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L’Italia alla fiera del libro di Pechino



Roma, 24 agosto 2007 - Trenta editori italiani in rappresentanza di 22 case editrici, parteciperanno a Pechino dal 30 agosto al 3 settembre
alla Beijing International Book Fair (fiera del libro) nello stand Italia organizzato dall'Istituto per il Commercio estero in collaborazione con l'Associazione italiana editori. Si tratta di piccoli e grandi editori, specializzati in narrativa, testi per l'insegnamento delle lingue straniere, testi scientifici e di storia, libri d'arte, architettura e design, libri di viaggio e svago, manualistica e testi professionali, economia, management e libri per ragazzi.
Il forte interesse della Cina per l'editoria straniera è dimostrato dall'interscambio di copyright.
Da un aggiornamento dell'indagine sul mercato editoriale della Beijing Topview Consulting, emerge che nel 2006 la Cina ha importato 10.950 titoli (in lieve crescita rispetto al 2005) e ne ha esportati 2.050 (in costante crescita dal 2003). In Cina l'import-export del copyright presenta un forte scompenso a favore dell'import, ma questo trend si è attenuato negli anni. Nel 2006 a fronte di un libro esportato, la Cina ne ha importati più di 5 (nel 2003 a fronte di un libro esportato ne ha importati 15).
La presenza di un numero crescente di editori italiani alla fiera di Pechino testimonia come oggi l'Italia voglia colmare il gap che non le permette di figurare nella graduatoria dei principali paesi fornitori di copyright della Cina. Una graduatoria in cui Stati Uniti e Regno Unito si dividono il 40% del mercato, seguiti da Taiwan, Giappone, Corea e Germania

 

 

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