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Con la partecipazione di rappresentanti agricoli di 35 paesi
 

Sessione IFAD a Roma contro la povertà rurale

L’apporto di Belgian Survival Fund in favore dell’ Africa sub-sahariana

 

Roma, 18 febbraio 2005 - Con la partecipazione del Presidente dell’Uganda, Yoweri Kaguta Museveni, del Primo ministro del Belgio, Guy Verhofstadt, e di rappresentanze agricole di 35 paesi, si è svolta a Palazzo dei Congressi la 28ma sessione del Consiglio dei governatori dell’IFAD, l’agenzia delle Nazioni Unite per la lotta alla povertà rurale nei paesi in via di sviluppo.

In apertura dei lavori il Presidente dell’IFAD, Lennart Båge, si è soffermato sul tema della sessione (“Fare della povertà rurale un ricordo”) e sull’attività svolta dall’agenzia dell’ONU dopo il disastro provocato dallo tsunami nel continente asiatico. L’ IFAD é impegnata a mobilitare risorse per un’iniziale cifra di 100 milioni di dollari in aiuto delle comunità distrutte e partecipa ad iniziative congiunte in Indonesia, Sri Lanka e in altri paesi.

Le due giornate di incontri hanno consentito di sviluppare un vivace confronto di esperienze e di idee tra esponenti di organizzazioni di agricoltori e produttori rurali di vari paesi, inclusi i rappresentanti della Federazione internazionale dei produttori agricoli, del network delle organizzazioni dei contadini e dei produttori dell’Africa occidentale e della Via Campesina.

Occorre collegare i bisogni e le prospettive delle popolazioni indigene con le pratiche e le politiche sullo sviluppo. Troppo spesso –si è sottolineato- gli esperti dello sviluppo credono che i bisogni delle popolazioni indigene siano gli stessi della società globalmente considerata. Persino gli obiettivi di sviluppo del millennio hanno trascurato i bisogni di queste minoranze etniche.

Interessanti i risultati di alcuni progetti relativi all’impatto dell’agricoltura biologica nella riduzione della povertà rurale in America Latina, Cina e India, e sulla relazione tra conflitto e povertà nel Burundi, paese devastato dalla guerra. In evidenza, per quanto riguarda il ruolo dei pesi europei, anche la collaborazione tra l’IFAD e il Belgian Survival Fund che negli ultimi 20 anni hanno lavorato insieme per aiutare le popolazioni rurali dell’Africa sub-sahariana contribuendo al miglioramento della vita e della  salute nell’area.

 

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