L'AGE informa

 

indietro

       
 

Messaggio del Presidente Ciampi ai Paesi fondatori dell’ Ue

 

L'avanzamento dell'Unione europea
richiede ora un rinnovato slancio unitario

 

Roma, 11 maggio 2005 - “L'evoluzione dall'originaria Comunità di sei Stati ad un' Unione a 25 non ha intaccato la validità della visione dei Padri fondatori, ma ha reso più palese la necessità urgente di strumenti di governo adeguati”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in una lettera inviata alla Regina dei Paesi Bassi, al Granduca di Lussemburgo, al Re dei Belgi, al Presidente della Repubblica Francese e al Presidente della Repubblica Federale di Germania.

Ciampi si ricollega a quanto ebbe a scrivere agli stessi destinatari nel novembre del 2002 e del 2003, ed evidenzia: “I nostri sei Stati costituiscono una combinazione unica di Paesi - dalle diverse dimensioni ma con pari diritti - che hanno promosso e sperimentato ogni tappa dell'integrazione. Sono depositari degli ideali che l'hanno sospinta in avanti; come tali, hanno una responsabilità aggiuntiva”.

Dopo aver rilevato che “l’avanzamento dell'Unione europea richiede ora un rinnovato slancio unitario, un'autentica volontà politica per affrontare sfide determinanti per il proprio futuro: il consolidamento dell'allargamento, l'aggiornamento delle istituzioni, la crescita economica”, il Capo dello Stato così prosegue: “Il Trattato costituzionale vuole essere una risposta alle aspettative dei cittadini: assicura istituzioni di governo democratiche ed efficienti; consente all'Europa di recuperare capacità progettuale; tutela il valore insostituibile della solidarietà; consolida il sistema giuridico comunitario; rende più autorevole il ruolo dell'Unione nel mondo. Perché un' Unione a 25 possa funzionare, è necessario che il nuovo Trattato entri in vigore nei tempi prefissati. Con questo convincimento, l'Italia lo ha ratificato il 7 aprile scorso. Ogni ritardo rispetto ai tempi concordati sarebbe di danno per ciascun Paese e per l'intera Unione Europea”.

Il Presidente Ciampi fa quindi rilevare che “non esiste in Europa obiettivo che non possa essere raggiunto: a condizione d'essere uniti ed operosi. Lo dimostra l'euro che ha dato stabilità economica e valutaria all'Europa. Perché possa anche generare crescita economica, è urgente provvedere al superamento dell'asimmetria - sempre più stridente - tra il governo della moneta, esercitato unitariamente, e quello dell'economia, insufficientemente coordinato fra i vari governi”.

“Gli ideali ed i valori europei  - conclude Ciampi - hanno consentito i successi straordinari conseguiti finora. Richiamandoci ad essi e sulla base del saldo ancoraggio costituzionale offerto dal nuovo Trattato e della ormai consolidata realtà espressa dalla zona euro, sarà possibile dissipare dubbi, corrispondere alle giuste aspettative dei cittadini per un'Europa governabile, democratica, unita, autorevole nel mondo. E' questo un dovere particolare proprio degli Stati fondatori che hanno vissuto quest'intera straordinaria esperienza”.

Testo integrale della lettera in PDF

 


 
 

stop