Volevi
un racconto? Ecco uno fresco fresco, anzì ancora umido. Ieri sera mio
marito ed io eravamo in'allerta per l'arrivo dei vacanzieri, cioè mia
figlia, mio genero ed il nostro amatissimo Niki. Erano molto in ritardo
perché il bimbo non intendeva più stare in macchina e faceva vedere ai
genitori i famigerati sorci verdi. Abbiamo aspettato a casa loro con la
cena pronta, il riscaldamento acceso e pronti ad aprire il garage.
finalmente è arrivato lo squillo. Abbiamo aiutato gli sfiniti, Giovanni
con i bagagli, io a fare il bagnetto al magrolino - non ha mangiato
quasi niente per tutta la settimana. Verso
le undici ci siamo congedati, anche noi stanchi e vogliosi di metterci
sotto le coperte, quando...... Siamo
uno in un bagno, l'altro nell'altro quando sentiamo un rumore di pioggia
forte. Ma non ci è sembrata aria di pioggia; Giovanni dice che sembra
provenire dalla cucina e io mi precipito mezza spogliata e vedo già
bagnarsi il pavimento. Apro lo sportello sotto il lavello e mi prendo
una doccia in piena regola. E' scoppiato il flessibile e l'acqua schizza
a forte pressione. Mentre cerco una pinza per chiudere il rubinetto
centrale s'incomincia ad allagare la casa. Non so quanti minuti sono
passati, ma ormai mezza casa, compresi i tappeti, è sott'acqua. Con le
ginocchia tremanti per la paura inizio a tirare su acqua con gli
stracci, tolgo tappeti e vado avanti fino all'una. Per la paura che
anche il rubinetto centrale non potrebbe reggere non riesco a dormire.
Alla fine, vinta dalla stanchezza dormo qualche ora. Mi sono alzata
presto, la faccia l'ho lavata con acqua di rose in mancanza d'altro, il
caffè con l'acqua minerale, e poi ho tirato fuori tutto quello che è
sotto al lavello quasi tutte le pentole, i detersivi e quant'altro.
Rincomincio a togliere acqua, ad asciugare di nuovo, poi prendo il
secchio pieno per buttare via l'acqua. Mi si rompe al momento che lo
alzo e circa dieci litri d'acqua sporca si riversano in cucina. Ma che
ho fatto di male? Giovanni
ancora dorme il sonno dei giusti mentre sua moglie contempla il
disastro. Nalle sfortuna sono stata tanto fortunata che la rottura non
è successa in nostra assenza o nel cuore della notte e che il nostro
idraulico che abita vicino a Viterbo è venuto a riparare il guasto. Il
coro oggi ha cantato senza di me. Ti assicuro che adesso la mia cucina
è molto pulita e quasi asciutta, per i tappeti ci vorrà più tempo. Ti abbraccio, Annemarie
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