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Ue e conti italiani, Padoa Schioppa conferma
l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2011



Roma, 6 luglio 2007 – Nel corso dell’audizione davanti ai membri delle commissioni Bilancio di Camera e Senato, per illustrare il documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef), il ministro dell'Economia Padoa Schioppa ha risposto indirettamente alle pressioni dell'Ue sul tema dei conti pubblici italiani. Non si è sciolto il legame con Bruxelles – ha osservato - non sono cambiati gli obiettivi per un pareggio di bilancio nel 2011, non è stata cambiata la direzione del governo per quanto riguarda l'impegno verso un pieno risanamento dei conti pubblici.

Il ministro ha osservato che non siamo nell'ultraortodossia di Bruxelles che preferirebbe un risanamento più rapido, ma abbiamo pienamente assolto gli impegni assunti dal precedente governo quando fummo sottoposti a procedura di infrazione per deficit eccessivo. Impegni che prevedevano, ha ricordato Padoa Schioppa, un rapporto deficit-pil al 2,8% quest'anno.

Continuando nell'azione di equità e sviluppo - ha proseguito - faremo il 2,5% nel rapporto deficit/Pil anziche il 2,8%. Per quest'anno e il prossimo anno non ci sarà bisogno di manovre correttive. La linea che noi seguiamo è di fare 2,5% quest'anno, 2,2% l'anno prossimo e 1,5% nel 2009.

Anche sul fronte del cosiddetto extragettito, ha spiegato il ministro, il dibattito ha portato a ritenere che soltanto i miglioramenti inattesi di tipo congiunturale debbono essere devoluti per intero a riduzione del debito, non quelli strutturali. Il ministro ha quindi ricordato i progressi fatti da un anno a questa parte con le liberalizzazioni e le norme per la competitività che hanno garantito una maggiore stabilità dei prezzi, in linea o in modo superiore alla media europea.

Padoa Schioppa ha infine rivendicato che in linea con quanto ci chiedevano le organizzazioni internazionali, abbiamo fatto un'operazione trasparenza sul fronte dell'analisi della spesa, con stime e descrizioni utili al dibattito e al contributo delle commissioni parlamentari.

 

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