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Cda Rai, Urbani e Staderini pronti a rimettere il mandato



Roma, 31 ottobre 2007 - I consiglieri di amministrazione della Rai Giuliano Urbani e Marco Staderini, in una lettera inviata al presidente della commissione di Vigilanza Rai, Mario Landolfi, si dicono pronti a rimettere il mandato di consiglieri Rai “accettando qualsiasi determinazione” che la commissione volesse o dovesse assumere in merito all'attuale composizione dell'organo di vertice dell'azienda di viale Mazzini.

Nella lettera i due consiglieri di centrodestra sottolineano che le recenti iniziative, governative e parlamentari, a vario titolo, riguardanti il funzionamento del Cda Rai “crediamo ci diano il diritto e il dovere” di fare alcune precisazioni. A cominciare - scrivono Urbani e Staderini - dall'atto governativo che ha portato alla sostituzione del consigliere Petroni, avvenuta “con modalità e motivazioni che ci appaiono in clamorosa violazione con quanto espressamente previsto dalle leggi vigenti, in particolare dalla legge n.112, del 3 maggio 2004, art. 20, comma 4”. In secondo luogo, avendo come riferimento “l'auspicio” espresso di recente con un voto della commissione di Vigilanza “finalizzato a sollecitare immediate dimissioni del presidente Petruccioli dalla carica oggi ricoperta”.

Urbani e Staderini aggiungono a questo proposito che “per il rispetto che tutti dobbiamo alle leggi (specialmente nel caso di una loro violazione così palese) e alle volontà espresse dal Parlamento, riteniamo che sarebbe per noi assolutamente irresponsabile comportarci come se questi due atti non fossero stati compiuti e, oggi, non ci riguardassero in alcun modo”. “Riteniamo invece, e per contro, che ambedue gli atti citati costituiscano oggettivamente una evidentissima alterazione delle regole formali e degli stessi presupposti politici che furono all'origine della nostra nomina, nonché (cosa assai rilevante per l'Azienda Rai) delle più elementari modalità di funzionamento dello stesso Consiglio di amministrazione”.

Da parte sua il presidente della commissione, Landolfi, commenta che la Vigilanza "ha sollecitato le dimissioni del presidente della Rai, non del CdA e che la lettera dei consiglieri Urbani e Staderini rappresenta una lezioni di stile, un gesto apprezzabile". La Vigilanza, sottolinea Landolfi, “che nomina sette consiglieri su nove, si è espressa in modo inequivocabile. Ora mi aspetto che venga rispettata la decisione presa dalla maggioranza perché quando il Parlamento si esprime deve essere rispettato”. 

Intanto il Consiglio di Amministrazione della Rai ha cominciato oggi a discutere le linee del piano editoriale presentato dal direttore generale Claudio Cappon. In una nota l’azienda informa che i contenuti del documento sono stati illustrati dal vicedirettore generale Giancarlo Leone, dal direttore del marketing strategico Deborah Bergamini e dal direttore dl palinsesto tv Vilfredo Agnese. L'esame del piano editoriale continuerà nella prossima riunione del Consiglio fissata per mercoledì 7 novembre.  

Il consigliere del Cda Rai, Carlo Rognoni, in un comunicato sottolinea che quello editoriale è “un piano coraggioso, ambizioso e molto innovativo. Ci sono, finalmente, tutte le condizioni perché la Rai faccia in tempi brevi quel salto di qualità che in tanti chiedono e si aspettano. A otto mesi dalla fine del nostro mandato di consiglieri – osserva - abbiamo l'occasione di lasciare un segno positivo, riconoscibile e proiettato sugli anni a venire. Dovrebbe essere l'ambizione di tutti i consiglieri, a prescindere dai partiti che li hanno in origine designati, fare in modo di raccogliere la sfida e insieme contribuire a scelte e impegni necessari”.

 

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