Il Papa in America

 di Lea Mina Ralli

 

Il viaggio di Sua Santità Benedetto 16°, l’ottavo del Suo pontificato, si è svolto in un clima di grande cordialità molto diversa da quanto il mondo si attendeva.
La cordiale disponibilità con cui ha parlato ha conquistato le folle e ha fatto cadere le perplessità mostrate finora contro lo Stato Vaticano che molti non avrebbero voluto riconoscere come tale , ma solamente come una Associazione religiosa.
La maggior parte de suoi ammonimenti contro il malcostume , le esortazioni a riconquistare quei valori che costituiscono la vera essenza della vita , sono stati ascoltati con l’attenzione dovuta e sono entrati anche negli animi dei seguaci di altri Credi che l’anno applaudito con caloroso entusiasmo.
Momenti di grande commozione si sono avuti quando si è inginocchiato nel Ground Zero , quel maledetto cratere rimasto al posto delle Torri Gemelle e ha pronunziato le accorate parole della Sua ispirata Preghiera con toccanti espressioni e, specialmente alcuni passi tra i più salienti , hanno subito fatto il giro della terra e nessuno le dimenticherà più.

“ Dio della pace, porta la tua pace nel nostro mondo di violenza: pace nei cuori di tutti gli uomini e le donne e pace tra le nazioni della terra. Volgi verso la tua via dell'amore coloro i cui cuori e le cui menti sono consumati dall'odio".


Altra grande espressione di paterna comprensione e solidarietà, Papa Ratzinger lo ha dimostrato ricevendo 60 parenti delle vittime e nel mesto riconoscente ricordo verso gli eroici Vigili del fuoco periti nel disastro.
Questo è un viaggio sintomatico che resterà nella Storia a dimostrazione che una volta di più la disponibilità di Madre Chiesa si evidenzia nell’operato e nella saggezza dei suoi Pontefici.