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Progetti ONU per l’uguaglianza dei sessi



New York, 7 marzo 2008 – In occasione della Giornata internazionale della donna, che si celebra domani, il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha diffuso un suo messaggio ricordando che durante il Summit mondiale del 2005, i governi di tutti i paesi si sono trovati d’accordo nell’affermare che “i progressi ottenuti dalle donne sono progressi che coinvolgono tutti quanti”. Tuttavia, una valutazione sulla realizzazione della dichiarazione e della “piattaforma d’azione” di Pechino, a 10 anni dalla loro modifica, rivela un inquietante divario tra le politiche e la loro conseguente applicazione. L’assenza di una volontà politica si riflette nella scarsità di risorse disponibili. Ciò rappresenta il motivo per cui lo slogan di questa Giornata internazionale della donna è “Investire sulle donne e sulle ragazze”.

La mancanza di fondi sufficienti - osserva Ban Ki-mooon - condiziona non solo i nostri tentativi di raggiungere l’uguaglianza e la parità dei sessi attraverso la conquista di una maggiore emancipazione della donna come tale, ma rende vani anche gli sforzi di raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio. E’ noto come investire su donne e ragazze abbia molteplici effetti sia sulla produttività sia sull’aumento dello sviluppo sostenibile. Nessuna misura quindi è più importante di quelle riguardanti la promozione dell’educazione e della salute, inclusa la lotta all’Aids. Restano ancora parecchi obiettivi da raggiungere. Tuttavia, sono già state mobilitate numerose risorse finanziare per investire sulle potenzialità della donna; più di 50 paesi hanno lanciato una serie di iniziative per il finanziamento di progetti per l’uguaglianza dei sessi. Anche il settore privato sta contribuendo all’inserimento delle donne nel mondo del lavoro attraverso lo sviluppo e la creazione di fondi specifici.

Il Segretario delle Nazioni Unite considera che “in ogni caso l’obiettivo è quello di fare di più. Tutti noi, in quanto membri della comunità internazionale, governi, organizzazioni multilaterali, istituzioni bilaterali e settore privato, abbiamo l’obbligo di valutare i limiti derivanti dalla disuguaglianza dei sessi e le risorse da impiegare per rimediare a tale deficit.Dobbiamo creare meccanismi efficaci che ci permettano di investire nel settore. E’ necessario modificare il budget interno e monitorare la gestione degli aiuti internazionali”.

“All’interno del sistema Onu – aggiunge Ban Ki-moon - dobbiamo cercare di migliorare la risposta ai bisogni. Le risorse disponibili per l’uguaglianza dei sessi dovrebbero essere più sostenibili e  prevedibili, in particolare a livello regionale e nazionale. Attraverso la mobilitazione di forze innovative a livello globale, stimolando miglioramenti a livello nazionale, si potrebbe dare uno slancio alla nostra causa e realizzare l’emancipazione femminile e l’uguaglianza dei sessi in tutto il mondo. Esorto quindi gli Stati membri a manifestare una forte volontà politica per concludere positivamente le consultazioni avviate su questo tema”.

Per saperne di più: http://www.un.org/french/events/women/iwd/2008/index.shtml

 

 

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