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Dalla Terza Commissione che si occupa dei diritti umani
 

Onu, approvata moratoria pena morte

A metà dicembre la risoluzione sarà al voto dell’Assemblea generale


New York, 15 novembre 2007 - La terza commissione dell'Assemblea generale dell'Onu, quella che si occupa dei diritti umani, ha approvato la risoluzione sulla moratoria dell'esecuzione della pena di morte con 99 voti a favore. Hanno votato contro 52 paesi. Gli astenuti sono stati 33. Ora si attende il passaggio al voto dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite previsto per metà dicembre, nel periodo in cui l’Italia assumerà la presidenza di turno del Consiglio di sicurezza.

A New York il sottosegretario agli esteri Gianni Vernetti ha definito il risultato "un grande successo dell'Italia, del governo, del parlamento e della società civile". L'ambasciatore italiano all'Onu Marcello Spatafora ha osservato che in questi anni al Palazzo di Vetro l'Italia ha vinto tutte le battaglie: "Non ne abbiamo perso neppure una. Ma quella vinta oggi è quella di cui tutti noi dobbiamo essere più orgogliosi".

Il voto sulla moratoria è arrivato in tandem con un importante segnale dagli Stati Uniti dove la Corte suprema ha fermato in extremis la mano del boia in Florida confermando l'orientamento alla moratoria di fatto sulle iniezioni letali. Vernetti, uscendo dall'aula dopo il voto, ha espresso apprezzamento per il basso profilo tenuto da Washington come anche dalla Cina: due paesi che hanno la pena di morte ma che hanno contribuito a creare un clima favorevole che ha consentito questo risultato. Per Sergio D'Elia di “Nessuno Tocchi Caino” e Matteo Mecacci del partito radicale, è stata una vittoria storica per i diritti umani in tutto il mondo.

Soddisfazione di Prodi, D’Alema e Bonino

Roma, 15 novembre 2007 - Soddisfazione è stata espressa dal premier Romano Prodi, dal ministro degli esteri Massimo D'Alema e dal ministro delle politiche comunitarie Emma Bonino perché con l’approvazione della risoluzione l’Italia si conferma in prima linea nel mondo per quanto riguarda la tutela dei diritti umani.

Il Colosseo illuminato simbolo della
campagna contro la pena di morte

“L'approvazione della risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali – ha detto D’Alema è una vittoria di tutta l'Italia e apre la strada ad una affermazione della risoluzione nella seduta plenaria dell'Assemblea generale dell'Onu a dicembre. La lotta contro la pena di morte a livello internazionale – ha affermato - è uno dei temi prioritari di politica estera, che vede impegnati governo, istituzioni, forze politico-parlamentari e organizzazioni non governative in una campagna corale, convinta e tenace che ha prodotto un primo, rilevante risultato. La votazione di oggi nella Terza Commissione sulla risoluzione presentata dall'Italia e dall'Ue - ha proseguito D’Alema - lascia ben sperare per l'esame da parte dell'Assemblea generale. Il voto di oggi è avvenuto infatti nel quadro di una alleanza trans-regionale tra paesi di tutti i continenti e, pertanto, pone le premesse affinché l'organo più rappresentativo della comunità internazionale possa lanciare un importante segnale politico, di valore universale”.

D'Alema ha ringraziato la rappresentanza diplomatica della Farnesina e della rete all'estero, ed in particolare la rappresentanza a New York e ha ricordato “il ruolo fondamentale svolto dalla società civile italiana, che ha ispirato e sostenuto questa campagna, contribuendo a mantenere elevata, in questi mesi, l'attenzione internazionale sulla questione della pena di morte e di una moratoria universale delle esecuzioni.

 

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