes (Global Monitoring for Enviroment and Security), che ha lo scopo di assicurare all’Europa la non dipendenza da informazioni da paesi extra-comunitari in due settori cruciali: l’ambiente e la sicurezza europea. In particolare, l’ESA è responsabile del segmento spaziale del programma.

Il Gmes è una delle colonne portanti del programma spaziale della Commissione Europea. Il suo scopo è di utilizzare sia dati spaziali che terrestri per sviluppare servizi di informazione geospaziali in due settori cruciali: l’ambiente e la sicurezza. I ministri degli stati membri che partecipano al programma hanno approvato la transizione alla fase 2 del segmento 1 del GMES. In pratica, come era già successo al Consiglio a livello ministeriale dell’ESA nel 2005, è stato sottoscritto un finanziamento di 500 milioni di euro, il 116% di quanto atteso. 

Circa i benefici del programma per i cittadini europei si osserva che già è stata sviluppata un’offerta di dodici servizi preliminari di alto livello, che vanno dal controllo degli ambienti marini costali, allo studio dello stato di salute dei poli terrestri, dal monitoraggio delle foreste, alla previsione e la prevenzione delle inondazioni o dei grandi incendi. Tutto questo viene declinato in servizi tagliati su misura per gli utenti specifici e soprattutto non si tratta del solo contributo satellitare.

In questo contesto alle agenzie internazionali come l’Unicef vengono fornite informazioni su base continentale e regionale in modo da poter dare l’allarme in caso di possibili crisi. Altri servizi, basati su osservazioni satellitari più precise, vengono fornite alle istituzioni nazionali per eventuali preallarmi, ma anche alle missioni di soccorso e supporto a livello internazionale. Su scala nazionale e locale, i dati satellitari sono supportati anche dalle conoscenze locali: è questo tipo di collaborazione integrata che rende forte il servizio e a cui si deve puntare per il futuro del Gmes.

 

 

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