<<Sommario

 
 

Conclusione notturna del vertice di Bruxelles
 

Un Trattato sostituirà la Costituzione


Mandato negoziale per una Conferenza intergovernativa che dovrà redigere le nuove regole dell’Unione europea allargata - Voto a doppia maggioranza dal 2017- Dal 1° luglio il semestre di turno della presidenza portoghese

Bruxelles 23 giugno 2007 – Dopo una intensa e lunga trattativa durata 36 ore, i capi di Stato e di governo dei 27 paesi dell'Unione europea hanno trovato nel cuore della notte un accordo definitivo sul Trattato che dovrà sostituire la Costituzione bocciata nel 2005 dai referendum in Francia e Olanda. L’intesa riguarda il mandato negoziale per la Conferenza intergovernativa che nei prossimi mesi, sotto la presidenza di turno portoghese, dovrà redigere il futuro Trattato con le nuove regole  dell'Unione europea allargata. Il Consiglio adotterà le decisioni se ci sarà il “sì” del 55 per cento degli Stati membri e del 65 per cento della popolazione complessiva.

La foto di famiglia del Consiglio europeo
che chiude il semestre tedesco

La nuova maggioranza entrerà in vigore soltanto dal 2014 contro la data del 2009 prevista in precedenza. Inoltre, fino al 31 marzo 2017 la Polonia avrà il diritto di domandare il calcolo dei voti secondo le vecchie regole a lei più favorevoli se messa in minoranza. Ai polacchi è stata anche promessa assistenza nel caso di nuove crisi nell'approvvigionamento energetico.
La bozza del trattato rinuncia ad alcuni simboli, come l'inno e la bandiera. In compenso, l'Ue acquisisce personalità giuridica. Confermata, rispetto alla proposta del 2004, la presidenza stabile biennale. Per quanto riguarda la politica estera comune è rimasta solo la figura dell'Alto rappresentante dell'Unione europea che non avrà più il titolo di ministro ma diventerà, come previsto, vice presidente della Commissione. Questo ruolo unificherà quello di capo della politica estera attualmente ricoperto da Javier Solana e quello dell'attuale commissario per le Relazioni esterne Benita Ferrero-Waldner. Inoltre, le norme Ue di politica estera, difesa e sicurezza, come richiesto dalla Gran Bretagna, non influiranno sulle responsabilità dei singoli Stati membri.       
In una conferenza stampa indetta alle 5 di mattina il cancelliere tedesco Angela Merkel ha annunciato l'intesa raggiunta nel vertice conclusivo della presidenza semestrale di turno della Germania, affermando che l’Europa si ritrova in un progresso chiaro e importante, che permetterà di agire e che l'accordo è buono per l'Ue e per tutti gli Stati membri, compresa la Polonia. Ha concluso affermando che tutti hanno dovuto fare concessioni.
L'Italia sperava in qualcosa di più ma - secondo quanto dichiarato da Romano Prodi - ha raggiunto gli obiettivi che si era posta, vale a dire un presidente del Consiglio europeo stabile, una figura che rappresenti in modo unitario e saldo l'Europa sul piano internazionale, una personalità giuridica unica e l'estensione del voto a maggioranza. Prodi tuttavia ha lamentato il clima di negoziazione e privo di entusiasmo, osservando che “non possiamo dirci completamente soddisfatti. E questo vale per tutti gli altri Paesi che avrebbero voluto da subito, come noi, un'Europa ancora più forte e più attrezzata per fare fronte alle sfide del nostro tempo. Non è possibile frustrare a lungo le aspettative di quanti desiderano avanzare più velocemente in un determinato settore, formando una avanguardia di paesi".

 

top