Decima Disavventura
GITA AL MARE
Amarilla e Romolino
Che han riavuto Fidolino
Verso il mare son diretti
E già fanno dei progetti
E seduti stanno già
Dentro l’auto di papà.
Ma saran bravi davvero
Per un giorno tutto intero?
Si pregusta già il piacere
Di nuotare e gareggiare
Sulla sabbia a far castelli
Per premiare quelli belli…
Però giunti all’arenile
Si sentirono svenire
Perché c’era la bandiera
Prevedente una bufera.
Non più bagni in quel frangente
Ma in spiaggia solamente
Nel frattempo i” cavalloni”
Han spruzzato i pantaloni
Di papà che s’è infuriato
Al vedersi sì bagnato
Intanto il cane elettrizzato
Dentro il mare s’è tuffato
Romolino vuol salvarlo
E fra l’onde va a pescarlo.
A quel punto l’Amarilla
Ha paura e forte strilla
E va mamma ad abbracciarla
E di baci a ricoprirla
Mentre mormora allarmata:
“Che giornata scalognata!”
Esortando i suoi piccini :
“Asciugati i vestitini
Perché qui cari bambini
Noi dovremo rincasare
Perché il vento fa ammalare.”
Poi si accinge a preparare
Qualche cosa da mangiare
E lo stomaco riempire.
E ricerca quei panini
Che ha incartato nei cestini
Ma ricorda che i pacchetti
Li ha affidati ai marmocchietti
Or l’assilla tal pensiero
E già vede tutto nero
Non ha più l’aria giuliva
E le manca la saliva:
vuoi vedere che anche stavolta
qualche cosa è andata storta?
Cerco ..cerco… ma non trovo
Proprio nulla …manco un uovo
Non c’è carne né frittata
Manco frutta né crostata.
Tutto quel mio faticare
E tant’ore a preparare
E realizza che i pacchetti
Li han scordati i suoi lupetti
Proprio la sul tavolino…
E adesso …addio spuntino!
Non avendo da mangiare
Ci si affretta a ritornare
Terminando la giornata
Tanto tesa e angustiata.
Era meglio non uscire
E restarsene a dormire.
Ed intanto un bel rabbuffo
È già pronto e non è buffo
Da vedere e da sentire
perch’è triste ogni suo dire
che alla prole sbarazzina
la materna ramanzina
fa l’effetto d’una doccia
perch’è proprio quella goccia
che ben presto porterà
alla sentenza di papà:
“finirete per scontare
tutto il nostro dispiacere!
Chi non sa collaborare
È perché non lo vuol fare
E non dovrà neppur mangiare.”
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