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La valigetta
Augurio

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Dediche volanti 2

PENSIERINO DI NOZZE
(da Turi a Elena)

LETTERA AD UN AMICO FRATERNO
(A Carlo Tessuti per i suoi 50 anni)

Guardami amore, ti ho appena detto si

con la mano che stringe la tua mano

viviamo l'alba del nostro primo dì

la vita insieme adesso noi affrontiamo.

Gettiamo via le ansie e insicurezze

le inutili parole coi perché

la realtà sei tu, le mie certezze

tutti i miei oggi son dedicati a te.

Apri i tuoi occhi e guarda i miei nel fondo
ci leggerai di tè, dei sogni miei,
se alzando un dito potessi darti il mondo

e dirtis "Amore è tuo", io lo farei.

Ti voglio offrire i giorni miei più belli

e che i colori dell'arcobaleno

si fondano con tè, nei tuoi capelli

con il tuo volto scolpito nel sereno.

Che tu sia sempre forte e sorridente

sino alla fine dell'arco della vita

che il nostro nodo risulterà vincente

anche nell' affrontar qualche salita

Che i colori dalle tinte un po' sfumate
non compaiano mai sul tuo castello
ma i toni caldi e vivi dell'estate

siano la tua canzone, un ritornello.


E vorrai dirti ancora un'altra cosa

conserva a lungo l'abito che hai

del tuo giardino sia la più bella rosa
che il nostro amore non sfiorisca mai.

 

Roma, 2 maggio 1991

 

Si dice che chi arriva a ciaaquant ' anni

si trova alla metà del suo percorso

Si fa un bilancio di come ha speso gli anni

Si ricorda un desiderio od un rimorso.

E Carlo Tessuti che oggi compie gli anni
non deve affaticarsi con la mente
Rimanga sereno e calmo, senza affanni,
glielo fa chi lo conosce veramente.

 

 

Lo rivedo ancora ragazzetto
appena pose piede in continente,
con
l'aria smarrita ed il vestito stretto
si trovò a Roma confuso tra la gente.

 

La capitale lo accolse con amore,

gli tese la mano e gli gettò uno sguardo:

vide la dignità, la grinta e tanto onore,

da vero purosangue, vero sardo.

 

Con umiltà comincia a lavorare
salendo a mano a mano dei gradini
con in mente la voglia di arrivare
senza porsi nè mete nè confini.

 

Roma da grande Mamma generosa,

gli fece un dono, gli mandò una Manna

gli fece incontrar l'amore, la sua Sposa
il suo porto sicuro, lei, ROSANNA.

 

Ricordo con commozione tra le ciglia
che mascherava nei giorni delle attese,
quando nacque BARBARA, sua figlia
alla gioia di padre lui si arrese.

 

Ed oggi coi fiocchi bianchi tra i capelli
ma con lo spirito allegro dei vent'anni
gli ho ricordato i giorni suoi più belli
nel più importante di tutti i compleanni.

 

Adesso il suo pensiero ed il suo sguardo
vanno al suo Paese distante molte miglia
e quel cinquantenne di Romano-Sardo
si gode il più bel regalo, la Famiglia.

 

Roma, 24.8.91

 

LA VALIGETTA
dedicata a Renato Mantero

Qualcuno un giorno volle farti un dono

ti dia a e: "Ren.G.to ti regalo Roma»..

una Lupa che sa darti il latto buono,

un purosangue ch.e nessuno doma.

 

Tu come un navigante genovese
rimanesti fedele al tuo dialetto
senza lo sfoggio delle grandi imprese
Ti creasti pian piano il tuo angoletto.

 

Cominciasti così un'avventura
in questa città distante tante miglia
avendo come meta tua futura
il credo nel lavoro e la famiglia
.


Esperienze di vita e senza scuola
fatte ai molte gioie e di dolori
le avesti quando entrasti in "Coca Cola"
e internamente all'Aurum Liquori.

 

Poi la strada si evolse in tutta fretta

e desti un senso importante alle tue ore

quando ti si affidò la valigètta

della gloriosa "Salengo Importatore".


Così ti presentasti in clientela
Professionista serio ed educato,
con garbo e mai nessuna lamentela,
cliente per cliente hai conquistato.

 

E sempre a testa alta, con decoro,
col nome nuovo "Spirit S.p.A.
continuasti il viaggio nel lavoro
con orgoglio, fede e tanta dignità.


Ed eccoci arrivati, a questo giorno
un poco adesso è giusto riposare,
è un giro di boa, un girotondo,
ma già sei pronto per ricominciare.

 

Con mansioni nuove, calme, senza fretta
aiuto prezioso per colleghi e Azienda,
le tue certezze nella valigetta
con scritto a fuoco: "Nessuno mai s'arrenda".


E all'uomo in gamba, gran rappresentante
va l'arrivederci più sincero.
Di gioie noi te ne auguriamo tante
e Roma ti dice: "Grazie, SCIUR MANTERO".

Roma 21 dicembre 1990

 

AUGURIO
A Fabio per i suoi diciotto anni


Da molto tempo in casa si parlava...
Progetti e fantasie nei vari anni,
Quella data che mai non arrivava:
Del mio secondo figlio i diciott'anni.

E, finalmente arriva la giornata.
Indelebile la fisso sopra il foglio:
Tredici - Nove, data fortunata!
La scrivo con emozione e con orgoglio.

Scrivo di un ragazzo più maturo
Di quel che dice la sua verde età;
Scrivo di un carattere un pò duro
Che maschera sentimenti di bontà.

Scrivo di lui, la forza  e l'allegria,
Le sue certezze, l'attività sportiva,
Il rabbuiarsi, l'estrema simpatia,
La personalità comunque viva.

Dei suoi silenzi, parlati con lo sguardo,
La solidità della sua mole,
Le sue risate...scoppi di petardo...
Il suo sapere sempre ciò che vuole.

E domattina...diciott'anni e un giorno!
Lui affronta,  Uomo, il viaggio della vita.
Si sappia guardare bene sempre attorno,
Con umiltà, Lui, salga ogni salita.

Si stringa bene stretto nei suoi panni
E a doppio nodo leghi i suoi valori
Che il suo sorriso sempre l'accompagni
Sapendo che questi sono i suoi tesori.

E nei suoi giorni, col passar degli anni,
Al mondo chiederà quel che vorrà.
Scolpiti abbia nel cuore i diciott'anni
E il grande Augurio di mamma e di papà.