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Pensieri... pensieri

 

COSE CELESTI - MOMENTI MAGICI - DEDICATO AI NON VEDENTI


COSE CELESTI

Ci troviamo spesso a fantasticare mentre alziamo lo sguardo al cielo sia quando è sfolgorante di sole che quando è disseminato di stelle. Nell'antichità, la distesa sconfinata che ricopre la terra sia  tersa e splendente o grigia  e opprimente, ha generato una una serie di teorie fantastiche e assurde che vi associavano stregonerie e misteriose allucinazioni da cui le menti più deboli o poco preparate  venivano abbagliate. Ciò ha generato una serie di pregiudizi che scambiavano per prodigi le manifestazioni climatiche più semplici e naturali.
Ricordiamo lo spavento che generavano tuoni e fulmini attribuiti alle ire degli dei che si reputavano padroni del cielo. Furono gli astronomi  e i filosofi che cominciarono a mettere ordine, basandosi su dati matematici dei loro studi che li portarono alla realtà di certi fenomeni climatici.
Ma le popolazioni primitive poco istruite non erano preparate ad accettare le loro verità.
Ci vollero secoli prima di giungere all'attuale era spaziale che, spazzando via  tanta zavorra inutile di studi approssimativi ha reso possibile conoscere a fondo i costituenti del cosmo.
Oggi la tempestività con cui le popolazioni vengono portate a conoscenza di ogni ricerca spaziale fa sì che nulla resti più misterioso e incomprensibile.
Così che la sospensione dei pianeti ha una sua logica matematica come i fenomeni climatici che vengono previsti con largo anticipo con l'uso di sonde spaziale in continuo collegamento con gli apparecchi via via più sofisticati e precisi.
Nessuno si spaventa più parlando di dischi volanti o di ufo. Sembrerebbe persino naturale incontrare marziani o alieni in genere.
La conquista della Luna e Marte hanno segnato momenti fondamentali che hanno qualificato i percorsi delle rotte stellari con la sicurezza di raggiungere mete prefissate  seppure con grande dispendio di capitali dando l'avvio a viaggi interplanetari che diventeranno regolari  quanto prima e che stanno ricevendo un cospicuo numero di prenotazioni.
Resta però ancora l'incognita speranza di trovare l'uomo o altri esseri simili  in altri...mondi che sono ancora irraggiungibili e di cui ancora non si conosce il numero preciso.     
Se si pensa che solo la Costellazione di Andromeda, distante dalla terra 12.000 anni luce, possiede  300 miliardi di stelle, si giunge alla conclusione che sommando le cifre dei miliardi di stelle disseminati nell'universo, è quasi impossibile dire che solo la Terra, piccola in confronto di altri pianeti, sia gratificata dalla presenza di esseri pensanti.
Almeno con quella forma umana di cui facciamo parte.
Gli scienziati hanno persino formulata l'idea che la vita terrestre sia una anomalia e che l'uomo sia uno sbaglio di natura. Chi si sente di rispondere che sia questa la verità.
Intanto, continuiamo a guardare il cielo così come lo vediamo, godendo del suo azzurro quando è sereno, temendo il suo fosco grigiore all'approssimarsi di turbolenze temporalesche e, sognando infine, al chiarore della luna sotto un cielo stellato e, al rapido apparire di una stella cadente, nessuno ci vieta di formulare un desiderio che potrebbe essere anche quello di riuscire a scoprire  e raggiungere fratelli simili a noi nella vastità del cosmo.

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MOMENTI MAGICI

Chi mai sa sottrarsi al desiderio di fermare gli attimi sublimi che, talvolta, sanno dare alla vita completezza e significato?
Oggi, indubbiamente, esistono mezzi adatti per esaudire questo desiderio poiché i registratori e i filmati sono stati inventati per fermare immagini e suoni da poter riascoltare a proprio piacimento.
Ma lo sarà sempre in modo approssimativo perché sono attimi sublimi e talmente intensi che pur se durano pochi istanti, lasciano in chi li prova tracce indelebili. 
Difatti i sentimenti dell'animo umano e le sensazioni più intime e personali non potranno mai essere registrati integralmente perché sono talmente rapide e sconvolgenti che sarà impossibile fermarli visivamente.
Alcuni di questi attimi sono irripetibili e durano solamente il tempo per dare felicità e chi li prova li accantona nel bagaglio dei ricordi più belli.
Di questi Momenti Magici bisogna farne tesoro perché, come perle preziose, conserveranno nel tempo il loro splendore per rischiarare, forse, il grigiore di una squallida esistenza.
Di tali Momenti si può godere anche in povertà e in solitudine purché si abbia l'animo predisposto a ciò che è bello, puro, semplice.
Alcune mattine, intravedendo  dietro i vetri, l'opacità di un cielo ancora ricoperto di brume, si apre la finestra con gesto abituale, senza desideri, quasi abulici ed ecco... il Momento Magico ci sorprende e ci avvolge mostrandoci i contorni del consueto orizzonte in modo diverso.
Ci appare come rivestito di trine evanescenti e fluttuanti da farcelo apparire irreale e nuovo tanto da rinnovare anche il nostro io.
Potrebbe essere anche una notizia ormai insperata che al suo giungere ci donerà un Momento Magico...come pure una parola amica che ci risolleverà da un dolore insostenibile.
Magari un uccellino implume che sceglie il nostro balcone per cinguettare alla sua libertà ci darà un attimo di tenerezza che ci farà gioire qual fosse un messaggio inedito solo a noi dedicato e diverrà un Momento Magico.
Che dire poi di quel Momento in cui due occhi innamorati ci guardano e vedono in noi la perfezione?  E quello in cui ci sentiamo permeati da un aiuto ultraterreno?  
Persino un dono umile offertoci con affetto da chi poco o nulla ha da dare sarà sì prezioso da creare un Momento unico, e quell'istante telepatico di un recondito pensiero condiviso che può creare la magia di un perfetto accordo... non è forse un Momento Magico
Profondità e contorni di semplici sfumature divengono altri Momenti indimenticabili e ognuno ha i suoi indimenticabili: il primo palpito di maternità, una espressione di gratitudine, la visione di una marina solitaria, la scoperta di un fiorellino in un prato brullo... infiniti potrebbero essere gli esempi ed ogni essere umano con la sua propria sensibilità e cultura, sarà in grado di avvertirli e saprà isolarli e incastonarli come preziosità uniche e talmente personali che nessuno potrà mai rubare.        

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DEDICATO AI NON VEDENTI

Se potessi, vorrei tradurre le mie prose e le mie poesie nella scrittura Braille e poi donarle tutte ai Non Vedenti. Così, in modo silenzioso avrei modo di testimoniare loro l'affetto e la solidarietà che m'ispirano e per trasfondergli la visione delle cose col mio sguardo.
Ma poi...chissà se quanto vado scrivendo da una vita riesce ad essere veramente visivo?
Solo loro potrebbero darmene risposta perché sono esseri speciali, ipersensibili, intuitivi e perspicaci al punto che persino il loro tatto riesce ad assorbire, in modo sorprendente, ciò che è al di dentro di ciò che toccano.
Perciò vorrei sapere se riescono a "vedere" nel modo esatto un'alba chiara o un cupo temporale come li vedo e li descrivo?
Descrivendo un fiore, metto in evidenza le sue sfumature? E l'estasi serena di uno sguardo di bimbo? E una marina verdeazzurra so renderla nel modo giusto?
Questi miei cari e ipotetici lettori, attraverso le mie parole, potrebbero veramente percepire gli svariati e caratteristici toni di un tramonto romano?
Nonché l'ansia e il dolore di un volto sofferente... Se accadesse veramente che i miei scritti riuscissero a tanto...allora si che avrei la conferma che so trovare le parole giuste per rendere vive le mie impressioni e avrei la sensazione di possedere una facoltà straordinaria ed anche utile della quale potrei anche essere orgogliosa. Mi riferisco ad una capacità visiva dei miei occhi e della mia mente da poter essere messa al loro servizio. Se così fosse ne sarei felice!
Questo intimo pensiero mi è presente ogni volta che, nella solitudine del mio creare, mi accingo ad esporre ciò che sento, dedicandolo ai miei ignoti lettori che, pure, spiritualmente m' infondono aiuto.
Chi scrive, spesso, lo fa per sé stesso senza pensare se e quando le sue opere diverranno pubbliche.
Sarà maggiormente soddisfatto però se riuscirà ad avere una perfetta comunicativa con quanti leggeranno e proprio la critica dei Non Vedenti sarebbe la più attendibile giacché vorrebbe dire che si è trovato il riscontro positivo che ci si attende da quanti, almeno per il tempo di tali letture hanno avuta la capacità di vedere. 
Per quanto mi riguarda, potrei dire allora: "Non è del tutto inutile continuare a scrivere" anche se credo fermamente in quello che faccio.                                                                                                               

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