TEMPO
DI BRICOLAGE
di Lea Mina Ralli
Questo francesismo, ormai
entrato nell'uso comune, denota quel far da sé che appaga molte persone,
volitive e amanti di cimentarsi in varie attività, specie se artistiche o
di restauro.
Confesso che anch'io sono patita di bricolage e vi ho trovate molte
soddisfazioni perché mi piace vivificare qualcosa che viene da un estro
artistico personale e amo vederne i risultati. Per questo mi sono
cimentata spesso nell'uso dei materiali più vari per fare bambole,
cestini collage di quadri e pannelli di stoffe oppure sottopiatti e
tappeti anche avendo come punto di partenza il riciclo di cose e materiali
già scartati oppure, riportare a nuovo, ambienti o suppellettili.
Vorrei
specificare che per mettere in atto il bricolage non servono ingegni
speciali, ma solamente la buona volontà e una certa manualità e,
soprattutto vedere "virtualmente" già finito quel che si vuole
fare.
Mi disturba udire frasi come queste : Non lo so fare… Non me lo hanno
insegnato… E'inutile provare, tanto non ci riesco.
Il punto è proprio questo: bisogna provare per mettersi alla prova. E,
forse, constatando di possedere nascoste capacità, si potrà continuare a
fare e a migliorare fino a trovare la fiducia in sé stessi che da
principio è probabile che manchi. Guardando estasiati le opere
artigianali e artistiche di epoche remote, eseguite col solo ausilio delle
mani, non esistendo gli odierni utensili che agevolano qualsiasi lavoro,
sembra impossibile che persone simili a noi, abbiano saputo realizzarle.
Eppure la versatilità umana è immensa e, seguendo l'istinto fantasioso,
dovrebbe venire naturale il dire: Possiedo cervello, occhi e mani perché
non dovrei riuscirvi anch'io? Sempreché esista una spinta interna che
invogli alla prova, senza tentennamenti e senza complessi d'inferiorità
che oltre che sfiducia nelle proprie capacità, fanno considerare come
inferiore il lavoro artigianale. Eppure, i più insigni artisti sono stati
Maestri artigianali. E dalle primitive botteghe di questo genere, sono
uscite opere straordinarie per inventiva e per esecuzione.
Anche gli oggetti di serie che hanno conquistato facilmente il mercato,
hanno avuto origine dalla scintilla creatrice che ha generato il
prototipo.
Al di fuori di questo ragionamento si potrebbe adottare un metodo semplice
e lineare che è legato proprio al bricolage e che io stessa, più volte
ho suggerito nelle scuole dove sono stata ospite.
Proporre ai giovanissimi, il lavoro manuale come giuoco, adattandolo
magari, al tempo della ricreazione, così come il metodo Montessori lo
aveva inserito nei giardini d'infanzia di buona memoria.
Coloro che non sono impacciati nell'usare gli arnesi considerati umili,
saprebbero anche meglio adattarsi alle alternative di probabili
inserimenti lavorativi alla fine delle scuole, in quei settori in cui non
siano richiesti soltanto incarichi di concetto.
Il modo di vivere è cambiato e bisogna adeguarsi ad altre esigenze.
I Programmi scolastici dovrebbero, quindi, fornire aule con vari attrezzi
di base non solo negli Istituti industriali o di formazione artigiana, per
iniziare la gioventù alla manualità in gruppi di classi miste giacché,
l'intuito femminile associato alla caparbietà maschile sarebbe uno
scambio positivo che condurrebbe ad una perfetta realizzazione di ogni
esemplare da portare a termine... Si solleciterebbe, infine, la sensibilità
verso un futuro bricolage che, resta sempre, una vittoria sulla pigrizia e
che nelle famiglie sarebbe molto apprezzato.
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Da: nonnalea_it@infinito.it
A: lapalestra_it@yahoo.it
Oggetto: Bricolage
Data: Fri, 18 May 2001 07:46:53 +0200
A proposito del Bricolage, desidero mostrare, con la foto
nell'articolo sopra, l'esposizione delle molte cose che si possono fare
con il riciclo della plastica morbida PVC. La foto è del 1997 quando la
sottoscritta rese pubblica la dimostrazione che, oltre che piacevole
questo hobby all'uncinetto eseguito con strisce di comune plastica "
da sacchetto", consente di aiutare l'ecologia perché detto materiale
indistruttibile si sottrae ai rifiuti delle discariche. Inoltre, nel
lavorarlo c'è la soddisfazione di creare da noi stessi delle cose utili e
indistruttibili come borse, tappeti, cappelli, cestini, bambole che
possono essere anche dei piacevoli regalini.
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