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Pechino, vertice Unione europea-Asia


 

Pechino, 23 ottobre 2008 - L’Europa chiede aiuto e dialogo alla “fabbrica del mondo”, la Cina, per evitare un tracollo finanziario a livello mondiale. E’ stato il messaggio del presidente della commissione José Manuel Barroso e del cancelliere tedesco Angela Merkel da Pechino alla vigilia del vertice Unione europea-Asia che vede tra i partecipanti tre potenti economie, quelle di Cina, India e Giappone.

Coesione sociale e cambiamenti climatici, i temi ufficiali del summit sono passati in secondo piano di fronte alla crisi finanziaria che dominerà gli interventi. Barroso l’ha evocata chiedendo una risposta coordinata: “L’occhio del ciclone era negli Stati Uniti, ma la tempesta è globale e ci sarà un effetto domino in tutto il mondo”, ha detto il presidente della Commissione europea. “Abbiamo bisogno di una risposta globale, questo è il messaggio ai leader asiatici oggi e domani”.

Le autorità cinesi assicurano che il loro paese è in buona salute economica, nonostante il rallentamento delle esportazioni. E nonostante, dopo anni, il tasso di crescita nel terzo trimestre sia sceso al di sotto della soglia del 10 per cento. Secondo gli economisti il paese rimasto indenne alla crisi finanziaria, non deve crescere meno del 7-8 per cento, altrimenti sarà una catastrofe mondiale.

 

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