IL CANTO D’UN
GIORNO FELICE
Gesù
mio caro, amico mio sincero,
Tu
oggi sei al mio animo vicino
E
senti il canto trepido e giocondo
Che
si dispiega abbracciando tutto il mondo.
Insieme a me migliaia di fanciulli
In
questo istante scordano i trastulli
Per
affrontar più nobili ideali
Ed
accentrarli in un coro di preghiere.
Preghiere vere che sgorgano dal cuore
Per
quella Grazia che oggi Tu mi doni
Fa
che però giammai mi venga meno
E
sappia guidarmi per un cammin sereno.
I
miei pensieri e le mie capacità
Sian
sempre portati alla fraternità
E
ogni gesto sia ben ponderato
E
mai tanto candor sia calpestato.
Questo io chiedo a Te, celeste Amico,
e
con sincero accento Te lo dico:
“Stammi vicino non m’abbandonare
e la
Tua Grazia non mi farà sbagliare.
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COME NASCE UNA PREGHIERA
Un fior
che sboccia
dopo
lunga cura
un arco
in ciel
che
placa la bufera.
Trillìo
d’uccello
lieto di
fra i rami
onda che
fruscia
lieve
sulla riva.
Mani
nemiche
che s’intreccian
mute
nella
gioia silente
del
perdono…
E a
queste dolci
immagini
serene
s’allieta il core
e nasce
una preghiera.
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DIO VIVE NEL CREATO
Nel
cielo immenso è Dio
nel
mar profondo è Dio
Nel
prato nel ruscello
sul
monte nella valle
sempre dovunque è Dio.
Perché se in ciò non credi
tu
t’inginocchi
e
preghi?
No!
Non vuoi dirlo a me
ma
sai che Dio è con te
lo
trovi nell’Amore
lo
senti nel tuo cuore.
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SOLITUDINE
Sono
sola col mio cuore!
Ma
il mio cuore non è solo…
È in
compagnia
di
tutto quello che ama:
L’aria dolce della primavera
Il
vento d’autunno fra i capelli
Il
tepore di un focolare
Le
onde del mare in un giorno d’estate
Il
canto libero degli uccelli
Il
profumo inebriante dei fiori
Il
sorriso sereno dei bimbi
Una
cara parola d’amore.
Ogni
cosa mi parla
del
Divino Creatore
unica compagnia
di
ogni solitudine.
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LUCE CELESTE
Nel
chiaro del sole
nel
buio lunare
c’è
sempre una luce
che
mai non scompare.
Dissipa ogni nube
rafforza ogni speme
con
molta dolcezza
conforta il dolore.
S’irradia dall’alto
tien
l’anime deste.
La
Fede è la luce
la
Luce celeste.
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SABBIA
Grani di sabbia siamo
dispersi nel creato
credendoci immortali
nel
mondo ci perdiamo.
Pensar dovremmo invece
che
il compito divino
e
quello sovrumano
di
ritornare a Dio.
Lui
ci prestò la vita
a
tempo indefinito
un
giorno d’improvviso
ce
la richiederà.
Cerchiamo quindi ognora
di
prepararci a questo
tenendo chiaro e netto
ogni
nostro pensiero.
E’
solo in questo modo
che
avremo il Paradiso.
Lassù qualsiasi nodo
si
scioglierà in sorriso.
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LA CAMPANA DELL’AVEMARIA
la
campana che suona
alla sera apre il core
ed invita a pregare
La
preghiera che sale
alle labbra è rivolta
a un’immagine Santa
ch’è
presente sul
mistico Altare.
Dolce Madre,
dall’occhi suadenti
Guarda tu
tante misere genti
Dona
loro
conforto a dovizia
e placa
un
po’ della loro
mestizia
Tu,
Regina del cielo
e del mondo.
Quando il suono
pacato e argentino
Si
diffonde per campi
e città
dona
l’ora più tenera
e mesta
che
per tutti è un invito
a sperare
e la
prece ci sa
consolare.
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LA GIOIA DELLA VITA
Giunge la primavera
con
tutti i suoi colori
ed i
suoi doni caldi
d’amore e di profumi.
Il
mondo è tutto in fiore
il
sangue scorre ardente
ogni
cuore sospira
sognando soavemente.
Palpita nuova vita
si
ridesta ogni speme
la
natura ricanta
inviando una prece.
L’invocazione a Dio
delle sue creature
s’affida al grande Amore
ed
alla protezione
della Sua mano buona
ringraziandoLo ancora
per
la Sua gran bontà.
sapendo che chi crede
aiuto troverà
poiché chi al mondo vive
con
fede e carità
godrà sicuramente
la
Sua felicità.
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A SAN
FRANCESCO DI ASSISI
Santo Francesco
povero e pietoso
fratello della terra
d’acqua e cielo.
Parlavi Tu agli uccelli
e a
tutti i cuori
dando l’esempio
di
grande umiltà.
Quella dolce preghiera
francescana
ancor conquista
l’anima cristiana.
Pregando si ritrova
fresco e puro
quel
sentimento
di
fraternità
Che
sempre hai predicato
con
fervore
dando l’esempio
di
grande umanità.
Ed
il cristiano
non
temerà la morte
se
mai avrà imprecato
alla
sua sorte.
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ASSISI DELLA PACE
Assisi mesta , Assisi francescana,
paese di preghiera e di perdono!
Tu
che ispirasti Santi d’ogni terra
ancora ispiri e sai acquietare i buoni.
I
canti tuoi sì mistici e eloquienti
sanno donar conforto e rincuorare.
Tu
sola brilli ancora come un faro
da
cui sprigiona il più caldo richiamo.
In
te si sono accese le speranze
che
pace si concluda sui tuoi altari
ove
dal quotidiano salmodiare
provenga a tutti un vivo incitamento
concretizzato in questo ammonimento:
“Chi
vive bene è chi opera e lavora
ed
ogni tanto sosti per pregare
anche per quelli che non sanno amare!”
Se
tutta l’umanità si saprà unire
senza farsi alienare da passioni
ma
stretta solo in pia corale prece
sarà
da sola l’artefice di Pace.
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LA SANTA DELLE ROSE
Dorme una Santa dentro l’urna antica
ed
un cancello protegge il suo riposo
a
sinistra della chiesa nel suo altare
lucente di candele sempre accese.
Quale emozione nell’ammirar la fede
di
oranti genuflessi suoi fedeli
imploranti il suo aiuto generoso!
Santa Rita la santa delle rose
pare
donare a tutti il suo sorriso
con
le falangi unite lunghe e bianche
prega per loro dei quali sa i dolori.
Anch’ella nella vita ne soffrì
e
nei suoi lunghi anni assai pregò
e i
patimenti più atroci sopportò.
Fiorirono le rose al suo trapasso
ed
anche la sua vita fu un profumo
il
più soave e grato e generoso
che
sparse attorno con la sua bontà.
Nel
venerar le spoglie torna il pianto
perché chi soffre in Lei ritrova il volto
della sua propria madre venerata
che
pure ha avuta una vita sventurata.
Ora
che sono insieme le due Sante
pregheranno pei figli il Paradiso
affinchè poi ciascuno si senta consolato
e
d’impossibili “grazie” alfin gratificato.
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L’IMMACOLATA
Immacolata Vergine
che
volgi gli occhi al cielo
nel
cuore
hai
tanti miseri
che
soffrono quaggiù.
Sei
bella sei splendente
e
sei per tutti Madre
perciò
ovunque Tu sei
la
gioia ci sarà.
Un
grazie affettuoso
spontaneo e gaudioso
vola
fino
al tuo trono
da
tutti venerato.
Niuna preghiera è vana
oh!
Fulgida Madonna
con
fede
e
profondo amore
ci
rivolgiamo a Te.
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ALDILA’
Il
perché d’ogni cosa nascosta
ci
sarà rivelato allorquando
noi
saremo aldilà della vita.
Solo
allor forse avremo
visioni celesti
che
svelando disegni supremi
ci
diranno il perché del dolore
d’ogni umana creatura vivente.
D’inesplicabili morti immature
e di
lacrime amare
di
speranze deluse
e di
mali crudeli.
Tutto ha un fine nel mondo
e
uno scopo preciso!
Molto spesso si piange
su
d’un fior troppo presto reciso
A
noi sembra!…
Mentre invece quel fiore
nell’istante preciso in cui cade
Già
risorge e rivive nel cielo
effondendo un profumo
fragrante di vita celeste.
E
fra canti d’angeliche schiere
sentirà che il suo posto più vero
è
soltanto lassù.
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IN MORTE DI MADRE TERESA
DI
CALCUTTA
Madre Teresa dove sei stasera?
Accanto a Dio nella più alta sfera!
Dall’alto guardi il monte e la riviera
e i
miseri a cui desti l’anima intera.
Continuerai a seguirli con amore
alfine di alleviargli ogni dolore
e li
consolerai dei loro affanni
come
hai fatto quaggiù per lunghi anni.
Che
solo Tu non disdegnavi il volo
caritatevole dall’uno all’altro Polo.
Ed
ora la Tua anima è contrita
che
li hai accorati con la dipartita!
Essi
t’invocano ancora e Tu li odi
mentre pregano e tessono Tue lodi.
Non
li dimenticare Madre Santa
che
pur aldilà la Tua pazienza è tanta.
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AL BEATO PADRE PIO
Ebbe
il cuore dilaniato
pur
da Satana tentato
con
il corpo martoriato
dalle stimmate piagato.
Dalla Chiesa fu osteggiato
ma
Egli tutto ha sopportato
e
ogni Grazia ha dispensato
alla
gente che ha pregato.
Il
Signore ora ha premiato
questo figlio che lo ha amato
e
alla gloria lo ha chiamato.
Padre Pio beatificato
sarà
ancor più venerato
pur
da chi lo ha contestato.
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PREGHIERA
La
fiaccola eterna
che
aiuta e sostiene
è
solo la Fede
che
dall’alto ci viene.
Il
Padre celeste
che
aiuta e consola
è
nella preghiera
che
conforto ci reca.
Ci
dona la forza
per
giungere a mete
più
alte e più degne
che
danno mercede.
Oh!
Anime afflitte
pregate serene
l’aiuto Divino
ci è
sempre vicino.
Giammai disperare
ma
sempre sperare
perché tutt’un tratto
finisce il soffrire.
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ALL’ANGELO CUSTODE
Un
Angelo Custode
ci
sta accanto
e sa
come aiutarci
ogni
momento.
Ci
fa chiarezza
quando siamo incerti
e
c’indica le mete
più
importanti.
La
Sua presenza
è
vivida e lampante
ed
al suo sprone
siam
riconoscenti.
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LA BENEDIZIONE DEL MARE
A
FIUMICINO
Lungo il molo c’è folla in attesa
e
nell’aria sentore di festa
sul
canale una fila di barche
tutte lustre agghindate di fiori.
La
Madonna del mare s’attende!
La
fanfara gran musica espande.
Ad
un tratto si sente un brusio
gli
occhi guardano un punto…laggiù.
La
paranza più bella già appare
ed
in alto nel punto più in vista
un’Immagine appare splendente
nella barca che scivola e va.
La
Signora d’azzurro adornata
sembra dire alla folla: Sperate!
E
veemente un osanna s’eleva .
In
ginocchio son tutti i presenti
mentre ognuno gli affida il suo cuore
con
un gran sentimento d’Amore.
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GIOVANNI XXIII°
Il
mondo s’è inchinato riverente
alle
sue doti ed alle sue virtù
col
suo sorriso semplice e cordiale
sapeva conquistar l’altrui fiducia.
La
parola suadente e ognor bonaria
dava
consigli per la pace e il bene.
Per
questi scopi prodigò la vita
desiderando tutti affratellare
Cinesi indiani russi e musulmani
Tutti per lui ugualmente eran cristiani .
Modesto pur nel fasto della gloria
la
pace universale era sua meta
funestata dal mal che non perdona.
E
l’agonia straziante e dolorosa
Lui
sopportò con fede e con amore
qual
fosse sacrificio sull’altare
da
offrire al cielo per l’umanità
Con
la sua vita esempio di bontà
il
Papa della Pace rimarrà.
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COLOMBE E CAMPANE
Tante colombe accanto a un campanile
volavano nel cielo spensierate
il
loro nido stava sotto il tetto
e le
scuoteva il suono di campane.
Dapprima se ne stavano spaurite
credendo quei rintocchi fastidiosi
ma
col passar del tempo ogni rintocco
divenne amico a ogni colomba azzurra.
C’era il din don solenne del campano
e il
tocco argentino della campanella
quello scandito funebre e solenne
e
l’altro martellante del raduno.
Il
lieto scampanio dell’allegria
faceva divertire ogni bambino.
Ciascuno di quei suoni il suo messaggio
che
le campane sapevano parlare
e le
colombe impararono a ascoltare.
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SANTA TERESA D'AVILA
Giovane Donna
nata già ispirata
entro i tuoi occhi
vi
restò il candore
e la
tua mente
piena di splendore
pensieri eccelsi
per
tutti ha elaborati.
Col
magico Tuo esempio
hai
consigliato
di
non smarrire
il
fulgido sentiero
e
pure chi è caduto
s'è
rialzato
per
la fiducia
che
ha riposto in te.
La
tua preghiera
santa ed ispirata
persino la jattura
ha
dileguata.
Patrona di missioni
sei
restata
e la
cristianità
legata è a te.
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SAN GIOVANNI BOSCO
Al
bene dei ragazzi
Consacrato
Per
questo scopo
Tutto ti sei dato.
Ricreatori adatti
Hai
costruito
E il
tuo fervore
Fu
colmo d'amore.
Orfani e abbandonati
Sempre attorno
Tu
l'hai educati
Con
serenità
Donando le nozioni
In
allegria
Finché inseriti
Nella società
Ti
han reso onore
Col
comportamento
Che
mai ha scordato
Il
grande insegnamento.
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LA CAMPANA DE
L’AVEMARIA
La
campana che suona alla sera
apre
il core ed invita a pregare
la
preghiera che sale alle labbra
è
rivolta a un’immagine santa
ch’è
presente sul mistico Altare.
Dolce Madre, dall’occhi suadenti
guarda tu tante misere genti
dona
loro conforto a dovizia
placa un po’ della loro mestizia
Tu,
Regina del cielo e del mondo.
Quando il suono pacato e argentino
si
diffonde per campi e città
dona
l’ora più tenera e mesta
che
per tutti è un invito a sperare
e la
prece ci sa consolare.
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GIOVANNI PAOLO II
IL PAPA Dl
CARITA’ SPERANZA E FEDE
Dal
trono designato dal Signore
Il Papa ha vegliato sulla umanità
E col messaggio della conversione
Sempre ha irradiata la Sua Carità.
L’età gravata da terreni affanni
Non arrestò la mente effervescente
E sempre anelò monti e amene valli
Che superava con ardite membra.
Or pellegrino non andrà pel mondo
Per proseguire l’opera prefissa
Che alle ostilità mai non soggiacque.
Pur l’Anno Giubilare fu occasione
Per rinsaldare i vincoli d’amore
Che seppe irradiare dando la Speranza.
Mantenne intatta la capacità
Di dialogare con la gioventù.
Con molta arguzia e con la mente acuta
Malgrado differenze di colore
Lui fra le genti volle fratellanza
Unite in un sol vincolo di Fede
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NOVELLA AURORA
L'umanità sia desta
nella novella aurora
e
intoni la preghiera
più
vera e più sincera
per
dire al Nazareno
di
non dimenticare
chi
sempre in Lui confida
seguendo la Sua scia
ricolma di pietà.
Così
fa il volontario
che
a tutti si concede
elargendo quel bene
ai
bisognosi in pene.
Negli umili si unifica
senza alcuna mercede
ma
solo per pietà
perché ha scoperto il seme
della fraternità.
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AI COMUNICANDI
La
Fede che s’impara
alla
Dottrina
è
assai profonda
e
tiene netto il cuore
ed
oggi voi ragazzi
al
bianco Altare
vi
siete accostati
col
più gran fervore
Gesù
che vi ama
avrà
molto graditi
i
tanti bei fioretti
a
Lui inviati
e vi
darà le Grazie
che
chiedete
per
farvi proseguire
forti e buoni.
Quell’alto aiuto
mai
vi mancherà
se
la preghiera
vi
accompagnerà.
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ESTASI
Se volgo il guardo al cielo
dal cor sfugge un sospiro
le mani giunte al seno
in gesto di preghiera
il labbro piano piano
dischiuso in un sorriso.
Immobile nel tempo
vorrei restar così
senza più affanni in core
né desideri arcani
veder solo l’azzurro
e in estasi restare.
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ALL’APOSTOLA D’AMORE
E’ balsamo cordiale che dà vita
Oh! Volontaria amica, la parola
che tu regali a chi soffre e dispera
pensando che ha una sorte troppo dura.
Ma a te chi pensa, cara e dolce Ancella?
Fortuna che per te la vita è bella !
Anche se non sei aliena dai dolori
col tuo spirto gentil li cacci fuori
perché pensare a te non puoi davvero
persino se il tuo cielo è fosco e nero
a chi di pianto ha il volto tutto intriso
lo asciughi col conforto e col sorriso.
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ORA ET LABORA
Questa la prima Regola
di
Santo Benedetto
che
in tutta la sua vita
gloriosa predicò.
Da
Norcia la Dottrina
pel
mondo s’irradiò
e
con la fede fervida
tante Abbazie fondò.
Sorse Montecassino
che
fu pietra miliare
e
altri Santi Monaci
a
esempio suo formò.
Predilesse le rondini
i
poveri ed i malati
e
per tanti scomunicati
sempre si prodigò.
Benedettini ovunque
s’incontrano pel mondo
che
danno grande esempio
di
forza e volontà.
Perché quello che aiuta
in
ogni società
è
vivere con regole
precise e in umiltà.
Il
laborioso Monaco
da
tutti celebrato.
Patrono dell’Europa
nel
tempo è diventato.
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MARIA
GORETTI e LUIGI GONZAGA
I
SANTI GIOVANETTI
Nascesti povera… piccola Maria
Ma
pure fosti sulla giusta via
Dimostrandoti volenterosa e pia
Eppur peristi per una mano ria
Luigi nato in mezzo alla ricchezza
Non
conobbe mai grande allegrezza
Lui
si estraniava nella meditazione
Trovando conforto nella riflessione.
Fanciulli diversi per educazione
Ma
educati nella religione
Che
i giusti principi gl’insegnò
E
nessuno dei due mai li scordò.
La
loro esistenza breve eppur matura
È
come un faro che nel tempo dura
Mostrando a tanta mera gioventù
Che
i valori che danno molto di più
Sono
quelli ispirati al bello e al buono
Che
all’esistenza danno il giusto tono.
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SAN GIUSEPPE
L’ARTIGIANO
San
Giuseppe fosti scelto
Come
padre di Gesù
Ed
al piccolo insegnasti
Una
vita di virtù
Fosti Padre putativo
Ma
nei doveri sempre attivo
E da
povero artigiano
Il
lavoro hai avuto caro
Or
nel mondo sei additato
Come
il Padre più dotato
Che
da tutti è venerato .
E da
Patrono festeggiato
Sia
in Italia che in Perù.
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|
SANT’ANTONIO ABATE
Da
tempo immemorabile
sei
amato dalle genti
perché protagonista
di
prodigiosi eventi
Miracoli visibili
su
genti ed animali
t’han
reso taumaturgo
e
tale sei restato.
Persino il maialino
che
d’un subito hai sanato
t’è
diventato amico
e
ognora t’ha seguito
Così
che la tua immagine
fissata nella storia
è
quella d’un Abate
col
saio e senza boria.
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SANTA SCOLASTICA
Sorella di carità
E di
compagnia
Vivesti pudìca
nella retta via
Giovane ancora
Fosti consacrata
E ad
aiutare tutti
Eri
portata.
Ogni
anno Benedetto
T’incontrava
E il
tempo per parlare
Non
bastava
Saggia virtuosa e onesta
Sei
restata
E
come colomba in cielo
Sei
volata.
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