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Carcedo confermato presidente dell’AJE, Occhino vicepresidente 


Horvath e Dunne gli altri vicepresidenti – Confermati nell’incarico  il segretario
generale Kramer e la tesoriera Tsaousidou- Il congresso 2009 si terrà a Maastricht


Linz, 23 novembre 2008 – Lo spagnolo Diego Carcedo è stato confermato presidente internazionale dell’ Association des Journalistes Européens (AJE). Riconferma anche per i vicepresidenti Carmelo Occhino (Italia) e Joszef Horvath (Ungheria), ai quali si aggiunge la irlandese Eileen Dunne. Sono stati confermati nei rispettivi incarichi il segretario generale Peter Kramer (Belgio) e la tesoriera Isaia Tsaousidou (Grecia). Guideranno per il prossimo biennio il Comitato esecutivo internazionale dell’AJE, associazione che riunisce i giornalisti che si occupano di tematiche europeiste. L’ assemblea-congresso dell’AJE ha rinnovato anche gli altri organi statutari internazionali, dei quali sono stati chiamati a far parte gli italiani Elzbieta Cywiak (consiglio direttivo), Luigi Cobisi (revisori dei conti) e Vera De Luca (arbitrato).

Il Comitato esecutivo internazionale dell' AJE: Joszef Horvath, Isaia Tsaousidou, Diego Carcedo, Eileen Dunne, Carmelo Occhino, Peter Kramer

Ad ospitare quest’anno il congresso dell'Associazione dei giornalisti europei sono state la sezione austriaca, presieduta da Otmar Lahodynsky, e la città di Linz che a partire dal 1° gennaio assumerà il ruolo di Capitale europea della cultura per il 2009. Ai congressisti ha rivolto il proprio messaggio Ursula Plassnik, ministro per gli Affari europei e internazionali. Le iniziative e le linee direttrici che hanno ispirato il programma e le iniziative di Linz09 sono state illustrate dalle autorità comunali e dal direttore artistico Martin Heller. I congressisti hanno anche incontrato le autorità regionali e i rappresentanti della Federazione delle industrie.

Hanno partecipato ai lavori congressuali giornalisti di Austria, Armenia, Belgio, Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Moldavia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, Turchia e Ungheria. A guidare la delegazione della sezione italiana, AGE, il presidente Nuccio Fava e il segretario generale Occhino. Sono state impostate le linee organizzative dell’AJE ed esaminate le prospettive future dell’ associazione. E’ stato deciso di tenere in Olanda, a Maastricht, l’assemblea-congresso del prossimo anno. Al dibattito ha dato il proprio apporto anche il decano dell’associazione Marcello Palumbo, che nel 1962 diede vita all’ AJE assieme ai colleghi dei paesi dell’ allora Comunità europea.  

Una sessione dei lavori, coordinata dal responsabile dell’AJE per la libertà dei media William Horsley, è stata dedicata ai problemi della libertà di stampa. Per il Consiglio d’Europa è  intervenuto Matthias Traimer, presidente del Comitato sui media e i nuovi servizi di comunicazione. Sono stati esposti i casi di alcuni paesi - Francia, Polonia, Croazia, Serbia – sui quali hanno relazionato rispettivamente Fabrice Pozzoli-Montenay, Krzysztof Bobinski, Zdenko Duka e Nebojsa Bristic. Una relazione con un’ ampia panoramica sul giornalismo austriaco è stata presentata da Otmar Lahodynsky.

 

 

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