Le preghiere del cuore

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IL CANTO  D’UN GIORNO FELICE - COME NASCE UNA PREGHIERA - DIO VIVE NEL CREATO - SOLITUDINE - LUCE CELESTE - SABBIA -
LA CAMPANA DELL’AVEMARIA - LA GIOIA DELLA VITA - A   SAN  FRANCESCO DI ASSISI - ASSISI  DELLA PACE - LA SANTA DELLE ROSE - L’IMMACOLATA - ALDILA’ - IN MORTE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA - AL BEATO PADRE PIO - PREGHIERA - ALL’ANGELO  CUSTODE - LA BENEDIZIONE DEL MARE A FIUMICINO - GIOVANNI  XXIII° - COLOMBE  E  CAMPANE - SANTA TERESA D'AVILA - SAN GIOVANNI BOSCO - LA CAMPANA DE L’AVEMARIA -
CARITA’ SPERANZA E FEDE - NOVELLA  AURORA - AI  COMUNICANDI - ESTASI - ALL’APOSTOLA D’AMORE - ORA ET LABORA - MARIA GORETTI  e   LUIGI GONZAGA - SAN GIUSEPPE - SANT’ANTONIO ABATE - SANTA  SCOLASTICA


IL CANTO  D’UN GIORNO FELICE

 

Gesù mio caro, amico mio sincero,

Tu oggi sei al mio animo vicino

E senti il canto trepido e giocondo

Che si dispiega abbracciando tutto il mondo.

 

Insieme a me migliaia di fanciulli

In questo istante scordano i trastulli

Per affrontar più nobili ideali

Ed accentrarli in un coro di preghiere.

 

Preghiere vere che sgorgano dal cuore

Per quella Grazia che oggi Tu mi doni

Fa che però giammai mi venga meno

E sappia guidarmi per un cammin sereno.

 

I miei pensieri e le mie capacità

Sian sempre portati alla fraternità

E ogni gesto sia ben ponderato

E mai tanto candor sia calpestato.

 

Questo io chiedo a Te, celeste Amico,

e con sincero accento Te lo dico:

“Stammi vicino non m’abbandonare

e la Tua Grazia non mi farà sbagliare.


 

 


COME NASCE UNA PREGHIERA

 

Un fior che sboccia

 dopo lunga cura

un arco in ciel

che placa la bufera.

 

Trillìo d’uccello

lieto di fra i rami

onda che fruscia

 lieve sulla riva.

 

Mani nemiche

che s’intreccian mute

nella gioia silente

del perdono…

 

E a queste dolci

immagini serene

s’allieta il core

e nasce una preghiera.
 


 

 

 


DIO VIVE NEL CREATO

 

Nel cielo immenso è Dio

nel mar profondo è Dio

 

Nel prato nel ruscello

sul monte nella valle

sempre dovunque è Dio.

 

Perché se in ciò non credi

tu t’inginocchi

e preghi?

 

No! Non vuoi dirlo a me

ma sai che Dio è con te

 

lo trovi nell’Amore

lo senti nel tuo cuore.
 


 

 

 


SOLITUDINE

 

Sono sola col mio cuore!

Ma il mio cuore non è solo…

È in compagnia

di tutto quello  che ama:

 

L’aria dolce della primavera

Il vento d’autunno fra i capelli

Il tepore di un focolare

Le onde del mare in un giorno d’estate

 

Il canto libero degli uccelli

Il profumo inebriante dei fiori

Il sorriso sereno dei bimbi

Una cara parola d’amore.

 

Ogni cosa mi parla

del Divino Creatore

unica compagnia

di ogni solitudine.
 


 

 


LUCE CELESTE

 

Nel chiaro del sole

nel buio lunare

c’è sempre una luce

che mai non scompare.

 

Dissipa ogni nube

rafforza ogni speme

con molta dolcezza

conforta il dolore.

 

S’irradia dall’alto

tien l’anime deste.

La Fede è la luce

la Luce celeste.

 


 

 

 

 


SABBIA

 

Grani di sabbia siamo

dispersi nel creato

credendoci immortali

nel mondo ci perdiamo.

 

Pensar dovremmo invece

che il compito divino

e quello sovrumano

di ritornare a Dio.

Lui ci prestò la vita

a tempo indefinito

 un giorno d’improvviso

ce la richiederà.

Cerchiamo quindi ognora

di prepararci a questo

tenendo chiaro e netto

ogni nostro pensiero.

E’ solo in questo modo

che avremo il Paradiso.

Lassù qualsiasi nodo

si scioglierà in sorriso.
 


 

 


LA CAMPANA DELL’AVEMARIA

 

la campana che suona
alla sera apre il core
ed invita a pregare

La preghiera che sale
alle labbra è rivolta
a un’immagine Santa

ch’è presente sul
mistico Altare.

Dolce Madre,
dall’occhi suadenti

Guarda tu
tante misere genti

Dona loro
conforto a dovizia
e  placa

un po’ della loro
mestizia

Tu, Regina del cielo
e del mondo.

Quando il suono
pacato e argentino

Si diffonde per campi
e città

dona l’ora più tenera
e mesta

che per tutti è un invito
a sperare

e la prece ci sa
consolare.
 


 

 


LA GIOIA DELLA VITA

 

Giunge la primavera

con tutti i suoi colori

ed i suoi doni caldi

d’amore e di profumi.

Il mondo è tutto in fiore

il sangue scorre ardente

ogni cuore sospira

sognando soavemente.

Palpita nuova vita

si ridesta ogni speme

la natura ricanta

inviando una prece.

L’invocazione a Dio

delle sue creature

s’affida al grande Amore

ed alla protezione

della Sua mano buona

ringraziandoLo ancora

per la Sua gran bontà.

sapendo che chi crede

 

aiuto troverà

poiché chi al mondo vive

con fede e carità

godrà sicuramente

 

la Sua felicità.
 


 

 

 


A   SAN  FRANCESCO DI ASSISI

 

Santo Francesco

povero e pietoso

fratello della terra

d’acqua e cielo.

Parlavi Tu agli uccelli

e a tutti i cuori

dando l’esempio

di grande umiltà.

 

Quella dolce preghiera

francescana

ancor conquista

l’anima cristiana.

Pregando si ritrova

fresco e puro

quel sentimento

di fraternità

 

Che sempre hai predicato

con fervore

dando l’esempio

di grande umanità.

Ed il cristiano

non temerà la morte

se mai avrà imprecato

alla sua sorte.
 


 

 

 

 


ASSISI  DELLA PACE

 

Assisi mesta , Assisi francescana,

paese di preghiera e di perdono!

Tu che ispirasti Santi d’ogni terra

ancora ispiri e sai acquietare i buoni.

 

I canti tuoi sì mistici e eloquienti

sanno donar conforto e rincuorare.

Tu sola brilli ancora come un faro

da cui sprigiona il più caldo richiamo.

 

In te si sono accese le speranze

che pace si concluda sui tuoi altari

ove dal quotidiano salmodiare

provenga a tutti un vivo incitamento

concretizzato in questo ammonimento:

“Chi vive bene è chi opera e lavora

ed ogni tanto sosti per pregare

anche per quelli che non sanno amare!”

 

Se tutta l’umanità si saprà unire

senza farsi alienare da passioni

ma stretta solo in pia corale prece

sarà da sola l’artefice di Pace.

 


 

 

 


LA SANTA DELLE ROSE

 

Dorme una Santa dentro l’urna antica

ed un cancello protegge il suo riposo

a sinistra della chiesa nel suo altare

lucente di candele sempre accese.

 

Quale emozione nell’ammirar la fede

di oranti genuflessi suoi fedeli

imploranti il suo aiuto generoso!

 

Santa Rita la santa delle rose

pare donare a tutti il suo sorriso

con le falangi unite lunghe e bianche

prega per loro dei quali sa i dolori.

 

Anch’ella nella vita ne soffrì

e nei suoi lunghi anni assai pregò

e i patimenti più atroci sopportò.

 

Fiorirono le rose al suo trapasso

ed anche la sua vita fu un profumo

il più soave e grato e generoso

che sparse attorno con la sua bontà.

 

Nel venerar le spoglie torna il pianto

perché chi soffre in Lei ritrova il volto

della sua propria madre venerata

che pure ha avuta una vita sventurata.

 

Ora che sono insieme le due Sante

pregheranno pei figli il Paradiso

affinchè poi ciascuno si senta consolato

e d’impossibili “grazie” alfin gratificato.
 


 

 


L’IMMACOLATA

 

Immacolata Vergine

che volgi gli occhi al cielo

nel cuore

hai tanti miseri

che soffrono quaggiù.

 

Sei bella sei splendente

e sei per tutti Madre

perciò

ovunque Tu sei

la gioia ci sarà.

 

Un grazie affettuoso

spontaneo e gaudioso

vola

fino al tuo trono

da tutti venerato.

 

Niuna preghiera è vana

oh! Fulgida Madonna

con fede

e profondo amore

 ci rivolgiamo a Te.
 


 

 


ALDILA’

 

Il perché d’ogni cosa nascosta

ci sarà rivelato allorquando

noi saremo aldilà della vita.

 

Solo allor forse avremo

 visioni celesti

che svelando disegni supremi

ci diranno il perché del dolore

 d’ogni umana creatura vivente.

 

D’inesplicabili morti immature

e di lacrime amare

di speranze deluse

e di mali crudeli.

 

Tutto ha un fine nel mondo

e uno scopo preciso!

Molto spesso si piange

 su d’un fior troppo presto reciso

 

A noi sembra!…

Mentre  invece quel fiore

nell’istante preciso in cui cade

Già risorge e rivive nel cielo

 

effondendo un profumo

fragrante di vita celeste.

E fra canti d’angeliche schiere

sentirà che il suo posto più vero

 

è soltanto lassù.
 


 

 

 


IN MORTE DI MADRE TERESA

 DI CALCUTTA

 

Madre Teresa dove sei stasera?

Accanto a Dio nella più alta sfera!

 

Dall’alto guardi il monte e la riviera

e i miseri a cui desti l’anima intera.

 

Continuerai a seguirli con amore

alfine di alleviargli ogni dolore

 

e li consolerai dei loro affanni

come hai fatto quaggiù per lunghi anni.

 

Che solo Tu non disdegnavi il  volo

caritatevole dall’uno all’altro Polo.

 

Ed ora la Tua anima è contrita

che li hai accorati con la dipartita!

 

Essi t’invocano ancora e Tu li odi

mentre pregano e tessono Tue lodi.

 

Non li dimenticare Madre Santa

che pur aldilà la Tua pazienza è tanta.
 


 

 


AL BEATO PADRE PIO

 

Ebbe il cuore dilaniato

pur da Satana tentato

con il corpo martoriato

dalle stimmate piagato.

 

Dalla Chiesa fu osteggiato

ma Egli tutto ha sopportato

e ogni Grazia ha dispensato

alla gente che ha pregato.

 

Il Signore ora ha premiato

questo figlio che lo ha amato

e alla gloria lo ha chiamato.

 

Padre Pio beatificato

sarà ancor più venerato

pur da chi lo ha contestato.
 


 

 


PREGHIERA

 

La fiaccola eterna

che aiuta e sostiene

è solo la Fede

che dall’alto ci viene.

 

Il Padre celeste

che aiuta e consola

è nella preghiera

che conforto ci reca.

 

Ci dona la forza

per giungere a mete

più alte e più degne

che danno mercede.

 

Oh! Anime afflitte

pregate serene

l’aiuto Divino

ci è sempre vicino.

 

Giammai disperare

ma sempre sperare

perché tutt’un tratto

finisce il soffrire.

 


 

 


ALL’ANGELO  CUSTODE

 

Un Angelo Custode

ci sta accanto

e sa come aiutarci

ogni momento.

 

Ci fa chiarezza

quando siamo incerti

e c’indica le mete

più importanti.

 

La Sua presenza

è vivida e lampante

ed al suo sprone

siam riconoscenti.
 


 

 


LA BENEDIZIONE DEL MARE

A FIUMICINO

 

Lungo il molo c’è folla in attesa

e nell’aria sentore di festa

sul canale una fila di barche

tutte lustre agghindate di fiori.

La Madonna del mare s’attende!

La fanfara gran musica espande.

 

Ad un tratto si sente un brusio

gli occhi guardano un punto…laggiù.

La paranza più bella già appare

ed in alto  nel punto più in vista

un’Immagine appare splendente

nella barca che scivola e va.

 

 La Signora d’azzurro adornata

sembra dire alla folla: Sperate!

E veemente un osanna  s’eleva .

 

In ginocchio son tutti i presenti

mentre ognuno gli affida il suo cuore

con un gran sentimento d’Amore.
 


 

 


GIOVANNI  XXIII°

 

Il mondo s’è inchinato riverente

alle sue doti ed alle sue virtù

col suo sorriso semplice e cordiale

sapeva conquistar l’altrui fiducia.

 

La parola suadente e ognor bonaria

dava consigli per la pace e il bene.

 

Per questi scopi prodigò la vita

desiderando tutti affratellare

Cinesi indiani russi e musulmani

 

Tutti per lui ugualmente eran cristiani .

Modesto pur nel fasto della gloria

la pace universale era sua meta

 

funestata dal mal che non perdona.

E l’agonia straziante e dolorosa

Lui sopportò con fede e con amore

 

qual fosse sacrificio sull’altare

da offrire al cielo per l’umanità

 

Con la sua vita esempio di bontà

il Papa della Pace rimarrà. 
 


 

 


COLOMBE  E  CAMPANE
 

Tante colombe accanto a un campanile

volavano nel cielo spensierate

il loro nido stava sotto il tetto

e le scuoteva il suono di campane.

Dapprima se ne stavano spaurite

credendo quei rintocchi fastidiosi

ma col passar del tempo ogni rintocco

divenne amico a ogni colomba azzurra.

C’era il din don solenne del campano

e il tocco argentino della campanella

quello scandito funebre e solenne

e l’altro martellante del raduno.

Il lieto scampanio dell’allegria

faceva divertire ogni bambino.

 

Ciascuno di quei suoni il suo messaggio

che le campane sapevano parlare

e le colombe impararono a ascoltare.

 


 

 


SANTA TERESA D'AVILA

 

Giovane Donna

 nata già ispirata

entro i tuoi occhi

vi restò il candore

e la tua mente

piena di splendore

pensieri eccelsi

per tutti ha elaborati.

 

Col magico Tuo esempio

hai consigliato

di non smarrire

il fulgido sentiero

e pure chi è caduto

s'è rialzato

per la fiducia

che ha riposto in te.

 

La tua preghiera

santa ed ispirata

persino la jattura

ha dileguata.

Patrona di missioni

sei restata

e la cristianità

legata è a te.
 


 

 


SAN GIOVANNI BOSCO

 

Al bene dei ragazzi

Consacrato

Per questo scopo

Tutto ti sei dato.

Ricreatori adatti

Hai costruito

E il tuo fervore

Fu colmo d'amore.

Orfani e abbandonati

Sempre attorno

Tu l'hai educati

Con serenità

Donando le nozioni

In allegria

Finché inseriti

Nella società

Ti han reso onore

Col  comportamento

Che mai ha scordato

Il grande insegnamento.
 


 

 


LA CAMPANA DE

L’AVEMARIA

 

La campana che suona alla sera

apre il core ed invita a pregare

la preghiera che sale alle labbra

è rivolta a un’immagine santa

ch’è presente sul mistico Altare.

 

Dolce Madre, dall’occhi suadenti

guarda tu tante misere genti

dona loro conforto a dovizia

placa un po’ della loro mestizia

Tu, Regina del cielo e del mondo.

 

Quando il suono pacato e argentino

si diffonde per campi e città

dona l’ora più tenera e mesta

che per tutti è un invito a sperare

e la prece ci sa consolare.
 


 

 


GIOVANNI PAOLO II
IL PAPA Dl
CARITA’ SPERANZA E FEDE

 

Dal trono designato dal Signore
Il Papa ha vegliato sulla umanità
E col messaggio della conversione
Sempre ha irradiata la Sua Carità.

L’età gravata da terreni affanni
Non arrestò la mente effervescente
E sempre anelò monti e amene valli
Che superava con ardite membra.

Or pellegrino non andrà pel mondo
Per proseguire l’opera prefissa
Che alle ostilità mai non soggiacque.

Pur l’Anno Giubilare fu occasione
Per rinsaldare i vincoli d’amore
Che seppe irradiare dando la Speranza.

Mantenne intatta la capacità
Di dialogare con la gioventù.
Con molta arguzia e con la mente acuta


Malgrado differenze di colore
Lui fra le genti volle fratellanza
Unite in un sol vincolo di Fede

 


 

 


NOVELLA  AURORA

 

L'umanità sia desta

nella novella aurora

e intoni la preghiera

più vera e più sincera

per dire al Nazareno

di non dimenticare

chi sempre in Lui confida

seguendo la Sua scia

ricolma di pietà.

 

Così fa il volontario

che a tutti si concede

elargendo quel bene

ai bisognosi in pene.

Negli umili si unifica

senza alcuna  mercede

ma solo per pietà

perché ha scoperto il seme

della fraternità.
 


 

 


AI  COMUNICANDI

 

La  Fede che s’impara

alla Dottrina

è assai profonda

e tiene netto il cuore

 

ed oggi voi ragazzi

al bianco Altare

vi siete accostati

col più gran fervore

 

Gesù che vi ama

avrà molto graditi

i tanti bei fioretti

a Lui  inviati

 

e vi darà le Grazie

che chiedete

per farvi proseguire

forti e buoni.

 

Quell’alto aiuto

mai vi mancherà

se la preghiera

vi accompagnerà.
 


 

 


ESTASI

Se volgo il guardo al cielo
dal cor sfugge un sospiro

le mani giunte al seno
in gesto di preghiera

il labbro piano piano
dischiuso in un sorriso.

Immobile nel tempo
vorrei restar così

senza più affanni in core
né desideri arcani

veder solo l’azzurro
e in estasi restare.

 


 

 


ALL’APOSTOLA D’AMORE

E’ balsamo cordiale che dà vita
Oh! Volontaria amica, la parola
che tu regali a chi soffre e dispera
pensando che ha una sorte troppo dura.

Ma a te chi pensa, cara e dolce Ancella?
Fortuna che per te la vita è bella !
Anche se non sei aliena dai dolori
col tuo spirto gentil li cacci fuori

perché pensare a te non puoi davvero
persino se il tuo cielo è fosco e nero
a chi di pianto ha il volto tutto intriso
lo asciughi col conforto e col sorriso.



 

 


ORA ET LABORA

 

 Questa la prima Regola

di Santo Benedetto

che in  tutta la sua vita

gloriosa predicò.

 

Da Norcia la Dottrina

pel mondo s’irradiò

e con la fede fervida

tante Abbazie fondò.

 

Sorse Montecassino

che fu pietra miliare

e altri  Santi  Monaci

a esempio suo formò.

 

Predilesse le rondini

i poveri ed i malati

e per tanti scomunicati

sempre si prodigò.

 

Benedettini ovunque

s’incontrano  pel mondo

che danno grande esempio

di forza e volontà.

 

Perché quello che aiuta

in ogni società

è vivere con regole

precise e in umiltà.

 

Il laborioso Monaco

da tutti  celebrato.

Patrono dell’Europa

nel tempo è diventato.

 

 


MARIA GORETTI  e   LUIGI GONZAGA

I  SANTI  GIOVANETTI

 

 Nascesti povera… piccola Maria

Ma  pure  fosti sulla giusta via

Dimostrandoti  volenterosa e pia

Eppur peristi per una mano ria

 

Luigi nato in mezzo alla ricchezza

Non conobbe mai grande allegrezza

Lui si estraniava  nella meditazione

Trovando conforto nella riflessione.

 

Fanciulli diversi per educazione

Ma educati nella religione

Che i giusti principi gl’insegnò

E nessuno dei due mai li scordò.

 

La loro esistenza breve eppur matura

È come un faro che nel tempo dura

Mostrando a tanta mera gioventù

 

Che i valori che danno molto di più

Sono quelli  ispirati al bello e al buono

Che all’esistenza danno il giusto tono.


 


SAN GIUSEPPE

L’ARTIGIANO

 

San Giuseppe fosti scelto 

Come padre di Gesù

Ed al piccolo insegnasti

Una vita di virtù

 

Fosti Padre putativo

Ma nei doveri sempre attivo

E da povero artigiano

Il lavoro hai avuto caro

 

Or nel mondo sei additato

Come il Padre più dotato

Che da tutti è venerato .

 

E da Patrono  festeggiato

Sia in Italia che in Perù.


 


SANT’ANTONIO ABATE

 

 Da tempo immemorabile

sei amato dalle genti

perché protagonista

di prodigiosi eventi

Miracoli visibili

su genti ed animali

t’han reso taumaturgo

e tale sei restato.

 

Persino il maialino

che d’un subito hai sanato

t’è diventato amico

e ognora t’ha seguito

Così che la tua immagine

 fissata nella storia

è quella d’un Abate

col saio e senza boria.


 


SANTA  SCOLASTICA

 

Sorella di carità

E di compagnia

Vivesti pudìca

nella retta via

 

Giovane ancora

Fosti consacrata

E ad aiutare tutti

Eri portata.

 

Ogni anno Benedetto

T’incontrava

E il tempo per parlare

Non bastava

 

Saggia virtuosa e onesta

Sei restata 

E come colomba in cielo

Sei volata.