Ricordando Marcello

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VIAGGIO  ETERNO - TRISTEZZA D’UN FIORE - DUE ANNI - SPERANZA  BUGIARDA - LONTANO E PUR VICINO - SOSPIRANDO - CINQUE ANNI - PIOVE 
PIETRA  TOMBALE - LA  FESTA - SEI  ANNI - GUARDO E PENSO - SETTE ANNI - CON GLI OCCHI DEL PENSIERO - OTTO  ANNI - NOVE ANNI - L’ADDIO
SU QUALE STELLA?  


RICORDANDOTI

 

 Ti  pensiamo!

Giorno e notte

 ti pensiamo e ricordiamo

tutti i tuoi momenti

 

poi …il pianto ci fa velo

e più non la vediamo

l’immagine tua bianca

alla parete.

 

ma nella mente

tutto è lì presente

e ricordiamo…

la tua prestanza

 

e il vivido pensiero.

L’aperto tuo sorriso

sì cordiale.

 

la pronta intelligenza

e il tuo parlare

dello scibile intero.

 

Credevi nei tuoi mezzi

e prodigavi ogni tua forza

pur di  ben riuscire.

 

E proprio tutto questo

t’ha perduto!

Di tutto quel tuo fare

 

anzi strafare…

cosa rimane?Solo ricordi

qui nel nostro cuore. 

 


VIAGGIO  ETERNO 

 

Lassù te ne sei andato

Amore mio

e la tua voce gaia

più  non odo.

E’ stato come un vento

di bufera

che tutto spazza via

senza pietà.

 

Innumeri le volte

che sei andato

ma sempre ritornavi

accanto a me.

Purtroppo questo

È un viaggio senza fine

che presso me

non ti riporterà.

 

Sarà ben presto

il tempo del mio viaggio

e sarò io a ritrovare te.

Vorrei trovarti là

sopra un bel poggio

a tender la tua mano

verso me.

 


TRISTEZZA D’UN FIORE

 

 Un dono che mi fece

Gran piacere

fu l’orchidea

entro una nube rosa

ove spiccava  una scritta

delicata spiccata da grafia

semplice e schietta:

 

“ Mamma,

con il mio affetto

più devoto

perché soltanto tu

sai regalare

l’amore più sincero

e più profondo

ed io di questo

ti ringrazio tanto”

 

Il fior presto appassì

nel suo bicchiere…

Ma quel biglietto ancor

ce l’ho qui accanto

e erto più di me

vivrà nel tempo

ed io lo guardo …

e torna quel momento.

 
 


DUE ANNI

 

 Due anni son trascorsi

da quel giorno

che il nostro cuore

venne lacerato.

Giorno funesto

che mai scorderemo.

 

No v’è momento

che non sei con noi

e nel ricordo

ci appari come un tempo

quando scherzavi

ed eri sempre gaio

e tutti sbalordivi

col tuo ingegno.

 

Ma troppo breve

è stato il tuo soggiorno

su questa terra ingrata

e deludente

ed il ricordo non basta

ad appagare

dei genitori il desiderio

ardente

 

di riascoltare allegro

il tuo saluto

quando giungevi

inaspettatamente.

…………………..

e da due anni

ti aspettiamo sempre.

 


SPERANZA  BUGIARDA

 

 Avevi la speranza

Sempre teco

Su d’essa vi forgiavi

I tuoi pensieri.

 

Ma non sapevi…no

Non lo sapevi

Quanto tale speranza

Fosse vana.

 

Bugiarda e infida

Fu quella speranza

Che ti condusse

All’ultima dimora.

 

Tu teco ancor

Nell’ultimo pensiero

E immortalò

Quell’ultimo minuto.

 


LONTANO E PUR VICINO

 

E’ tornato mondato

Lo sguardo chiaro e amato

or che fra  stelle e cieli

non l’offuscano più veli.

 

Lungo è l’amaro tempo

trascorso dal dì nefasto

che nulla può consolare

si rinunzia anche a parlare.

 

Meglio  meglio tacere

e stare ad osservare

quel ch’è meglio vedere-

 

Si giunge così a scoprire

che poco ha ricevuto

chi ha pianto e tanto penato.

 

Colui che su è volato

tutto di sé ha donato

ed ora Egli ha ottenuto

 

che per la figlia amata

il peggio sia passato

perché seppur lontano

 

ora  l’è  più vicino

e proteggerla potrà

da ogni avversità.


 


TRE ANNI 

 

Tristi e angosciosi

Son trascorsi gli anni

Ed il pensiero mio

Rivanga il tempo:

 

l’irrequietezza tua

franca e vitale

era lo sprint più logico

e normale

 

che ti spronava

nel tuo pronto agire

che pure a sogni

astrusi ed irreali

 

dava sempre una forma

assai concreta

e quando il fato avverso

t’ha  involato

 

di tal vivezza nulla più

è restato

tranne il ricordo

sempre triste e amaro.

 

Inesorabile  scorre

ogni mia ora

e l’anima d’allegrezza

resta avara.


 


SOSPIRANDO 

 

Io vado sospirando

ad un pensiero

che mi sconvolge

l’anima sovente

 

Rimuginando sola

mi arrovello

per com’è stato

l’ultimo tuo giorno.

 

Conoscere vorrei

il preciso istante

che il filo della vita

t’ha stroncato

 

e t’ha privato

dell’immensa forza

che tante volte

t’ha resuscitato,

 

Parevi indistruttibile…

Parevi!  Invece la tua forza

l’ha carpita la Nemesi crudele

all’improvviso.

 

Ma cos’è stato ?

Dimmi …cos’è stato

quel tristo giorno  a dirti :-

Ormai è finita?

 


CINQUE ANNI 

 

Cinque anni

e presso me ti sento ancora

col tuo sembiante

ardito e volitivo.

 

Di te rammento tutto

ogni tuo gesto

semplici frasi

e i molti tuoi pensieri-

 

Ne avevi tanti

tutti grandiosi e belli!

A molti hai dato vita

ed altri ancora

 

ne avresti realizzati

in avvenire,

E forse è questo

che  t’ha logorato…

 

L’assiduo impegno

e il tuo poco riposo

e nel tuo piccolo spazio

ti creavi un mondo.

 

Un giorno forse

se tu rivivrai

nella mente di un genio

tornerai.


 


PIOVE 

 

…e la pioggia bagna

il tuo sepolcro

ed ogni goccia d’acqua

par sgorgare dal mio dolore

che non si vuol placare.

 

Figlio mio amato

che  ti sei sottratto

così d’un tratto

inaspettatamente

alle precarie esperienze della vita.

 

Seppure ogni tuo giorno

fu assai ingrato

questa  esistenza

tu l’amavi assai…

Tanto l’amavi!

 

Te ne privò il destino

tristo assai  che in poche ore

da noi scomparso sei

ed io di ciò  non mi consolerò

giammai.


 


PIETRA  TOMBALE 

 

La pietra in travertino

che ricopre

di chi si è amato

le adorate spoglie

è immensa e dura

come una fortezza

 

l’acqua la bagna

e il sole poi l’asciuga

ornai per sempre

per l’eternità…

Di fiori è adorna

e appare tanto gaia.

 

fa uccelli cinguettanti

in mezzo al prato.

Ma l’occhio non s’asciuga

e il labbro trema

mentre una prece s’alza

verso il cielo

 

e all’Anima adorata

s’accompagna.

Ma nulla mai potrà

calmare il solco

lasciato dal dolor

di chi è sepolto.


 


LA  FESTA 

 

Sono andata ad una festa

che m’ha un poco rallegrata.

V’ho trovata tanta gente

conosciuta e pure amata:

figli   zii   nuore  e nipoti

tutti gai e sorridenti

che mi han fatta ritornare

ai miei anni più splendenti.

Quanta gioia in quel festino

dedicato ai familiari!

 

Ma una nota molto amara

me l’ha data tristemente

solo Quello che mancava

e la bocca …per la forma

dimostrava che rideva

mentre l’anima piangeva.


 


SEI  ANNI 

 

Spina dolente

che  sei conficcata

dentro il mio cuore

per farlo copiosamente

sanguinare.

 

Tu l’hai trafitto

come un tradimento

lo fai dolente

e lo consumi

come tarlo infido.

 

Sei anni di rimpianto

e di tormento

senza trovar motivo

per campare

e l’esistenza scorre

sempre uguale.


 


GUARDO E PENSO 

 

I miei più cari estinti

immobili effigiati

sulla  parete bianca

che sembra un sacro altare

 

Mi sono sempre accanto

di notte a mane  a sera

e nel passargli accanto

invio loro una preghiera.

 

Mi sembra che ciascuno

dall’alto mi sorrida

seguendo i miei lavori

intuendo i  miei pensieri.

 

Le rimembranze belle

a tutti le rivolgo

e del dolor che lasciano

neppure più m’accorgo…

 

N’è intriso ogni mio atto

e ogni mio pensiero

e crudo fanno il distacco

da loro sì adorati.

 

Ad essi penso indarno

me ne straripa il core

di non poter purtroppo

nessuno più abbracciare.


 


SETTE ANNI 

 

Piovosa sera

d’un autunno mite

appelli urgenti

brevi ed accorati…

 

Corremmo tutti

al triste capezzale

mentre la notte

copriva tutta Roma

 

Si spensero le stelle

assieme a Lui

e nulla più ci riportò

il chiarore

 

né riportò lo sguardo suo

sereno

e maledii per sempre

quella data

 

che m’involò la creatura

amata

e sette sono gli anni

di preghiera

 

e sempre sette

senza averlo accanto

trascorsi tutti

nel ripensamento

 

fra pianto e desiderio

acuto e vivo

d’accarezzargli l capo

come un tempo.

 


CON GLI OCCHI DEL PENSIERO 

 

Con gli occhi del pensiero

rivedo il mio bambino

col  capo tutto biondo

lo sguardo birichino.

 

Amava disegnare

le favole ascoltare

fischiettare agli uccelli

e poi contar le stelle.

 

Fu breve il suo percorso

su questa terra ingrata

non  conosceva ostacoli

e neppure pericoli.

 

In ciò che organizzava

nessuno lo fermava

affrontando con fermezza

qualunque dura prova.

 

Ma non servì coraggio

per l’ultima …più cruda!

 

Eppure da piccino

era sereno e gaio

nessuno ne previde

quel suo lungo calvario.!

 

 Amava le mie rime

ed anche ne componeva

così all’istante a braccio

che quasi mi confondeva.

 

Malgrado la forza innata

ben presto mi lasciò

e con gli occhi del pensiero

ormai lo rivedrò.


 


OTTO  ANNI 

 

Otto anni son trascorsi

nel dolore

ed io non faccio altro

che pensare

al mio ragazzo

che un dì vidi sparire

nel volgere di poche ore

all’imbrunire.

 

Io me lo vedo accanto

nel pregare

e sempre sorridente

mentre dice:

Mamma mia bella

smetti di penare

giacché quassù

finito è il mio soffrire

 

e  molto presto

mi verrai a trovare

e sempre accanto

mi potrai restare.

 


NOVE ANNI 

 

Nove anni !

Li ho sofferti uno ad uno

dacché il mio  sguardo

non t’ha più veduto.

 

Figlio adorato!

Figlio tanto amato!

Ti sento accanto

e par che non m’hai lasciato.

 

Marcello dallo sguardo

furbo e chiaro

quel che mai m’abbandona

è il pianto amaro

 

mentre il ricordo

del tempo spensierato

seppure breve

è tenero  e prezioso..


 


L’ADDIO 

 

Improvviso e straziante

fu l’addio

che in quella sera Tu

non mormorasti

 

giacché serrando gli occhi

non vedesti

la falce infida

che spezzò il tuo filo

 

Non t’avvedesti

di quanto avveniva

mentre il tuo occhio ancora

sorrideva

 

E quel sorriso

ti rimase in volto

quasi  per consolar

l’anima mia.

 

Pur sulle strade  della mite sera

il cielo pianse

la sua pioggia triste

per  l’alma inerme che saliva al cielo.

 

Rimase in me

una spina lancinante

che da nove anni

ancora mi trafigge.


 


SU QUALE STELLA? 

 

L’arco del cielo

è l’unico orizzonte

e in esso il mio pensiero

si confonde.

 

L’intenso brulichìo

che mi  circonda

travolge il mio sentire

come un’onda.

 

E so che proprio là 

entro una stella

c’è l’angioletto mio

che con me veglia.

 

Dieci son gli anni

della dipartita

lunghi e ricolmi

di ricordi antichi

 

Per me…

della durata d’una vita!

E su  quel tempo

lo sguardo si disperde

 

e scruto il cielo  

lontano ed infinito...

Su quale stella

 

si sarà fermato

il bene mio

che non è più tornato?