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Le conclusioni del rapporto di “Human Right First”
 

Cresce l’odio razziale in Europa e Usa



Washington, 19 agosto 2007 - L’Ong statunitense “Human Rights First” che opera in difesa dei diritti umani, ha presentato i risultati dell’ultimo suo rapporto sui crimini legati all'odio razziale e all’omofobia. Il rapporto si riferisce agli avvenimenti del 2006 e spiega come i governi europei (soprattutto Francia, Germania, Regno Unito, Federazione Russa ed Ucraina) si siano impegnati nel combattere i crimini legati all'odio razziale, anche se la strada da percorrere per sradicare queste pratiche è ancora lunga. In particolare, sugli attacchi contro gli ebrei, nel rapporto è detto che l'antisemitismo persiste ad alto livello in tutta Europa e in Nord America.

Gli attacchi antisemitici nel 2006 sono aumentati drammaticamente rispetto a quelli registrati l'anno precedente, raggiungendo addirittura il picco più alto da quando si è cominciato a monitorarli, nel 1984. Anche la discriminazione e le violenze nei confronti della popolazione musulmana europea sono persistite inalterate nel corso del 2006, nonostante un numero di incidenti registrati inferiore al 2005, anno in cui si verificò un picco vertiginoso in seguito agli attacchi alla metropolitana londinese.

La violenza contro gli omosessuali sta diventando poi sempre più visibile in molte parti d'Europa, sebbene solo Svezia e Regno Unito si siano impegnati a monitorare tali attacchi in modo dettagliato e ufficiale. Una maggiore presenza pubblica degli omosessuali in molti casi ha portato con sé un incremento nella retorica omofobica e nelle ripercussioni violente. Questo è stato ad esempio il caso delle manifestazioni “gay pride” organizzate a Mosca, Bucarest, Varsavia, Riga e Tallin durante la primavera e l'estate del 2006.

Il rapporto analizza un campione di Paesi con dovizia di dettagli. Nella Federazione Russa, ad esempio, c'è stata una proliferazione di attacchi violenti nei confronti di minoranze etniche e religiose nazionali. Con la stessa intensità si sono registrati attacchi razzisti in Ucraina nei confronti di persone di origine africana e di altre minoranze. In Germania, crimini di matrice razziale hanno raggiunto soglie più alte dal 2001, da quando è stato introdotto l’attuale sistema di monitoraggio. Secondo “Human Rights First”, le armi per combattere questi crimini si trovano nelle mani dei governi europei: le conclusioni del rapporto invitano a emanare leggi che prevedano pene adeguate per tali reati, a stabilire dei sistemi ufficiali di monitoraggio dei crimini legati all'odio e ad adottare una politica di tolleranza zero.

 

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