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Secondo l’ultima rilevazione di Eurobarometro messa a confronto con l’autunno 2006
 

I cittadini europei sono ora più fiduciosi verso l’ Ue



Bruxelles, 20 giugno - L'Eurobarometro di primavera rivela come l'opinione pubblica negli Stati membri sia diventata notevolmente più favorevole all'Unione europea e alle sue istituzioni rispetto al panorama presentato dall'indagine dell'autunno 2006. Si sta inoltre delineando con chiarezza un clima di fiducia in relazione a come i cittadini europei vedono la situazione economica nel loro paese.

Margot Wallström, Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione, si è così espressa in merito all'indagine: "Il nuovo Eurobarometro evidenza un maggiore ottimismo nell'Unione europea quanto al suo futuro e a ciò che i cittadini europei si aspettano dall'UE. Questo ci offre una finestra di opportunità per riformare l'Unione. Mi auguro che l'imminente Consiglio europeo tradurrà questo ottimismo in un accordo sulla riforma, fatto essenziale per concretare le ambizioni e le aspettative dei cittadini nei confronti dell'Unione".

I tre principali indicatori degli atteggiamenti generali nei confronti dell'UE – il sostegno al fatto di essere membri dell'UE (57%, +4), i vantaggi percepiti risultanti dall'essere membri dell'UE (59%,+5) e l'immagine dell'UE (52%, +6) – rivelano tendenze estremamente positive. Un'analoga tendenza per quanto concerne il livello di fiducia la si può osservare per la Commissione (52%, +4) e per il Parlamento europeo (56%, +4).

Complessivamente, la maggioranza dei cittadini europei (52%, +6) ritiene che la situazione della loro economia nazionale sia buona. 44% è di avviso contrario. 49% (+3) dei cittadini è a favore di un ulteriore allargamento dell'UE negli anni a venire mentre il 39% (-3)  vi si oppone. Due terzi (66%, +3) degli europei è favorevole al concetto di una costituzione europea. 69% dei cittadini europei si dicono molto o abbastanza ottimisti quanto al futuro dell'Unione europea.

Invitati ad esprimersi su cosa sarà, a loro avviso, l'Unione europea di qui a cinquant'anni, i cittadini europei affermano che essa sarà "una grande potenza diplomatica nel mondo" (61%), "avrà un proprio esercito" (56%) e un "presidente direttamente eletto dai cittadini europei" (51%). Soltanto il 31% ritiene che l'UE sarà soltanto "una potenza economica secondaria".

In merito al riscaldamento climatico 88% ritiene si tratti di una questione di cui l'UE dovrebbe occuparsi urgentemente - 57% ritiene che lo dovrebbe fare con "estrema urgenza". 89% è d'accordo sul fatto che l'UE dovrebbe porre in atto nuove politiche per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno 20% entro il 2020.

Questa indagine "Eurobarometro standard" è stata realizzata con la tecnica dell'intervista diretta da TNS Opinion & Social. Tra il 10 aprile e il 15 maggio 2007 sono state intervistate complessivamente 29.222 persone.

I risultati preliminari sono ora disponibili sulla pagina web "public opinion" nel sito Europa: http://ec.europa.eu/public_opinion/index_en.htm      

 

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