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 Giornata europea della cultura ebraica

 

Roma, 7 settembre 2008 – In 27 paesi del Vecchio continente e in 58 località italiane, si è celebrata la nona edizione della Giornata europea della cultura ebraica. Tema scelto per  quest’anno la musica, uno dei più adatti a mostrare la vivacità culturale e intellettuale delle comunità ebraiche. Tra le manifestazioni mostre e conferenze, degustazioni gastronomiche, visite guidate e dibattiti ma, soprattutto, spettacoli musicali. Nei teatri, nelle sinagoghe, nelle sale da concerto e nelle piazze è stato possibile ascoltare musica ebraica: musica colta o popolare, ritmi chassidici e melodie sefardite, canti liturgici e klezmer. Musiche che spiegano l’integrazione e l’incontro con le altre culture, che esprimono gioia o malinconia, che sono espressione dei momenti felici e delle pagine tristi.

E’ stata una occasione per ascoltare le melodie e i canti, approfondire le tradizioni, conoscere gli eventi che hanno caratterizzato la storia ebraica e gli stili musicali che hanno accompagnato il popolo ebraico nella sua storia. Attraversando l’Europa e il Mediterraneo la cultura ebraica si è confrontata con popoli e tradizioni diverse subendone l’influenza anche nell’ambito musicale. I flussi musicali che tracciano la storia ebraica sono principalmente tre: quello Ashkenazi incluso il klezmer originario dell’est europeo che si estende nel resto d’Europa e nelle Americhe; quello Sephardi che fa riferimento al bacino del Mediterraneo, ai Paesi del Nord Africa, alla Spagna e al Portogallo; quello Mizrachi, più propriamente orientale dell’Asia e delle cultura arabe, turche, iraniane e yemenite.

 

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