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Junker frena l'euforia, la crisi non è finita
 

Lussemburgo, 14 ottobre 2008 - Il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, mette in guardia da quello che definisce un “ottimismo esagerato” di fronte al maxi-rimblazo delle Borse europee. "Malgrado le positive reazioni dei mercati borsistici negli ultimi due giorni - afferma Juncker - non c'è alcuna ragione per proclamare la fine della crisi finanziaria".

Per Junker i fuochi d'artificio delle borse degli ultimi giorni non devono trarre in inganno: è il monito lanciato dal presidente dell'eurogruppo - che riveste anche le cariche di premier e di ministro delle finanze lussemburghese - in un discorso tenuto in occasione della prima seduta della Camera dei deputati del Granducato, dopo la pausa estiva. “Nonostante la reazione positiva dei mercati (al piano di aiuto alle banche dei paesi della zona varato a Parigi domenica) nel corso degli ultimi due giorni - ha aggiunto -  non vi è ragione di dichiarare la fine della crisi finanziaria e di lasciarsi andare a un ottimismo esagerato”.

Nel suo intervento Juncker non ha lesinato critiche al sistema bancario britannico ed a quello statunitense, le cui carenze sarebbero alla base della crisi finanziaria globale, ed ha annunciato che il governo e la Banca centrale del Lussemburgo adotteranno tutte le misure necessarie per proteggere la liquidità dei fondi comuni di investimento del Granducato.

 

 

 

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