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 Messaggio del Segretario Generale  Kofi Hannan

      in occasione della Giornata Mondiale per la libertà di stampa
(3 maggio 2005)


         I giornalisti operano in prima linea nella storia, dipanando il groviglio degli eventi, modellandoli e dando a noi una dimensione romanzata di ciò che succede. I loro strumenti sono parole ed immagini; il loro credo è la libera espressione; ed i loro sforzi investono ognuno di noi, dall’individuo alla società nel suo complesso. 

Ancora oggi molti giornalisti vengono perseguitati, attaccati, imprigionati ed uccisi a causa del loro indispensabile lavoro. Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti, nel 2004 sono state 56 le vittime uccise durante la loro attività. Altre 19 sono dati per scomparsi e si teme per la loro sorte, mentre 124 sono stati imprigionati.

Nella Giornata Mondiale per la libertà di stampa, quindi, ricordiamo coloro che sono state vittime della loro vocazione. Salutiamo il coraggio e la dedizione dei giornalisti che combattono contro i rischi e la brutalità per esercitare il loro diritto di ricercare e comunicare la verità. E ricordiamo ai Governi che il diritto di “cercare, ricevere e diffondere informazioni ed idee attraverso ogni mezzo” è integrato nell’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La censura, la soppressione delle informazioni, l’intimidazione  e le interferenze costituiscono una negazione della democrazia, un ostacolo allo sviluppo ed una minaccia alla sicurezza di tutti noi. 

La Giornata Mondiale per la libertà di stampa rappresenta un’occasione per riflettere sul ruolo dei media in generale.  In occasione di questo anniversario il Dipartimento delle Nazioni Unite per l’Informazione Pubblica ha organizzato il terzo seminario dal titolo “L’odio nei media”, quale parte della serie di conferenze dal titolo “Disimpariamo l’intolleranza” (preceduto da altre due conferenze su Antisemitismo e Islamofobia).  Il seminario analizzerà come i media possono prevenire il diffondersi di razzismo e xenophobia e promuovere invece tolleranza e comprensione.

Il  mio recente rapporto In larger Freedoom propone un vasto numero di riforme atte a rivitalizzare il sistema multilaterale delle relazioni delle Nazioni Unite e l’istituzione stessa, richiedendo ai leader mondiali che si incontreranno a settembre a New York decisioni concrete.  La libertà di stampa continuerà ad avere un ruolo chiave nel garantire la libertà a livello internazionale.  In occasione della Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa noi intendiamo ribadire il nostro impegno per assicurare questo diritto fondamentale a tutta la collettività.