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A 50 anni dei Trattati di Roma adottata la Dichiarazione di Berlino

 

Berlino, 25 marzo 2007 – I capi di Stato e di governo dei 27 paesi dell’ Unione europea, riuniti nella capitale tedesca in un vertice straordinario per i 50 anni dei Trattati di Roma, hanno adottato oggi la “Dichiarazione di Berlino”. Il documento, preparato dalla presidenza di turno e concordato con tutti i paesi membri, è stato sottoscritto dal cancelliere tedesco Angela Merkel, presidente di turno dell’Unione, dal presidente della Commissione europea Josè Manuele Durao Barroso e dal presidente del Parlamento europeo Hans Gert Poettering. La Dichiarazione è stata letta ai leader dei ventisette paesi membri presenti al Vertice e accolta con un applauso. Pubblichiamo il testo integrale.

"L'Europa è stata per secoli una idea, una speranza di pace e comprensione. Questa speranza ha trovato conferma.
L'unità europea ci ha portato pace e benessere. Ci ha donato affinità e ci ha fatto superare contrasti. Ogni paese membro ha contribuito a riunificare l'Europa e a rafforzare democrazia e stato di diritto. Dobbiamo ringraziare l'amore per la libertà dei popoli dell'Europa centrorientale se oggi è stata definitivamente superata la divisione innaturale dell'Europa. Con l'unità europea abbiamo tratto le lezioni dalle sanguinose contrapposizioni e dalla storia piena di sofferenze. Oggi noi viviamo insieme come mai era stato possibile prima. Noi cittadine e cittadini dell'Unione europea siamo uniti nella nostra fortuna.

I - Noi realizziamo nell'Unione europea i nostri comuni ideali: per noi al centro vi è l'uomo. La sua dignità è inviolabile. I suoi diritti sono inalienabili. Donne e uomini hanno gli stessi diritti. Noi abbiamo come obiettivo la pace e la libertà, la democrazia e lo stato di diritto, il rispetto reciproco e la responsabilità, il benessere e la sicurezza, la tolleranza e la partecipazione, la giustizia e la solidarietà. Noi viviamo e operiamo insieme nell'Unione europea in una maniera straordinaria. Ciò si esprime nella convivenza democratica degli stati membri e delle istituzioni europee. L'Unione europea si basa sull'uguaglianza e relazioni solidali.

Così rendiamo possibile un giusto equilibrio di interessi fra gli stati membri. Noi preserviamo nell'Unione europea l'autonomia e le molteplici tradizioni dei loro paesi membri. Le frontiere aperte e la vivace varietà di lingue, culture e regioni ci arricchiscono. Molti obiettivi li possiamo raggiungere non da soli ma soltanto insieme. L'Unione europea, gli stati membri e le loro regioni e comuni si dividono i compiti.

La "foto di famiglia" dei capi di Stato e di governo davanti alla porta di Brandemburgo prima simbolo dell'Europa divisa 

II - Noi siamo di fronte a grandi sfide, che non si fermano alle frontiere nazionali.
L'Unione europea è la nostra risposta ad esse. Solo insieme possiamo conservare anche in futuro il nostro ideale sociale europeo, per il benessere di tutte le cittadine e i cittadini dell'Unione europea. Questo modello europeo unisce successo economico e responsabilità sociale. Il mercato comune e l'Euro ci rendono forti. In tal modo noi possiamo formare secondo i nostri concetti e valori la crescente interdipendenza dell'economia a livello mondiale e la sempre più intensa competitività sui mercati internazionali. La ricchezza dell'Europa è nel sapere e nella capacità delle sue persone: questa è la chiave per la crescita, l'occupazione e la coesione sociale.

Noi combatteremo insieme il terrorismo, la criminalità organizzata e l'immigrazione illegale. I diritti civili e di libertà li difenderemo anche lottando contro i loro nemici. Razzismo e xenofobia non dovranno più avere una chance. Noi ci impegniamo affinché i conflitti nel mondo vengano risolti pacificamente e le persone non siano vittime di guerre, terrorismo o violenza. L'Unione europea vuole favorire libertà e sviluppo nel mondo. Noi vogliamo reprimere povertà, fame e malattie. in questo vogliamo anche per il futuro assumere un ruolo guida.

Noi vogliamo andare avanti insieme nella politica energetica e nella difesa del clima, e dare il nostro contributo affinché venga scongiurato il mutamento climatico.

III - L'Unione europea vive anche in futuro della sua apertura e della volontà dei suoi paesi membri, e al tempo stesso a consolidare lo sviluppo interno dell'Unione europea. L'Unione europea continuerà a favorire la democrazia, la stabilità e il benessere al di là dei suoi confini. Con l'unità europea è divenuto realtà un sogno delle passate generazioni. La nostra storia ci ammonisce a difendere tale fortuna per le future generazioni. A questo scopo dobbiamo rinnovare di continuo la forma dell'Europa in conformità ai tempi.

E per questo oggi, 50 anni dopo la firma dei Trattati di Roma, noi siamo uniti nell'obiettivo di porre l'Unione europea fino alle elezioni del parlamento europeo nel 2009 su una rinnovata base comune. Poiché noi sappiamo: l'Europa è il nostro comune futuro".

 

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