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Israele, sanzioni su Gaza se continuano i lanci dei razzi



Gerusalemme, 25 ottobre 2007 - Il ministro israeliano della difesa, Ehud Barak, ha approvato le raccomandazioni degli esperti della protezione nazionale a favore di periodiche interruzioni nell'erogazione dell'elettricità e limitazioni nelle forniture di carburante nella striscia di Gaza, qualora continuassero gli attacchi di razzi. La decisione è stata annunciata al termine di una riunione di Barak con i massimi gradi delle forze armate.

Non è dato sapere quando la disposizione entrerà in vigore. Obiettivo di Israele è acuire la pressione sulla popolazione di Gaza, già allo stremo, e costringere così i militanti palestinesi a cessare gli attacchi contro le zone meridionali dello Stato ebraico. I tagli saranno temporanei e proporzionati all'entità degli attacchi di razzi, che nell'ultimo mese sono stati oltre quaranta.

Per Ahmed Yusef, consigliere politico del leader di Hamas Ismail Haniyeh, “il taglio dell'energia elettrica alla striscia di Gaza costituisce una violazione flagrante della convenzione di Ginevra che obbliga le forze occupanti a tutelare i diritti delle popolazioni occupate. Questa decisione costituisce una punizione collettiva verso il popolo palestinese e la comunità internazionale è ora obbligata a intervenire".

Alla obiezione che le sanzioni israeliane sono una risposta ai continui lanci di razzi Qassam compiuti dai miliziani palestinesi, Yusef ha detto che "i Qassam sono solo un mezzo per difendersi contro la violenza israeliana, ed essi costituiscono quindi la reazione naturale di un popolo. Gli attacchi con i Qassam devono quindi considerarsi l'effetto della situazione attuale, e non la sua causa".

 

 

 

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