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Lotta al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera
 

Esteso a tutta l’Unione il “Trattato di Prüm”



Bruxelles, 12 giugno 2007 - Il Consiglio Giustizia e affari interni ha raggiunto un accordo in merito a una decisione del Consiglio sull'approfondimento della cooperazione transfrontaliera, al fine di lottare - in particolare - contro il terrorismo e la criminalità transfrontaliera, che inserisce nel contesto dell'Unione importanti disposizioni del “trattato di Prüm”. Questo accordo internazionale sulla cooperazione di polizia firmato nel 2005 da Belgio, Germania, Spagna, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Austria, diventa ora parte del quadro legislativo dell'Ue. Pertanto appositi punti di contatto relativi alla cooperazione di polizia tra gli Stati membri consentiranno il reciproco accesso ai rispettivi sistemi di informazione in materia di dna, impronte digitali e targhe di veicoli.
Il vicepresidente della Commissione europea, Frattini, ha accolto con favore l'accordo su questo strumento giuridico considerandolo il risultato di discussioni molto utili in seno al Consiglio, finalizzate a conseguire rapidamente un progresso reale. “La criminalità transfrontaliera e il terrorismo - ha detto - impongono una reazione transfrontaliera effettiva ed efficace da parte della polizia e della giustizia penale.  È un primo passo molto importante verso l'attuazione del principio della disponibilità". La Commissione conta inoltre sul fatto che prosegua l’impegno per migliorare la cooperazione transfrontaliera tra le autorità di contrasto in tutta l'UE e per garantire che la tutela dei diritti fondamentali sia affrontata e attuata in modo altrettanto ambizioso.

 

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