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Firmata in Campidoglio
la Costituzione europea

 

 

Roma, 29 ottobre 2004 – In Campidoglio nella sala degli Orazi e Curiazi - quella stessa dove nel 1957 fu firmato il Trattato della Comunità economica europea - i rappresentanti dei 25 Paesi dell'Unione hanno firmato la prima Costituzione europea. 
Secondo l’ordine alfabetico dei paesi, il primo ad apporre la firma è stato il premier del Belgio, seguito dai capi di governo di Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Olanda, Austria, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna.
Anche Bulgaria, Romania e Turchia, che ancora non sono nell’ Unione a pieno titolo, hanno apposto la loro firma, non sulla Costituzione ma soltanto sull'Atto finale. La Croazia era presente come paese candidato osservatore.
Alla cerimonia ha presenziato il presidente della Repubblica italiana: "E' un sogno che si realizza", ha commentato soddisfatto Carlo Azeglio Ciampi che ha poi offerto al Quirinale, nella Sala delle feste, un pranzo in onore degli ospiti. 

La storica cerimonia si è aperta con le note dell'inno alla gioia. Nel dare il benvenuto della città di Roma, il sindaco Walter Veltroni ha affermato che la Costituzione dell’ Europa unita è uno strumento e una speranza di pace. Il premier Silvio Berlusconi  ha detto che l’utopia dei padri fondatori è diventata una meravigliosa realtà ed ha aggiunto che l’ Italia sarà il primo paese a ratificare la Costituzione. Da parte sua il premier olandese Jan Peter Balkanende, presidente di turno dell’UE, ha considerato la firma odierna non una conclusione ma una nuova partenza. 
Per Romano Prodi, presidente uscente della Commissione, i governi dovranno ora impegnarsi per ottenere la ratifica del nuovo Trattato da parte dei parlamenti o dei popoli. Il presidente del Parlamento europeo, lo spagnolo Josep Borrell, ha ricordato che dopo la riunificazione del continente e la pace tra le sue nazioni ora è la fase dell'integrazione delle economie e della solidarietà con le regioni e i paesi più arretrati. Il presidente designato della Commissione, Josè Manuel Durao Barroso ha citato direttamente in italiano una affermazione di Alcide De Gasperi  la costruzione dell’Europa é un problema complesso, difficile, che esige molta pazienza e che esige soprattutto energica volontà e fede nell’avvenire  - e si è augurato che i governanti e i popoli d'Europa siano all'altezza delle sfide che tutti noi abbiamo di fronte.


       

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