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L’Italia alla Conferenza Onu sul clima



Roma, 24 settembre 2007 - Il presidente del Consiglio Romano Prodi insieme con il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, sono partiti alla volta di New York per prendere parte nel Palazzo di vetro delle Nazioni Unite al vertice internazionale sui cambiamenti climatici, promosso dal segretario generale Ban Ki-Moon. L’incontro al quale partecipano 70 capi di Stato o di governo e ministri di 150 paesi, ha l'obiettivo di promuovere il dibattito sui possibili modi con cui la comunità internazionale potrà negoziare un nuovo accordo globale sul cambiamento climatico alla prossima conferenza dell'Onu che si terrà a dicembre a Bali. L'evento si inserisce nell'impegno dell'Onu sulla questione dei cambiamenti climatici.

"Conosciamo i rischi che ci minacciano e sappiamo che sono diventati più pressanti - sostiene Ban Ki Moon - Quello che ci manca è il tempo, perciò dobbiamo agire adesso". Il progressivo scioglimento dei ghiacci polari e l'inquinamento dell'aria richiedono una risposta politica. Per il segretario dell'Onu, è necessario trovare un accordo entro il 2009, per farlo entrare in vigore prima del 2012, quando terminerà la prima fase dell'attuale Protocollo di Kyoto. Gli Stati Uniti, che non hanno sottoscritto il protocollo, restano però contrari ad accettare limiti vincolanti alle emissioni nocive.

Una nota di Palazzo Chigi sottolinea che il vertice di New York “conferma la centralità che la questione legata ai cambiamenti climatici e l'urgenza di politiche efficaci e condivise per affrontarli, ha assunto nell'agenda mondiale. L'Italia, con la presenza del presidente del Consiglio Prodi e del ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio, condivide pienamente l’impegno dell'Onu e di tutta la comunità internazionale”.

Intanto venerdì scorso in Canadà, alla conferenza di Montreal, i rappresentanti di 190 paesi hanno raggiunto un accordo definito storico che prevede un'azione accelerata contro le sostanze nocive per la fascia di ozono. Lo ha annunciato il portavoce del programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, Nick Nuttal. L'intesa riguarda le sostanze dannose che vengono utilizzate per la refrigerazione e per la climatizzazione. La loro eliminazione contribuirà alla lotta contro il riscaldamento della Terra.

 

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