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Vigilanza Rai, sfiducia a Petruccioli che non si dimette 



Roma, 24 ottobre 2007 - Nel giorno in cui il Consiglio di amministrazione della Rai ha varato il piano industriale per il 2008-2010, la Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai ha approvato all'unanimità dei presenti una mozione, presentata dalla Rosa nel Pugno (primo firmatario Beltrandi) che chiede le dimissioni del presidente Claudio Petruccioli. Hanno votato a favore della mozione i commissari della CdL, dell'Udeur, dell'IdV, oltre che della Rnp. Non hanno partecipato al voto, lasciando l'aula della commissione di San Macuto, gli altri esponenti dell'Unione. In quel momento, ha spiegato il presidente Landolfi, "erano presenti 21 membri in quanto Lusetti, che ha chiesto la verifica del numero legale, secondo il regolamento della Camera viene conteggiato". Al contrario, Lusetti osserva come abbia lasciato l'aula prima del voto, e dunque "la risoluzione è stata approvata senza il numero legale".

Per Morri (Ulivo) il voto di sfiducia a Petruccioli "è inefficace dal punto di vista giuridico". I senatori dell'Ulivo in Commissione, spiegano: "Il voto non può avere nessun effetto pratico poiché non si configura come una revoca del mandato, che dovrebbe essere votata a maggioranza qualificata (2/3) come avviene del resto in fase di nomina". Merlo, vicepresidente della Commissione di vigilanza, aggiunge: c'è una "spaccatura nel centro-sinistra", ma nella legge Gasparri "non sono previsti meccanismi di sfiducia per i vertici Rai".          

Dopo la risoluzione della Commissione di vigilanza che ne ha chiesto le dimissioni, il presidente della Rai Claudio Petruccioli ha detto che resterà al suo posto finchè non sarà stata indicata e perfezionata la nomina di un nuovo presidente. "Non credo di sbagliarmi – osserva Petruccioli in una lettera inviata al presidente della commissione Landolfi - se interpreto l'invito come espressione dell'intenzione di procedere alla designazione e all'insediamento di un nuovo presidente del Cda della Rai. Se così si vuole, dunque si proceda. Una volta che l'indicazione di un nuovo presidente sia stata definita e perfezionata, lascerò dunque il mio ufficio”.

E’ stata poi diramata una nota congiunta nella quale “Il ministro dell'economia, Tommaso Padoa Schioppa - azionista della Rai - ed il ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni, pur nel doveroso rispetto della risoluzione politica votata oggi in Commissione di vigilanza Rai, danno atto della correttezza istituzionale delle posizioni assunte dal presidente della Rai, Claudio Petruccioli”.

In mattinata il Consiglio di amministrazione della Rai ha approvato in via definitiva, con cinque voti favorevoli e quattro contrari, il piano industriale per il triennio 2008-2010. Le linee del piano, elaborate negli ultimi tre mesi, erano state trasmesse dal direttore generale Claudio Cappon ai consiglieri il 5 ottobre. Il Consiglio ha dedicato le sue successive sedute all'esame del documento e, al termine di quella del 17 ottobre, ha dato mandato allo stesso direttore generale di procedere, tenendo conto del dibattito, alla elaborazione conclusiva del piano.

 

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