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Dialogo islamo-cristiano a Castelgandolfo
 

Castelgandolfo, 10 ottobre 2008 - Un appello ai media, perché diano voce a fatti e iniziative di dialogo e fraternità tra cristiani e musulmani, e non solo alla cronaca di violenza e terrorismo che seminano paure e chiusure. Viene lanciato da musulmani e cristiani dei 5 continenti che in oltre 200 sono riuniti da ieri pomeriggio, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo per iniziativa del Movimento dei Focolari. Sono giunti dal Pakistan e Indonesia, alla Nigeria e Stati Uniti, dal Maghreb, Libano e Giordania, all’Italia e molti altri Paesi d’Europa.

L’appello è lanciato da un musulmano senegalese, immigrato in Italia, sottolineato da un sentito applauso della sala. Si inserisce nel dibattito dopo l’intervento del cardinale Tauran, presidente del pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, intervenuto al convegno ieri pomeriggio. Il porporato aveva riconosciuto ai musulmani il merito di aver fatto “ritornare la religione sulla scena pubblica. Ma paradossalmente – aveva aggiunto - oggi la religione fa paura, invece di dare pace a causa di chi ha snaturato il messaggio dell’Islam con la violenza”.

Per il cardinale Tauran - che fra poco meno di un mese incontrerà con il Papa i 138 saggi musulmani – bisogna “lavorare perché il vero Islam abbia la priorità”. Ha parlato delle religioni come “portatrici di senso” e del dialogo come di una via obbligata. L’obiettivo – e qui ha citato Benedetto XVI  - è “scrutare insieme il mistero di Dio per discernere i valori atti a illuminare i popoli della terra”. Valori come “il carattere sacro della vita e la pace”. E’ il volto autentico dell’Islam e la forza di pace del dialogo che sta emergendo in questo convegno impegnato a riscoprire “amore e misericordia nel Corano e nella Bibbia”. Amore e misericordia attuati nel quotidiano – come testimoniato da molte storie -  riscoperti alla luce del carisma dell’unità di Chiara Lubich, ricordata ieri con un mosaico di suoi interventi videoregistrati durante i numerosi avvenimenti interreligiosi che l’hanno vista protagonista.

Il dialogo è impossibile? Sì, a chi non sa amare.Una sua risposta lapidaria. Un dialogo che abbatte anche le barriere razziali come quelle ancora resistenti negli Stati Uniti. Questa mattina, dedicata al commosso ricordo del leader afro-americano W. D. Mohammed recentemente scomparso, forte la testimonianza a più voci, dei frutti di fraternità  maturati in quest’ultimo decennio che ha visto moltiplicarsi gli incontri tra cristiani e musulmani con lo scambio di esperienze del Vangelo e del Corano tradotti in vita.

Un cammino di fraternità che si è rivelato particolarmente importante dopo il crollo delle Torri gemelle. Tutto è nato da una pagina storica aperta nel 1997 nel cuore di Harlem, quando Chiara Lubich, su invito del leader musulmano, aveva donato la sua esperienza cristiana nella Moschea Malcom X, prima donna cristiana e bianca, a oltre tremila musulmani, mettendo in luce i punti in comune col Corano.  L’evento è stato rivissuto attraverso le immagini di un filmato in cui W. D. Mohammed parlava di una “vera svolta”. La giornata continua con approfondimenti e esperienze. Domani pomeriggio, nella sessione aperta si presenteranno numerose iniziative di collaborazione concreta all’interno delle città, in atto in Italia, Libano, Algeria e Stati Uniti.   

Per ulteriori informazioni: www.focolare.org

 

 

 

 

 

 

 

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