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In vista delle elezioni parlamentari del prossimo 18 settembre   

 

Afghanistan: Missione Ue di osservazione elettorale

E’ guidata da Emma Bonino, membro della commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo. Dichiarazione del Commissario per le relazioni esterne e politica di vicinato Benita Ferrero-Waldner

 

Bruxelles, 26 luglio 2005 - In vista delle elezioni parlamentari che si svolgeranno il 18 settembre prossimo, l’Unione europea ha inviato in Afghanistan una missione di osservazione elettorale. La missione, guidata da Emma Bonino, membro della commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo, rappresenta un ulteriore contributo della Commissione europea al processo di pace e di democratizzazione in Afghanistan.

Il Commissario per le relazioni esterne e la politica europea di vicinato Benita Ferrero-Waldner ha dichiarato: “La mia priorità è sostenere la democrazia e la stabilità in Afghanistan. I preparativi per le elezioni sono a buon punto e sono lieta che l’onorevole Bonino e il gruppo da lei guidato siano giunti con un congruo margine di anticipo, per seguire l’intero processo. La situazione è ancora molto delicata e ogni movimento è accompagnato da rigorose misure di sicurezza. Ritengo che sia quindi ancora più importante che la nostra missione accresca la trasparenza e la fiducia nell’intero processo elettorale”.

Le missioni di osservazione elettorale costituiscono uno strumento importante per costruire la fiducia nel processo democratico di un paese. Con la loro presenza e le loro relazioni, gli osservatori accrescono la trasparenza del processo elettorale. La Commissione europea ha inviato in Afghanistan un gruppo di 13 esperti, al quale si aggiungeranno, con l’approssimarsi delle elezioni, osservatori a breve e a lungo termine. In totale la missione dovrebbe essere costituita da poco più di 100 persone.

L'équipe principale sta per avviare le proprie attività di osservazione ed è destinata a preparare il terreno per l’arrivo, ad agosto, degli osservatori a lungo termine, che saranno dislocati nelle province per seguire la campagna elettorale e i preparativi per le elezioni.  Gli osservatori a breve termine si insedieranno invece poco prima delle elezioni, e saranno incaricati di seguire le operazioni di voto, il conteggio e la presentazione dei risultati. Il dispiegamento del personale della missione in Afghanistan sarà soggetto ad un’attenta e continua valutazione delle condizioni di sicurezza.

La missione valuterà il processo elettorale, compreso anche il periodo post-elettorale. Subito dopo le elezioni sarà pubblicata una relazione preliminare, mentre successivamente sarà pubblicato un rapporto finale più articolato, contenente le conclusioni della missione e le raccomandazioni sui passi ulteriori da compiere per estendere e migliorare il processo democratico.

Oltre ai 4 milioni di euro necessari per assicurare lo svolgimento della missione, l’Unione europea ha stanziato un contributo di 8,5 milioni di euro, destinati a coprire le spese organizzative delle elezioni, e 3 milioni di euro per favorire lo sviluppo istituzionale del parlamento afgano. Queste somme fanno parte di un più ampio pacchetto di aiuti per la ricostruzione dell’Afghanistan, per un importo complessivo di 1 miliardo di euro in cinque anni.


 

 

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