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Stanziati 80 milioni di euro per aiuti umanitari

Altri fondi Ue per l'emergenza tsunami

 

Bruxelles, 31 gennaio 2005. La Commissione europea ha adottato la sua quarta decisione a favore delle vittime del maremoto in Asia. La decisione, che prevede un importante contributo in risposta all’appello urgente lanciato dalle Nazioni Unite lo scorso 6 gennaio, permetterà di aiutare circa cinque milioni di persone in Indonesia, nello Sri Lanka, in India, nelle Maldive e in Thailandia per un periodo di 18 mesi. Con questa decisione i fondi totali impegnati (e non semplicemente promessi) dalla Commissione europea salgono a 103 milioni di euro (più di 134 milioni di dolllari). I fondi sono gestiti da ECHO, l’Ufficio per gli aiuti umanitari della Commissione europea.

« L’Unione è stata il primo donatore ad assumere un concreto impegno finanziario il giorno stesso della catastrofe, e continuerà ad aiutare le popolazioni colpite anche dopo che i riflettori si saranno spenti”. E’ quanto ha affermato il Commissario europeo per lo sviluppo e gli affari umanitari Louis Michel

I fondi previsti da questa decisione regionale costituiscono la prima tranche dei 100 milioni di euro sbloccati dalla riserva di bilancio dell’Unione europea, e si aggiungono quindi all’attuale bilancio dell’Unione europea destinato agli aiuti umanitari. La richiesta della Commissione di utilizzare la riserva di emergenza è stata approvata dall’autorità di bilancio dell’Unione europea (Parlamento europeo e Consiglio) nel tempo record di 14 giorni.

I fondi saranno assegnati sulla base di una valutazione dettagliata delle esigenze condotta dagli esperti della Commissione in loco e delle proposte formulate dai partner operativi.

Questa la ripartizione dei fondi: 56,5 milioni di euro per assistenza, soccorso e ripristino a breve termine (Indonesia, Sri Lanka, India, Maldive e Thailandia); 15 milioni di euro  per assicurare l’efficace coordinamento degli aiuti e il supporto logistico necessario per la distribuzione degli approvvigionamenti (Indonesia, Sri Lanka, India, Maldive e Thailandia); 2 milioni di euro per contribuire alla valutazione e al rafforzamento dei sistemi di allarme rapido e dei piani di emergenza per le catastrofi nei paesi colpiti.

La rimanente parte dei fondi servirà da riserva per future esigenze (5,9 milioni di euro) e per mantenere una capacità tecnica in loco (600 000 euro). Dalla fine della scorsa settimana è operativo il nuovo ufficio ECHO a Banda Ache (Indonesia).

 

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