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La presidenza tedesca dell’Ue
Tra le priorità la Carta Costituzionale, valori e ambizioni dell’Unione.
Dichiarazione congiunta per il 50° anniversario dei Trattati di Roma
 

Bruxelles 1 gennaio 2007 – La Germania ricopre da oggi, per i prossimi sei mesi, la presidenza di turno dell’Unione europea, succedendo alla Finlandia. Berlino assume la guida dell’Ue nel semestre in cui ricorre il cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma (25 marzo) e avviene la chiamata alle urne dei francesi (22 aprile) che dovranno scegliere il prossimo presidente della Repubblica. Si tratta di due avvenimenti che potranno influenzare non di poco la politica dell’Unione, a parte la questione irrisolta dell’ingresso della Turchia.

Angela Merkel

Per quanto riguarda la Carta costituzionale il cancelliere tedesco, Angela Merkel, parlando davanti al Bundestag il 14 dicembre scorso, ha messo in guardia dall'errore storico che scaturirebbe dalla mancata conservazione della sostanza del Trattato, che seppur bocciato da Francia e Olanda, è stato comunque approvato da 18 Paesi, Germania e Italia comprese. Da parte sua il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, nel presentare il programma della presidenza tedesca a Bruxelles, ha definito costruttiva l'ipotesi lanciata da Spagna e Lussemburgo di organizzare a gennaio un incontro tra i Paesi che hanno ratificato la Costituzione. I capi di Stato e di governo dell'Ue a Berlino il 25 marzo celebreranno il cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma, con i quali è nata la Comunità economica europea. Sarà adottata una dichiarazione congiunta sui valori e sulle ambizioni dell'Ue per confermare l'impegno condiviso nel risolvere le sfide che si profilano.
Tra le priorità del programma della presidenza tedesca: migliorare il funzionamento delle istituzioni comunitarie,  riavviare il processo per la Costituzione europea, fissare le scelte in vista delle elezioni europee del 2009.

Per i particolari vedere l'Agenda del semestre

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