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La crisi finanziaria mondiale al vertice G7
 

Washington 11 ottobre 2008 - Il vertice G7 dedicato alla crisi finanziaria mondiale ha deciso di escludere un’azione globale. Resta ai singoli paesi l’onere di approntare misure diverse contro la crisi. Al termine della riunione, parlando con i giornalisti, il segretario al Tesoro statunitense Henry Paulson ha definito il piano “una cornice coerente per indirizzare le azioni singole e collettive verso il fatto di garantire ai mercati la liquidità necessaria, il rafforzamento delle istituzioni internazionali, la protezione dei risparmiatori e degli investitori. Il G7 si impegna a irrobustire la cooperazione internazionale”.

Una versione iniziale del documento del G7 era stata respinta da alcuni paesi tra cui l’Italia, che la consideravano scarsamente dettagliata. Secondo il ministro Giulio Tremonti l’annuncio di Washington potrà aiutare a riportare la calma sui mercati. Tremonti, che ha definito la crisi “prima finanziaria ma ora economica”, ha poi auspicato che la Banca centrale europea continui ad abbassare i tassi di interesse, per favorire la circolazione di liquidità.

 

 

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