di Maria De Leo
Tempo fà ho raccontato alla Palestra la vita dei miei cani e
della loro scomparsa ed è un ricordo che fa ancora male al cuore.
Bella & Luna sono sempre con me come lo è anche Cocorito il mio
carissimo pappagallo.
Oggi voglio raccontarvi la storia dei miei gatti: Nerone & Topsi.
Di solito i gatti maschi quando sono adulti si dice che si allontanino
dalla casa dove vivono. Sarà poi vero che si comportano sempre così?
A me è accaduto il contrario.
Quando ero molto giovane abitavo a Roma esattamente nella casa di Borgo
Vittorio nel quartiere Prati.
Quella era una casa piccola e non avrei potuto tenervi molti animali e
dovetti accontentarmi di Lilla, una piccola gattina.
Mio marito diceva sempre: "Quando andremo ad abitare in campagna, ti
prenderai tutti gli animali che vorrai, ora accontentati della piccola
Lilla… poi si vedrà".
Così è stato per molti anni, fino al trasloco in campagna..
Il primo ingresso in quella casa lo hanno fatto due splendide gattine
siamesi.
Ma andiamo con ordine:
Un giorno in cui ero molto triste per aver lasciato Roma una lunga
scampanellata al cancello mi fece precipitare fuori allarmata. Vidi
subito che al cancello c'èra Raul un amico di mio figlio che mi portava
un grande cesto coperto da un panno.
Scopertolo vi trovai 2 bellissime gattine siamesi e ciascuna aveva al
collo un fiocco di diverso colore.
Uno dei fiocchi era azzurro con la scritta "Io sono Topsi"; l’altro era
rosa e vi era scritto :"Io sono Clara".
La mia felicità era palese a tutti perché Lilla e i gattini siamesi
colmavano le mie giornate.
Con il passare dei mesi ci accorgemmo che Topsi non era maschio ma una
femminuccia così la chiamammo Stellina. A 18 mesi venne il momento
critico per loro perché errano diventate bellissime e furono corteggiate
da tutti i gatti maschi delle villette vicine.
Non si può immaginare il concerto di miagolii che ci toccava ascoltare,
specialmente di notte.....
Clara ci regalò quattro splenditi gattini che furono in seguito regalati
ad amici; Stellina, dopo poco tempo, stava per diventare mamma ,ma poco
prima di partorire un vicino di casa che non amava i gatti deve avergli
dato un calcio alla pancia (attestato dal veterinario) per cui la povera
Stellina con i suoi due piccoli micetti morì durante l'operazione e
quello fu il mio primo dolore riguardo ai miei gatti.
Dopo due anni Clara ci regalò altri quattro gattini di cui una piccola
siamese che chiamammo Stellina in ricordo della zia e un maschietto
grigio perla che chiamammo Certosino e 2 fratellini neri come la notte
che chiamammo Nerone e Topsi.
Tutti esemplari bellissimi che destavano l’ammirazione del veterinario
che si complimentava con noi per la loro salute.
Certosino lo prese la mia amica Laura mentre Nerone & Topsi restarono
con me.
Nell'età adultaandarono a cercare una compagnia perchè nel frattempo
avevo fatto sterelizzare Clara & Stellina dietro consiglio del
veterinario a causa dei due maschi che avevo per casa e che , un giorno,
si allontanarono da casa e non fecero più ritorno per quasi tre anni.
Un brutto giorno però Topsi fece ritorno a casa morente perché
avvelenato con una polpetta di carne, e nel momento dell'agonia non si
era dimenticato della sua casa e della sua padrona così morì tra le mie
braccia e fù una agonia tremenda.
Con la morte di Topsi il mio pensiero andava spesso a Nerone e mi
chiedevo "Piccolo mio io ti rivedrò un giorno? Dove sei ora?"
Ricordavo ciò che mi era stato detto e cioè che i gatti quando si
allontanano non ritornano più. perchè Topsi è ritornato dopo 3 anni
nella sua casa a morire?
Non passo molto tempo dalla fine di Topsi che una sera sentii miagolare
disperatamente dietro la porta della veranda, Clara e Stellina
rispondevano disperate a quel miagolio.
Perché in quel momento ebbi un brutto presentimento?
Forse un presentimento !
Difatti, quando aprii la porta mi trovai davanti un Nerone
irriconoscibile.
Magro, spelacchiato, riverso per terra che miagolava da far pena che non
sembrava neppure Nerone ma che io lo riconobbi dalla piccola stella
bianca che aveva sulla nuca.
Il povero micio visse solo una settimana, poiché non riusciva a
deglutire neanche un poco di latte e il responso del veterinario fù
tragico: leucemia acuta, malattia molto comune nei gatti.
Mi ripromisi con dolore che non volevo più gatti per non soffrire,ma un
proverbio dice: "L'uomo propone e Dio dispone!".
Dopo 1 mese dalla morte di Nerone una mattina spazzando il viale della
mia casa mi accorsi che nascosta tra due piante c'era una piccola
gattina bianca e grigia di circa un mese (evidentemente l'avevano
gettata nel mio viale durante la notte) .
La piccola gattina miagolava di paura e di fame e sulla sommità della
testa aveva una piccola stellina bianca così la allevai con tanto amore
malgrado la promessa fatta a me stessa.
Oggi a distanza di anni Clara, Stellina e Stella mi hanno lasciata , una
alla volta in età adulta a causa del cuore e, si dice, che gli animali
somigliano a i loro padroni essendo io una cardiopatica.
Sento tantissime storie di cani e gatti che vengono abbandonati per
strada quando arriva il periodo delle vacanze e mi chiedo con che
coscienza lo fanno?
Io in 30 anni non mi sono mai concessa una vacanza per non allontanarmi
dai miei amici animali. Solo ora, li lascio quando sono costretta ad
andare in ospedale, ma non sono soli perchè c'è mio figlio che li
accudisce in mia assenza avendo ancora con me, Bella e Luna assieme al
pappagallo Cocorito.
Vorrei gridare forte a tutti: “Non abbandonate mai i vostri cari amici
animali e amateli tanto!
Quell'amore che diamo loro, essi sanno moltiplicarlo per noi che li
accudiamo e dovremmo saperli imitare.
Noi, miseri esseri umani!....
Maria De Leo
Roma 09-08-2005
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