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Assegnato oggi dal Parlamento europeo riunito a Strasburgo
 

Il Premio Sacharov 2008 al giovane dissidente cinese Hu Jia


 

Il dissidente cinese Hu Jia
©BELGA/AFP PHOTO/Frederic J BROWN

Strasburgo, 23 ottobre 2008 - Il Parlamento europeo ha assegnato oggi il Premio Sacharov per la libertà di pensiero all'attivista politico cinese Hu Jia. La cerimonia di premiazione si terrá il prossimo17 dicembre a Strasburgo. Il premio, intitolato al fisico sovietico e dissidente politico Andrei Sakharov, è stato istituito nel 1988 e da allora é stato assegnato a personaggi o organizzazioni che si sono distinte per l'affermazione e il ripristino dei diritti dell'uomo nel mondo. Hu Jia é da anni in prima linea per riaffermare i diritti dell'uomo in Cina; parte della sua attività è dedicata alla difesa dell'ambiente, alla lotta all'Aids e per un riconoscimento del massacro di piazza Tiananmen nel 1989. Dato l’annuncio della designazione di Jia, il presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering ha ricordato come questo premio rappresenti un segnale politico forte di difesa di tutti i cinesi che si battono per il riconoscimento dei diritti dell'uomo. Jia, detenuto dal marzo del 2007, è stato condannato a tre anni e mezzo di prigione per aver partecipato attraverso una web-cam ad una conferenza del Parlamento europeo e aver criticato duramente l’autoritarismo del governo cinese.

Jia è nato a Pechino il 25 luglio 1973. I suoi genitori, impegnati sin da giovani in battaglie per i diritti civili, vengono etichettati come “dissidenti” dal governo cinese e fino al 1978 sono costretti a cambiare più volte residenza. Nel 1996 si laurea alla Scuola economica di Pechino, specializzandosi in ingegneria informatica. Durante il periodo universitario inizia il suo impegno nelle questioni sociali e fa parte di diverse organizzazioni per la difesa dell’ambiente, come “Friends of Nature” e “Green Camp”. Partecipa così a numerose iniziative di protesta, come la campagna per il salvataggio delle antilopi tibetane, specie uccisa da decenni per la lavorazione delle pellicce. Dal 2000 inizia ad interessarsi anche al problema dell’Aids, diventando molto popolare per le sue accuse contro Pechino, ritenuto responsabile della continua crescita della malattia in tutto il territorio cinese. Negli stessi anni è impegnato in numerose campagne per la liberazione dei prigionieri politici cinesi, tra cui l’amico Wan Yanhai. La sua lotta per i diritti civili col tempo si fa sempre più incisiva e la sua campagna contro l’autoritarismo del governo acquista una visibilità sempre più internazionale. Nel 2007 il settimanale Time  l’ha incluso tra le 100 personalità più influenti del mondo.

Jia è sposato da due anni con la giovane Zeng Jinya, che lo ha sempre appoggiato pienamente nelle sue iniziative. Dal 2006, anno del primo arresto, la moglie ha iniziato un’accesa campagna su internet per denunciare la situazione del marito ed attirare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. Nel corso delle sue lotte, Jia viene arrestato più di una volta: nel 2006 è tenuto in carcere per 41 giorni e nel marzo del 2007 viene messo agli arresti domiciliari. Nonostante le difficoltà e l’attento controllo delle autorità, Jia continua la sua lotta civile attraverso il web, partecipando a vari blog e inviando e-mail di protesta in tutto il mondo.
Nel novembre del 2007 partecipa con una webcam ad una conferenza organizzata a Bruxelles dal Parlamento europeo. Nell’intervento attacca duramente il governo cinese, sottolineando l’evidente contrasto tra la continua violazione dei diritti umani e la fastosa organizzazione dei Giochi olimpici 2008. Un mese più tardi Jia viene arrestato per aver “sovvertito l’autorità dello stato” e ad aprile la sentenza di un tribunale lo condanna a tre anni e mezzo di reclusione.

Negli ultimi mesi la persecuzione del governo cinese diventa un caso internazionale e Jia riceve diversi importanti riconoscimenti. Oggi è arrivato quello del Parlamento europeo, che gli attribuisce il Premio Sacharov per la libertà di pensiero, generando le proteste di Pechino.

Premio Sacharov

 

 

 

 

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