Lettera aperta a " TEMPI NOSTRI "
Immondizia
alla 2004esima
potenza
Siamo dovuti giungere al 2004, infatti, per assistere ad
una esplosione di sporcizia, presentata giornalmente da tutti i mass
media e dobbiamo ringraziarne la civiltà dei consumi che,per evitare
contaminazioni e preservarci la salute, ci ha indotto ad acquistare
quasi ogni tipo di merce, ben incartato, inscatolato o sotto vuoto.
L'iniziativa fu,a suo tempo, ben vista e nessuno si preoccupò del
futuro, anzi, tutto scelto e pulito e ben presentato (anche se questo
è uno dei motivi per cui i prezzi sono lievitati)e l'abitudine è
invalsa e nessuno si sognerebbe più di comprare alcune derrate senza la
confezione. Ma c'è da considerare che,fra plastiche, stagnole,bottiglie
e involucri vari, tutti i giorni ogni famiglia si ritrova a dover gettare
molto di più di quello che consuma. Il guaio è che le discariche non
riescono a smaltire giornalmente quanto
scaricano i grossi veicoli della nettezza urbana e suburbana e i cumuli
in attesa diventano sempre più voluminosi.
Molte delle
nostre belle città, intasate di rifiuti, sono diventate malsane e
maleodoranti e diversi nuclei familiari, di queste zone, sono costretti
a restarsene rintanati in casa senza neppure tentare di aprire le
finestre e persino evitare di fare uscire i bambini.
Per questo
molte scuole sono chiuse e la gente è esasperata.
Dov'è più
l'aria ossigenata del mattino che rigenerava i polmoni?
Le foglie
degli alberi ricoperti di smog non sono sufficienti a riequilibrare
l'atmosfera con la loro clorofilla. Si dovrà escogitare di spruzzare
forti getti di clorofilla autarchica per raggiungere lo scopo.
Avverrà
allora un nuovo fenomeno che il troppo spray squarcerà maggiormente la
cortina di ozono e sarà morte certa per tutto il pianeta.
Sono troppo
poche attualmente le fabbriche atte alla distruzione e al riciclo degli
accumuli delle discariche,perché, allora, qualche industriale non trova
il coraggio di investire sulla creazione di altri stabilimenti simili?
Il coraggioso
imprenditore,oltre che benemerito,avrebbe anche una fonte di guadagno e
darebbe tanto lavoro alle migliaia di disoccupati.
Questo è uno
sfogo che incanala biasimo e malumore di molti benpensanti che dubitano
pur sperandoci,in un ascolto fattivo e risolutivo immediato, ma è il
diritto alla salute di ogni cittadino che lo impone e chi di dovere
dovrebbe porvi rimedio.
In fede Nonna
Lea
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