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Pechino protesta per l’incontro di Bush col Dalai Lama



Pechino 17 ottobre 2007 - La Cina protesta per l'incontro di ieri tra il presidente americano George W. Bush e il Dalai Lama. Il leader tibetano, che dal 1959 vive in esilio in India, è stato ricevuto nella residenza privata di Bush alla Casa Bianca: non come capo di stato - ha precisato un portavoce - ma come guida religiosa.

Il Dalai Lama, premio Nobel per la pace nell'89, ha commentato così il suo incontro con Bush: "Ci conosciamo entrambi da tempo e tra noi è nata un'amicizia molto stretta. E' stata come una riunione di famiglia, qualcosa del genere. Ha espresso preoccupazione per la situazione del Tibet, mi ha chiesto cosa ne pensassi e io gli ho esposto il mio punto di vista".

La visita ha fatto infuriare Pechino, che accusa il Dalai Lama di voler mettere a repentaglio l'integrità territoriale della Cina sostenendo la causa dell'indipendenza del Tibet. Il delegato del governo cinese per il Tibet, Zhang Qingli, ha accusato gli Stati Uniti di voler interferire negli affari interni della Cina, in violazione delle norme internazionali. L'irritazione di Pechino è accresciuta dal fatto che il leader tibetano riceverà la medaglia d'oro del Congresso americano, un riconoscimento conferito in passato a George Washington, Madre Teresa e Nelson Mandela.

 

 

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