E’ di questi giorni la notizia dell’Assegnazione del Premio
Nobel per la medicina ai ricercatori americani Andrew Fire di 47
anni dell’Universitè Californiana di Stanford e Craig Mello di 46
anni dell’Università del Massachusetts Medical School per una
scoperta fatta nel 1998 che rientra nel Progetto Genoma della NASA
che dopo interminabili sperimentazioni e prove è stata messa a punto
dai due scienziati.
La ricerca era partita da una loro semplice osservazione fatta sulla
ornamentale pianta di petunia molto prolifica di fiori dai colori
accesi, ma che ad ogni rifioritura la colorazione sbiadisce e
proprio questa decolorazione ha incuriosito i due ricercatori che
hanno voluto approfondire l’origine del fenomeno giungendo a
conclusioni sconvolgenti.
Dopo pazienti verifiche fatte sul verme caenormabditis elegans”
hanno appurato che le molecole del RNA non hanno soltanto il compito
di trascrivere l’informazione genetica codificata DNA per produrre
proteine, ma che alcune di esse sono dei veri e propri interruttori
capaci di disattivare il gene.
Il meccanismo è detto interferenza dell’RNA e si basa sull’esistenza
di piccole molecole di RNA a doppio filamento che sono capaci di
degradare le molecole di RNA messaggero portatrici di un codice
genetico identico.
Quando l’RNA messaggero viene degradato , il gene corrispondente
sarà silenziato e non sarà più in grado di produrre proteine, quindi
di avanzare.
L’interferenza dell'RNA e' ormai uno strumento di indagine
scientifica indispensabile in ogni laboratorio e ha dato il via a
nuovi farmaci contro la più comune forma di distrofia tra gli adulti
(distrofia miotonica), il ritardo mentale più diffuso nei maschi (la
sindrome dell'X fragile), alcune alterazioni dello sviluppo
muscolare, forme di tumore (come alcune leucemie e sarcomi),
malattie cardiovascolari (come l'ipertrofia miocardica), aprendo
prospettive decisamente interessanti nella futura applicazione in
campo terapeutico, ma le conseguenze potrebbero essere importanti
anche nella biologia vegetale e per l'agricoltura. In sintesi si può
affermare che nel futuro si riuscirà ad interrompere il decorso
infausto di mali incurabili e tanta sofferenza umana sarà
cancellata.
Ai due scienziati premiati a Stoccolma andrà per sempre il plauso e
la riconoscenza di tutti.
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