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L’Ue richiama l’Italia per lo smog del traffico



Bruxelles, 17 ottobre 2007 - La Commissione europea ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia ed altri quattro paesi dell’Ue per non aver rispettato le norme comunitarie sulla qualità dell'aria. Nel comunicato di Bruxelles si legge che insieme a Francia, Spagna, Gran Bretagna e Slovenia, il nostro paese ha superato i limiti stabiliti sulle concentrazioni nell'aria di biossido di zolfo, un inquinante prodotto dalle installazioni industriali che può provocare problemi respiratori e malattie cardiovascolari.

Il commissario Ue all'Ambiente, il greco Stavros Dimas, ha inoltre invitato 23 Stati membri, tra cui l'Italia, a fornire informazioni sulle misure adottate per ridurre i livelli di Pm10, sui valori corrispondenti agli standard europei. Secondo i tecnici di Bruxelles, le sostanze contenute in questo inquinante, prodotto soprattutto dal traffico e dalle attività industriali, possono causare il cancro ai polmoni, asma e problemi cardiovascolari. “Circa il 70 per cento delle città dell'Unione con oltre di 250 mila abitanti - ammonisce la Commissione - registrano un livello di Pm10 superiore ai limiti stabiliti nella direttiva sulla qualità dell'aria del 1999”.

 

 

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