LA COLPA DELL’INSONNIA
È DEI CELLULARI
di Lea Mina Ralli

      

 

 

In questi tempi di vita frenetica l’insonnia dilaga fra giovani e anziani e la vendita di tranquillanti e ansiolitici è aumentata paurosamente.
Per le persone di età è una cosa naturale dormire meno e non disturba troppo l’organismo  ma per  tutti gli altri e, specialmente sui giovanissimi,  produce veri e propri sconvolgimenti di vita poiché  l’insonnia è controproducente essendo il principale fattore che cambia il carattere e provoca mal di capo, ansia e depressione.
Molti studi si stanno  portando avanti da svariati anni perché questi malesseri stanno diventando mali comuni, specialmente l’insonnia e le ore di sonno stanno diventando minime per tutti e sembra che ciò sia dovuto all’uso scriteriato dei telefonini di cui si abusa troppo e che sempre più spesso si vedono usati da bambini sempre più piccoli.  
L’insonnia sta diventando un male comune e recentemente sono stati divulgati i risultati di ricerche molto approfondite che è bene far conoscere chiaramente. 
A questo proposito è bene sapere nei dettagli l’indagine condotta in Australia dal ricercatore Rodney Croft del Brain Science Institute alla Swinburne University of Technology di Melbourne che ha trovato una stretta correlazione fra insonnia e cellulari.
La ricerca ha monitorato le onde cerebrali di 120 persone mentre tenevano l’apparecchio  accanto all’orecchio e si è constatato che, le onde che emana, incrementano moltissimo le onde cerebrali Alfa che sono collegate alla distinzione fra sonno e veglia.

Anche i ricercatori inglesi della Loughborough University che hanno approfondito gli stessi accertamenti  hanno appurato che la correlazione fra insonnia e telefonini esiste davvero e scombina anche le onde cerebrali  Delta che sono legate al sonno e che durante questo tipo di conversazioni verrebbero sollecitate in modo  anomalo determinando uno squilibrio che reca assenza di sonno.

Il  risultato di questi esperimenti ha portato alla scoperta che dopo le telefonate occorre il doppio del tempo per addormentarsi e le persone diventano ansiose ricorrendo all’assunzione di pillole che a lungo andare creano la dipendenza con l’aggravio di effetti collaterali che sempre più tolgono il sonno naturale che serve a ricaricare di energia  l’organismo umano affinché possa svolgere al meglio le proprie attività.
Una persona ben riposata dopo le sue giuste ore di sonno, avrà un risveglio sereno per poter pensare e agire in ogni attività con la chiarezza e la calma necessarie.

                                                                                                            Lea Mina Ralli