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Spazio unico europeo per i pagamenti
 

Bruxelles, 1º dicembre 2005. La Commissione europea ha presentato alcune proposte per eliminare le barriere giuridiche esistenti al fine di rendere possibile la creazione di uno “spazio unico per i pagamenti” nell’UE, un’iniziativa che porterebbe l’economia dell’UE a risparmiare 50 100 miliardi di euro all’anno. L’obiettivo è quello di rendere i pagamenti transfrontalieri – tramite carte di credito, carte di debito, bonifici bancari per via elettronica, “domiciliazione” o qualsiasi altro mezzo - facili, economici e sicuri come i pagamenti “nazionali” all’interno di uno Stato membro. Attualmente, ciascuno Stato membro ha le proprie norme in materia di pagamenti e il costo annuale dei pagamenti in tali sistemi disomogenei è pari al 2-3% del PIL. I fornitori di servizi sono bloccati e non possono competere tra loro offrendo servizi in tutta l’UE. La proposta di direttiva, nota come “nuovo quadro giuridico”, intende garantire un accesso equo ai mercati di pagamento e migliorare e regolamentare la tutela dei consumatori. Un mercato dei pagamenti più efficiente e competitivo farà anche sì che i singoli europei paghino meno per i servizi bancari di base, il cui costo medio annuo varia, nei diversi paesi dell’UE, dai 34 euro ai 252 euro. Oggi c’è un’enorme differenza di prezzi per lo stesso servizio nei diversi Stati membri: un bonifico può essere gratuito in un paese e costare oltre 10 euro in un altro.  La direttiva si applica a tutti gli Stati membri e a tutte le monete dell’UE e fornisce la necessaria piattaforma giuridica per lo spazio unico dei pagamenti in euro (SEPA) proposto dal Consiglio europeo per i pagamenti. L’obiettivo è di rendere lo spazio unico per i pagamenti una realtà entro il 2010.

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