Parole antiche

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PAROLE  ANTICHE - LA SETTIMANA SANTA - GUARDANDO IN ALTO - IL NIDO VUOTO - SPAZZACAMINO - COSA E’ RESTATO? - SERENO  VARIABILE
IL MERLO - VERSI IN BICICLETTA - BUON  COMPLEANNO L I L I A N A - SIGNORA BUONUMORE - ALL’AMICA  POETESSA - IL GAZEBO - MALANDRINO  O CAVALIERE ? - E’ RITORNATA  LA SANTA PASQUA - ARGO GATTO FEDELE - AMICA RADIOFONICA - NON C’E’ PAUSA NELLA CASA - A MAMMA  ROSINA
MARIA  ROSELLINA BIANCA - DOVERE E AMORE - FELICITA' D'UN NULLA


PAROLE  ANTICHE

 

Mi giunge da lontano

un canto  familiare…

racchiude le speranze

d’un cuore sognatore.

 

Parla di dolci baci

carezze  e serenate

di un Principe che giunge

da un paese lontano.

 

Quel canto ch’è sbocciato

tra voli di farfalle

ammirando la luna

fra mille e mille stelle

 

racchiude un sogno ardente

seppure inconsistente

di un cuore adolescente

che inconsapevolmente

 

crede che le sue favole

si attuino veramente.

Più tardi con le rughe

 

quel canto evanescente

soltanto a ripensarlo

fa solo male al cuore

 

e assai più chiaramente

capisce che la chimera

nacque proprio dal niente.

 


LA SETTIMANA SANTA

 

 La settimana Santa

induce alla preghiera

meditando sul fatto

che dio morì per noi.

 

Ripassa così la mente

triboli e persecuzioni

che resero assai tristi

gli anni del Redentore.

 

Si rinnova ogni anno

della Fede la tensione

e con l’Altissimo siamo

in perpetua comunione.-

 

Proponiamoci quindi

di essere veri cristiani

per meritare un briciolo

del suo Divino amore.


 


GUARDANDO IN ALTO

 

 Alzando gli occhi al cielo

mi perdo nell’azzurro

guardando così in alto

il mondo scorderò.

 

Trasportando il mio spirto

lontano dal clamore

lassù vicino a Dio

esulto con amore.

 

Quando tristezze e pene

tumultano nel petto

volgendo in alto il guardo

traggo consolazione.

 

Seppure son rinchiusa

in una torre scura

vedo nuvole rosa

aliare attorno a me.

 

Se non potrò volare

e mai neppur viaggiare

andrò col mio pensiero

framezzo al cielo blu.


 


IL NIDO VUOTO

 

Ritorna oh! Mamma

gioia infinita

torna al mio cuore

torna al tuo nido.

 

Ora esso è triste

squallido e muto

tutti cerchiamo

invano Te.

 

Mamma regina

della tua casa

così mutata

senza di Te.

 

Mamma!

 

 Fra gli Angeli

ora sei tu

e la mia voce

non  odi più.

 


SPAZZACAMINO

 

 Spazzacamino che un tempo girava

e la sua opera a tutti offriva

del lavoro suo ingrato soffriva

e di molti guai spesso pativa.

 

Quando nel tempo andato

Lanciava il suo richiamo

tanto accorato e  sozzo …

forse era un singhiozzo ?

 

Alla sua pelle di nerofumo

il  poco sapone mai non bastava

per riportare la pelle pulita.

 

e ai suoi polmoni non arrivava

neanche un po’ d’aria sterilizzata

e lui sì magro umile e oscuro

 

aveva un mestiere sì disgraziato

che dava il rimpianto di essere nato.


 


COSA E’ RESTATO?

 

 Dov’ è la prima stella

che ammirai

a cui il mio primo verso

dedicai?

 

Dov’è la prima bianca

margherita

che col cuore in tumulto

interrogai?

 

Dov’è la  prima danza

di fanciulla

che con ingenuità sola

eseguii?

 

Dov’è la< prima lacrima

d’amore

che incredula e intristita

io versai?

 

Di queste cose…

e stella  e  e fiore …e danza

resta soltanto

una cupa rimembranza

 

Ma di  quel pianto dolente

e sconsolato

l’eco  della prima lacrima

è restato.


 


SERENO  VARIABILE

 

Cielo turchino

dietro l’orizzonte

tu promettevi gioie

a non finire.

 

Ma fu soltanto

un alba assai bugiarda

che diede inizio

a un giorno sconosciuto.

 

L’alba serena

scomparì assai presto

e in  breve quel turchino

scomparì…

 

Si ritirò fra nuvole

ed foschie

tramutando ad un tratto

l’orizzonte

 

da una alba chiara

al più oscuro dei

tramonti.

 


IL MERLO

 

 Oh! Merlo che mi vieni

a rallegrare

e da tant’anni torni

al mio balcone

 

quest’anno ti sei fatto

accompagnare

dalla merlotta e avete

fatto il  nido

 

sotto la gronda  accanto

al mio camino.

Per  me che vivo sola

e sogno assai

 

è come avessi meco

il mio pulcino

che va girando il mondo

e m’è lontano.

 

Con te son ritornati

 i miei sorrisi

e l’ innamorato trillo

 

del tuo canto

saprà arrestare il mio

copioso pianto.

 


VERSI IN BICICLETTA 

 

 Un diario elaborato in bicicletta

porta il ricordo di antiche pedalate

fra la natura in fiore che incantava.

 

Nel ritrovarlo l'animo ha esultato

poiché le sane gioie ha ritrovate

d'un limpido ruscello, un prato in fiore

 

e un improvviso verso appassionato

da dedicare , puro, al primo amore.

Il vecchio diario appena ritrovato

 

riporta l'eco d'antiche serenate...

Così trascorse una stagione intera

E fu soltanto una gioia passeggera.

 


BUON  COMPLEANNO
L I L I A N A

 

Tanti auguri a mia sorella

che col tempo è ancora bella

lei sta sempre là in cucina

e bei piatti vi combina

 

Sale e scende per la spesa

e coi gatti fa le fusa

si riposa poi nel letto

e si legge un bel libretto.

 

Se ci scappa va in campagna

e del tempo non si lagna

perché ama la natura

e si bea dell’aria pura

 

con i suoi cioccolatini

i legumi e i confettini

e ogni dieci di gennaio

compie un altro compleanno.

 


SIGNORA BUONUMORE

 

 Gli auguri che mi partono dal cuore

sono  per una donna sempre in fiore

che con la voce calda e suadente

sull’onda modulata è ognor presente.

 

Signora buonumore l’ho chiamata

e credo sia un’immagine azzeccata

perché lei sa vincere ogni guerra

ed ama la gente di qualunque terra.

 

La sua dimora è aperta ai tanti amici

e questo è il modo per vivere felici

donando con garbo e semplicità

la sua amicizia fatta di bontà.


 


ALL’AMICA  POETESSA

 

Con il tuo affetto vivido e sincero

sempre tu plachi i duoli della gente

perché la tua  parola  penetrante

diviene sull’istante affascinante.

 

Sai dare gioia comprensione e amore

e sull’istante sai rigenerare

chi è affranto e non ha voglia di lottare.

 

Sei nata come me in un triste mese

ma attorno a noi ci sono sempre rose

che sono tutte profumate e belle

 

e a sera sospiriamo con le stelle

che c’ispirano le più liete novelle

da dedicare alle anime sorelle.


 


IL GAZEBO

 

Nel giardino v’è un gazebo

assai piccolo e vezzoso

che nel fresco dell’estate

contornato è di verzura.

 

Sul sedile accomodata

una fresca giovincella

sta leggendo una novella

che la tiene concentrata.

 

Non s’accorge la fanciulla

che da lungi vien guardata

da due occhi innamorati

che la fissano estasiati.

 

Quanto è giovane carina

quella casta signorina !

Ma dal libro è così avvinta

che lui resta a spasimare.


 


MALANDRINO  O CAVALIERE ?

 

Lo chiamano Cavaliere Malandrino

dal suo fare di ragazzo birichino

che s’elettrizza per  una canzone

o per una poesia piena d’amore.

 

Ama tutte le donne brutte e belle

e le conquista col sole e con le stelle

quando declama con foga appassionata

tanto l’ammirazione o una trovata.

 

Sa comportarsi d’antico Moschettiere

per dimostrare d’esser Cavaliere,

estroso e gaio al pari d’un giullare

è sempre  attivo e tutto lui sa fare.

 

Dice freddure e pure cose pie

senza scoprire le sue batterie

di tutti è amico e sa tutti trattare

per questo poi da tutti si fa amare.


 


E’ RITORNATA  LA SANTA PASQUA

 

 E’ primavera e Pasqua è ritornata

e ogni cuore è pronto alla preghiera

anche se ogni alma è esacerbata

l’invocazione è sempre veritiera.

 

Vorremmo che il messaggio più sincero

ripercorresse il mondo tutto intero

interrompendo il serpeggiar del male

perché è soltanto questo ciò che vale.

 

Non c’è ricchezza e gloria sfolgorante

che dia salute e gioia ogni viandante

ma solo l’assenza d’ansia e di veleno

può regalare un vivere sereno.

 

Chiediamolo perciò tutti a gran voce

perché questo ci doni il Cristo in croce

e in questa bella Pasqua rinnovata

tutta l’umanità sia rallegrata.

 


ARGO GATTO FEDELE

 

 Argo di casa il gatto

è svelto e portentoso

ed molto geloso

perfino del suo piatto.

 

Ha l’occhio penetrante

tigrato a perfezione

altero nel sembiante

d’antica tradizione .

 

D’indole mansueta

con chi conosce e ama

guardingo e un po’ sospetto

se fiuta un discoletto.

 

Passeggia con sussiego

per smaltire il pranzetto

poi si acciambella esausto

magari sotto al letto.

 

Ma se qualcuno tarda

talvolta a rincasare

per Argo sono guai

non riesce a riposare.

 


AMICA RADIOFONICA

 

Amica radiofonica

che ascolto ogni mattina

e chiedi molto allegra

una gaia canzoncina.

 

A volte però avverto

la voce che s’incrina

perché t’è giunta languida

una ballata antica.

 

S’affollano i ricordi

su quel canto d’allora

e ti rivedi languida

mentre un bacio ti sfiora.

 

Ritorni un po’ romantica

mia cara dolce signora

e in un istante tornano

le fantasie d’allora.

 


NON C’E’ PAUSA NELLA CASA

 

 La signora indaffarata

alla casa sta attaccata

e vi passa lunghe ore

strofinando con ardore.

 

Nel passato ormai lontano

tutto il suo coordinato

stava lì sempre aggiornato

 

perché aveva cameriere

sempre pronte al suo volere

mentre adesso lavorando

il suo tempo  è  miserando

 

perché ormai la servitù

non si trova proprio più

e decide a far da sé

 

faticando anche per tre

fino a che giunge la notte

e la Signora ha l’ossa rotte.

 


A MAMMA  ROSINA

 

In questi tempi così inquinati

abbiamo bisogno di certificati

per acquistare i nostri alimenti

ed consumarli sereni e contenti

 

Nell’esercizio di Mamma Rosina

c’è pesce fresco di sera e mattina

che messo in vista in ogni cesta

alletta tutti e oguno s’appressa

 

e la padrona mamma Rosina

manda un richiamo allegra e carina

mentre che intorno l’odore di mare

invita i clienti a entrare e comprare.


 


MARIA  ROSELLINA BIANCA

 

Un petalo di rosa m’è arrivato,

me l’ha recato un’eco di canzone

con un messaggio pieno d’emozione:

 

“A te cara poetessa l’ho inviato

per esternarti tutto il mio calore

tienilo per ricordo e pensa a me.”

 

Vi ho posto un bacio tenero e devoto

e l’ho riposto  nel breviario antico.

Nel mentre ho visto te fra le tue rose.

 

che sono rigogliose e colorate

ma tu fra loro  la più profumata

candida Rosellina sensitiva

 

che ami la natura coi suoi doni:

dal sole che ti bacia la mattina

al Cocorito che t’offre la zampina

 

alla  famiglia tutta che ti attornia

all’Amicizia calda che ti apprezza

e che hai formata con la tua armonia.


 

DOVERE e AMORE

Al di qua della soglia
che non posso varcare
dove urla il dolore
dove piange il mio cuore.
Io devo restare!

Non voglio sentire i richiami
non voglio guardare altri cieli
non debbo scordare il dovere
che pur mi fa tanto patire.
Io devo restare!

Ho una grande croce
e la devo portare
pesante crudele inumana
non la posso ignorare.
Io devo restare!

Sia pur faticosa
la devo tenere
e solo l’amore
mi può sostenere.
Io devo restare!

Almeno potessi volare
ma il corpo non si sa staccare
da questi mattoni di neve
che gelano pure i pensieri.
Io devo restare!

E la preghiera
mi aiuta a sperare
col grande dovere
ch’ancor mi sostiene.
Si! Io devo restare!


 

 

FELICITA’ D’UN NULLA

Sedile all’ombra sotto il pergolato
all’angolo del parco addormentato
gli alberi attorno danno ancor frescura
ma lei più non attende nell’aurora.
Lungi è quel tempo!
Ma resta imbalsamato
da ricordanze liete assai tenaci
fatte di ritornelli e corse e giuochi
legati tutti alle fanciulle amate.
Occhi sereni e serici capelli
di dolci Fate e candide Madonne
pure nei modi e d’ingenui sentimenti
appresi dagli esempi dei parenti.
Tremava il core solo nel mirarci...
chè già esulava dalle convenienze
l’attesa breve, là, nel pergolato.
Nivea ingenuità del vecchio stampo
che ci rendeva l’animo esultante!
Come paragonarla al tempo odierno?
Dov’è la pudicizia e il rossore
che imporporava le gote adolescenti?
E i piccoli biglietti arrotolati
contenenti messaggi smozzicati
per quel tempo audaci e impertinenti?
Sono ricordi veri o solo fantasmi amati?

Sì! Sono ricordi di palpiti gentili
di nulla fatti… solo di pensieri :
Felicità d’un nulla… solamente!

 

LA SETTIMANA SANTA

La settimana Santa
induce alla preghiera
meditando sul fatto
che Lui morì per noi.

Ripassa indi la mente
triboli e persecuzioni
che resero assai tristi
i giorni del Redentore.

Ogni anno si rinnova
della Fede la tensione
e con l’Altissimo siamo
in perfetta Comunione.-

Proponiamoci adunque
d’esser buoni cristiani
vivendo i Suoi Comandi
e diffondendo il bene

Solo così ogni cuore
sarà poi meritevole
dell’ alta Protezione
e in pace potrà gioire

del Suo Divino Amore.