L’attuale ordinamento, iniziato nei
primi mesi del 1967 e terminato l’anno successivo, si è svolto in
varie fasi. La prima operazione, che si è provveduto ad effettuare
nel modo più analitico possibile, per consentire una effettiva
conoscenza dell’ente, è stata la schedatura del materiale pezzo per
pezzo. Contemporaneamente si è provveduto a raccogliere la
bibliografia sull’argomento. Si deve notare, a questo proposito, che
sebbene non manchino citazioni bibliografiche sulla confraternita e
sull’ospedale dei Genovesi, mancano del tutto riferimenti e notizie
che diano un quadro completo e articolato dell’ente del quale
vengono enunciate solo alcune caratteristiche generali di tipo
strutturale, riscontrabili in qualsiasi altro istituto affine, senza
nulla di singolarmente qualificante dal punto di vista
istituzionale.
Compilate le schede e raccolte le indicazioni bibliografiche, si è
posto il problema di scegliere l’ordinamento più idoneo da dare al
materiale. Si è ritenuto di dover adottare quello condotto con
metodo storico nel quale la successione delle carte deve riflettere
i vari momenti della vita dell’istituto a partire dagli atti
istitutivi dell’ente e delle sue prerogative, per far luogo poi a
quelli da cui risulti l’esercizio delle competenze e delle
attribuzioni, cioè gli arti di amministrazione, per terminare con
quelli che riflettono i mezzi finanziari con i quali detta
amministrazione è stata possibile. La documentazione è stata,
perciò, articolata in serie di cui si dà qui appresso una
descrizione orientativa, avvisando, che nell’ambito di ogni serie, è
stato rigidamente rispettato l’ordine cronologico.
La serie i, « documenti istituzionali », contiene i documenti
istituzionali della confraternita e dell’ospedale ed è costituita da
una documentazione relativa alla fondazione e alle attribuzioni
giuridico-patrimoniali che ne hanno caratterizzato la funzione e gli
scopi. Questa serie, che comprende documenti dal 1481 al XIX secolo,
si suddivide in cinque parti: atti di fondazione dell’ospedale e
della confraternita e concessione di privilegi e grazie attribuiti
in massima parte alla confraternita; statuti e regolamenti della
confraternita; diritto di consolato attribuito alla confraternita
dal Senato della Repubblica di Genova; diritto sulla posta di Genova
attribuito sempre alla confraternita dal Senato della Repubblica di
Genova; memorie storiche.
La serie II, "decreti di congregazione", che va dall’anno 1616 al
1825, è costituita da quattro registri cartacei, rilegati in
pergamena, e da carte sciolte e raccoglie la documentazione più
rilevante per quel che riguarda la conoscenza dell’attività
esecutiva dell’ente. Da questa documentazione, infatti, si ricavano
i cosiddetti decreti o decisioni presi nelle materie di propria
competenza dai due organi principali della confraternita
rappresentati, come si è visto in precedenza, dalla congregazione
generale e dalla piccola congregazione, detta in seguito anche
segreta.
La serie III, "suppliche", che va dal 1669 al 1902, è costituita
da carte sciolte contenenti le suppliche, quasi sempre con il
relativo rescritto, e da fascicoli, consistenti in pratiche per lo
più relative a suppliche rivolte dalla confraternita al pontefice o,
a seconda della materia, alle varie Congregazioni competenti. Esse
riguardano in parte la situazione patrimoniale e consistono,
pertanto, in richieste di autorizzazioni per alienazioni,
modificazione di destinazione di beni mobili, in particolare luoghi
di monte e censi o la richiesta di attribuzione di privilegi di tipo
spirituale relativi al culto, o l’esenzione di oneri imposti a
seguito di donazioni o legati, che prevedevano, appunto, oneri di
culto o di beneficenza.
La serie IV, « testamenti e legati », che va dal 1481 al 1846,
comprende fascicoli costituiti da pratiche contenenti particole o
copie autentiche di testamenti e relativa documentazione sui beni
del de cuius.
La serie V, « affitti, canoni, censi », che va dal 1479 al 1871, è
costituita da documenti cartacei e pergamenacei, da carte sciolte e
fascicoli.
La serie VI, « cause », va dal 1569 al 1864.
La serie VII, « amministrazione », va dal 1550
alla fine del XVIII secolo. Essa è suddivisa in due parti. La prima
comprende carteggi, appunti di carattere amministrativo-contabile,
notizie relative alla effettuazione di lavori di vario genere nella
chiesa, nel porticato e nell’ospedale, migliorie apportate alle
altre proprietà immobiliari, piani di economie per i’ammortizzazione
di debiti, questioni e controversie fra confratelli, obblighi
contratti dalla confraternita a favore di terzi e diritti di
pertinenza della confraternita stessa, La seconda, invece, comprende
22 registri cartacei rilegati in pergamena da cui risulta la
frequenza dei confratelli all’oratorio e inizia dall’anno 1631
terminando con la fine del XVIII secolo.
La serie VIII, « inventari », va dal 1589 al 1859 e comprende tutti
gli inventari e gli elenchi di consistenza dei beni amministrati
dalla confraternita, degli oggetti appartenenti alla sacrestia e
alla chiesa e, infine, degli oggetti di uso comune dell’ospedale. Si
tratta di una serie cui si è già in precedenza fatto un accenno a
proposito dell’ordinamento dell’archivio.
La serie IX, « visite apostoliche, stato economico, debiti e crediti
», va dal 1627 al 1890 ed è costituita per lo più da bilanci,
elenchi di debitori e creditori e ristretti dello stato patrimoniale
compilati in occasione o in conseguenza di una visita apostolica.
Tutte queste serie riguardano in un certo senso l’attività interna,
il funzionamento strutturale dell’istituto; con le serie successive
si ha invece il quadro dell’attività potremmo dire sociale della
confraternita, quella cioè relativa al culto e alla beneficenza.
La serie X, e doti », va dall’anno 1600 al 1896 ed è costituita da
carte sciolte, fascicoli contenenti pratiche relative alla
assegnazione delle doti alle zitelle, le filze delle suppliche delle
zitelle per ottenere le doti e le relative cedole di assegnazione.
La serie XI, e chiesa », va dall’anno 1694 al 1846 e si divide in
tre parti.
La prima riguarda le cappellanie ed è composta di carte sciolte e di
fascicoli relativi alla assegnazione delle cappellanie, alle
suppliche per ottenerne il titolo, al mancato adempimento degli
obblighi relativi.
La seconda riguarda gli obblighi di Messe e riunisce una serie
omogenea di registri cartacei, rilegati parte in pergamena, parte in
cartone, da cui risulta l’adempimento degli obblighi suddetti
assunti dalla confraternita nel corso del tempo. La terza riguarda
l’amministrazione della chiesa ed è costituita da registri, carte
sciolte e fascicoli relativi alle spese effettuate per il culto,
vale a dire per la celebrazione di Messe, funzioni sacre e spese per
la sacrestia, per il rinnovo di oggetti, arredi sacri, cera, etc.
La serie XII, « ospedale », va dall’anno 1543 al 1704 e si distingue
in quattro parti. La prima parte è formata dai registri degli
ammalati, sui quali si trascrivevano i dati relativi ai marinai che
venivano ricoverati nell’ospizio, come l’età, il nome, i beni di cui
erano in possesso al momento del ricovero. La seconda parte da carte
sciolte e da fascicoli relativi all’amministrazione dell’ospedale.
La terza parte da un gruppo omogeneo di volumi rilegati in pergamena
contiene le ricette spedite dalla spezieria dell’ospedale. La quarta
parte da registri rilegati in pergamena (1542-1704) contiene
l’entrata e l’uscita dell’ospedale.
Nell’ultima parte dell’archivio sono raggruppate le serie cosiddette
contabili. La serie XIII, « luoghi di Monte », va dalla seconda metà
del secolo XVI al 1868 ed è costituita da registri, fascicoli e
carte sciolte contenenti gli elenchi dei luoghi di Monte, le rendite
e le alienazioni effettuate con questi titoli.
La serie XIV, « contabilità » si suddivide in varie parti. La prima,
che va dall’anno 1609 al 1759, è relativa alla contabilità delle
stanze del chiostro che, come si è già detto, venivano appigionate a
privati. Si deve precisare, a questo proposito, che detti locali
cominciarono ad essere affittati molto prima di quanto risulti dai
documenti contenuti in questa serie.
La seconda contiene le giustificazioni e va dal 1532 al 1891. Si
tratta di filze contenenti ricevute, conti di artigiani ed artisti,
per lavori di manutenzione e di restauro nella chiesa, nell’ospedale
e in altri locali appartenenti alla confraternita. Proprio nelle
filze di giustificazioni si sono reperiti i nomi degli artisti che
affrescarono l’oratorio tra la seconda metà del 1500 e gli inizi del
1600. La terza parte è composta dai mandati di pagamento. I registri
legati in pergamena vanno dal 1581 al 1863. La quarta parte dai
registri d’entrata e d’uscita, va dal 1552 al 1833. La quinta parte
va dal 1573 al 1692 e contiene i libri giornale. Infine, la sesta
parte dai libri mastri e va dal 1560 al 1897.
Da quanto sopra esposto risulta che nell’archivio non esistono
miscellanee che erano, invece, numerose nell’ordinamento precedente.
Unica miscellanea è quella composta da materiale documentario
pervenuto nell’archivio della confraternita chissà per quali vie, ma
che con detto archivio non ha nulla a che fare. La documentazione,
perciò, è stata posta fuori inventario, in una appendice che ha una
numerazione a sé stante; essa è ordinata cronologicamente e schedata
pezzo per pezzo.
A conclusione di quanto è stato fin qui esposto, resta da dire
ancora qualcosa relativamente al materiale pergamenaceo contenuto
nell’archivio. Esso non è numeroso — si tratta di 19 pergamene,
delle quali, peraltro, soltanto 14 appartenenti propriamente
all’archivio dei Genovesi — e per la maggior parte è composto di
documenti pontifici; è in buono stato di conservazione ed è
custodito in cartelle di cartone rinforzato. Le pergamene sia perché
in piccolo numero, sia perché è sembrato più giusto, da un punto di
vista archivistico, lasciarle nella serie cui logicamente
appartengono, non sono state estratte dall’archivio. Si è
provveduto, però, a redigerne un elenco cronologico con la relativa
collocazione in modo da facilitarne la rapida consultazione.
MIRELLA MOMBELLI CASTRACANE
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