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Le persone scomparse in Europa, problema ignorato



Strasburgo, 29 agosto 2007 – Alla vigilia della “Giornata internazionale delle persone scomparse”, che si celebra il 30 agosto, René van der Linden, presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, si rammarica che il problema delle persone scomparse in Europa viene troppo spesso ignorato o dimenticato. “L’incertezza sulla sorte di queste persone - osserva van der Linden - continua ad avere effetti devastanti sulle vite di numerose famiglie, che subiscono le conseguenze di quei conflitti che, negli ultimi decenni, hanno interessato il suolo europeo, e nello specifico Cipro negli anni Settanta, i Balcani negli anni Novanta, il Caucaso settentrionale e meridionale, o le regioni di Nagorno-Karabakh, dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud”.
Per il presidente del Consiglio d’Europa la risoluzione del problema delle persone scomparse è necessaria sia dal punto di vista dei diritti umani che del diritto umanitario, ma è troppo spesso ostacolata dai conflitti politici, invocati come pretesto per impedire la ricerca dei luoghi di sepoltura, la riesumazione dei corpi di persone scomparse e la loro identificazione. La Giornata internazionale delle persone scomparse fornisce l’occasione per ricordare ai governanti degli Stati i loro obblighi, in materia di diritti umani e diritto umanitario, nei confronti delle persone scomparse e dei membri della loro famiglia, e per incoraggiare le piccole Organizzazioni non governative che insieme al Comitato internazionale della Croce Rossa e alla Commissione internazionale sulle persone scomparse, continuano ad attirare l’attenzione su un problema troppo spesso ignorato o dimenticato in Europa.

 

 

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