Il 7 gennaio si festeggia la nascita del
nostro tricolore che, pure avendo una derivazione francese, nacque
come Bandiera della Repubblica Cispadana come fu chiamata l’unione
delle città di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio..
L’accettazione del nostro tricolore avvenne in un’animatissima
riunione svoltasi quel giorno a Reggio Emilia nel 1797. I tre colori
di cui si compone , partendo dall’asta sono stati suggeriti per
rappresentare il verde delle pianure italiane, il bianco come i
ghiacciai, il rosso come il sangue dei nostri eroi che sono posti in
bande traversali d’identica misura.
Ma questa nascita ha dato luogo ad una controversia ancora non
definita sorta da una constatazione del prof. Giuseppe Giovanelli,
secondo cui , la bandiera così composta divenne simbolo civico
nazionale a Fariolo,con 80 giorni di anticipo sulla data ufficiale,
nella seduta comunale del 22 ottobre 1786 in cui si trattava
l’unione dei paesi di Felina e Braglia alla Repubblica di Reggio.
Ottanta giorni in più o in meno non cambia di certo l’atteggiamento
di orgoglio affettuoso che noi italiani sentiamo per questo vessillo
che sventola non solo su ogni edificio civico, per ogni importante
avvenimento patriottico, ma pure per quelli di natura sportiva
quando i nostri atleti si fanno onore.
Il nostro popolo, con l’arguzia che lo contraddistingue, ama
definire i tre colori in modo meno romantico cosicché accomuna il
verde al colore del basilico, il bianco a quello della mozzarella e
il rosso al pomodoro che sono i condimenti necessari per una buona
pizza napoletana.
Lea Mina Ralli
|