VEGLIARDA MADRE
Vegliarda Madre, quante n'ha passate!
Pei
figli quante pene ha sopportate !
E pur
son tutti laboriosi e buoni,
ma su
di loro ...quanti mai problemi.
Solo
per loro preci assai accorate
diuturnamente al cielo ella ha innalzate
mentre
le chiome brune son sbiancate.
Il
tempo ch'è trascorso l'ha delusa
nessuno
è accanto a questa madre stanca
e il
calendario segna l'otto maggio!
Mamma
sospira e il ciel resta a guardare
stringendo lo scialletto sopra al seno.
Ha
freddo, è sola... neppure vuol mangiare...
che
importa agli altri se sta tanto a penare!
Giunge
le mani e torna alla preghiera.
S'ancor
potesse quanto vorrebbe dare
alle
sue creature che son così lontane,
ma un
trillo prolungato la solleva
è il
campanello e par voglia cantare:
Drin
drin - drin drin - drin drin .
Or
guarda l'uscio quasi a indovinare
però
rapidamente non può aprire
e pur
vorrebbe correre ...volare,
indugia
ancor col passo strascicato
e apre
quella porta senza fiato.
"Oh!
Mamma! Siamo giunti tutt'insieme
per
dirti quanto ti vogliamo bene
e
festeggiarti come da bambini.
Quando
ci preparavi i pasticcini."
Mamma è
sommersa dai loro baci e doni
ed è
inebriata da un gran fascio di fiori,
fra
quei colori affonda tutto il viso
e gli
occhi lacrimanti volge al riso.
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